Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, cambio la vertice

Ieri si è svolto  l’avvicendamento nel prestigioso incarico di Capo di Stato Maggiore del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri tra il Generale di Divisione Michele Sirimarco e il Generale di Divisione Massimo Zuccher, già Comandante della Legione Carabinieri “Emilia Romagna”.

Il Segretario Generale del SIC Luigi Pettineo, unitamente al Segretario Generale Aggiunto Andrea Calì, formulano i migliori auguri al Generale Sirimarco per la sua nuova avventura quale Commissario speciale per lo sviluppo dell’energia rinnovabile della Difesa e, nel contempo, oltre a porgere i migliori auspici e il benvenuto al signor Generale Zuccher, assicura la massima collaborazione nell’interesse dell’Istituzione  e di tutti i militari dipendenti, consapevole dell’alto livello specialistico  e dell’importanza nevralgica per il Paese dell’attività svolta dai Carabinieri del comparto.

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Il Sindacato Indipendente Carabinieri Campania saluta il Signor Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi

Nella giornata di oggi il Signor Comandante Generale Teo Luzi ha porto il Suo saluto di commiato ai militari del Comando Interregionale Carabinieri “Ogaden”.

Presenti alla cerimonia il Comandante Interregionale Ogaden, Generale C.A. Marco Minicucci, il Comandante della Legione Campania, Generale D. Canio Giuseppe La Gala ed il neo Comandante Provinciale dei Carabinieri di Napoli, Generale Biagio Storniolo,

In rappresentanza del SIC, il Segretario Generale Regionale Aggiunto Massimiliano Monaco, per omaggiare il Comandante Generale per la fruttuosa opera di direzione e vicinanza alle problematiche dei Carabinieri, oltre alla sua ferma e convinta azione nel perseguire i migliori obiettivi istituzionali raggiunti dall’Arma in questi anni.

Il Segretario Generale del SIC, Luigi Pettineo e la Segreteria Regionale Campania, formulano i migliori voti augurali al Signor Generale per i successivi traguardi che lo attendono.

Ad Maiora!

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Avvicendamento al vertice del Comando Provinciale Carabinieri di Napoli

Il Sindacato Indipendente Carabinieri Campania, saluta il Signor Generale Enrico Scandone, che lascia il Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli per assumere il prestigioso incarico di Comandante della Legione Carabinieri Emilia Romagna.

Al suo posto subentra il Signor Generale Biagio Storniolo, proveniente dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, designato per il prestigiosissimo incarico di Comandante Provinciale dell’Arma Partenopea.

Numerosi i successi raggiunti dagli uomini e le donne dell’Arma del Provinciale durante il periodo di comando del Generale Scandone, che ha condotto in modo esemplare il suo personale e ha reso protagonista l’Arma dei Carabinieri sia sotto il profilo operativo, con l’arresto di numerosi latitanti tra i più ricercati, sia con la gestione di 2 G7 ministeriali, che hanno trovato come teatro la meravigliosa isola di Capri e lo stesso Capoluogo.

Il Segretario Generale Luigi Pettineo unitamente al Segretario Generale Regionale aggiunto del SIC Campania, Massimiliano Monaco, fanno i migliori auguri al Generale Scandone per la sua nuova avventura e, nel contempo, oltre a porgere i migliori auspici e il benvenuto al Signor Generale Storniolo, assicurano la massima collaborazione nell’interesse dell’Istituzione  e di tutti i militari della provincia. ‎

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Il SIC rivendica la corresponsione di adeguati compensi per i Carabinieri che svolgono un lavoro usurante

LE DONNE E GLI UOMINI DELL’ARMA DEI CARABINIERI MERITANO RISPETTO E CONSIDERAZIONE

Il mancato riconoscimento della specificità del Comparto Sicurezza provoca una profonda insoddisfazione professionale tra i Servitori dello Stato in divisa che sono chiamati a svolgere un lavoro usurante ed altamente pericoloso.

In più occasioni, il Sindacato Indipendente Carabinieri ha evidenziato l’incapacità e l’incompetenza di taluni Rappresentanti Sindacali delle APCSM dell’Arma dei Carabinieri, che continuano a relazionarsi da “Coceristi”, non  prediligendo l’interesse collettivo di tutti i Carabinieri.

Continueremo a vigiliare sullo stato dei lavori, non accettando l’attribuzione di compensi irrisori che non possono colmare l’inflazione determinata dall’aumento del costo dei beni di consumo.

NON VOGLIAMO L’ELEMOSINA.

Vogliamo un contratto dignitoso che consenta ai Servitori dello Stato in divisa di potere vivere una esistenza decorosa e non ai limiti dell’indigenza.

Qualora venga sottoscritto il contratto senza i necessari adeguamenti e parametri stipendiali   presenti in altre Amministrazioni, il SIC farà valere i diritti spettanti ai propri Carabinieri associati nelle opportune sedi.

Ricordiamo a Coloro che siedono al tavolo della contrattazione che il Comparto Sicurezza ha una propria specificità e che il lavoro usurante svolto dai Carabinieri non può essere sottopagato.

Le ore notturne, svolte anche in giornate festive, espongono il Carabiniere a stress psicofisico.

I Carabinieri lavorano anche nei giorni festivi, lontanano dagli affetti familiari, svolgendo delicati e gravosi compiti di polizia giudiziaria, che li costringono ad estenuanti e prolungati orari di lavoro.

E le ore di lavoro straordinario maturate non vengono pagate per la mancanza dei necessari fondi.

Il SIC ritiene necessario che i fondi destinati  al pagamento dello straordinario siano equamente ripartiti,  indipendentemente dal ruolo o dall’incarico rivestito.

Non possiamo accettare  trattamenti economici sperequativi che sono, peraltro, mortificanti.

La mancata corresponsione delle giuste indennità a chi lavora in strada è ingiustificato e lede la dignità di chi, con sacrifici e rinunce, continua a servire lo Stato.

Ad una mancata corresponsione di quanto spettante, si aggiungono anche le limitazioni dei diritti costituzionalmente garantiti quali la regolare fruizione dei riposi e delle licenze, necessari per il recupero psicofisico di ogni Operatore.

Il SIC non rimarrà spettatore di questo disonorevole trattamento economico ma sarà parte promotrice di ogni azioni legale finalizzata a riconoscere ai Carabinieri associati la giusta retribuzione.

Il SIC potrà svolgere la sua azione di tutela solo grazie alla fiducia che i Carabinieri vorranno accordarle, attraverso la scelta di associarsi ad una Organizzazione sindacale non assoggettate a dinamiche anacronistiche che hanno finora garantito benessere e privilegi a pochi “eletti”.

Il SIC tutela realmente i diritti dei Carabinieri che quotidianamente sono chiamati a servire lo Stato e a difendere i cittadini.

 

Fluminimaggiore, 4 novembre 2024

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L’augurio del SIC per la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate

Il 4 novembre si celebra la “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”, in ricordo della fine della Prima Guerra Mondiale.
Il 4 novembre l’Italia commemora anche i suoi figli caduti in tutte le guerre.
L’impegno militare lungo il confine nord-orientale, dallo Stelvio agli altipiani d’Asiago, dalle Dolomiti all’Isonzo e fino al mare, fu la testimonianza di quel profondo sentimento di amor di Patria che animò i nostri soldati e gli Italiani tutti.
L’Italia dimostrò di essere una Nazione unita.
Questo senso di appartenenza animò le nostre truppe che, al fronte, si opposero al nemico con strenua resistenza sul Grappa e sul Piave.
Per onorare il sacrificio dei soldati caduti a difesa della Patria, il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del “Milite Ignoto”, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma.
Con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato Festa nazionale.
Il SIC rende onore ai Caduti di tutte le guerre, ricordando che il loro sacrificio ha consacrato l’unità della Nazione.
La legge 1 marzo 2024, n. 27 ha sancito l’istituzione della “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” quale festa nazionale.
Questa festa suggella la piena fiducia ed il rispetto che le Istituzioni ed i Cittadini riconoscono alle proprie Forze Armate.
Il SIC rivolge ai Carabinieri, impegnati nello svolgimento del loro servizio, un sincero augurio.

Ddl 1660 – Pacchetto sicurezza urgente e necessario per la tutela dei cittadini e delle Forze di Polizia

Il Sindacato Indipendente Carabinieri, sempre pronto ad affrontare il duro terreno delle controversie in difesa dei propri Colleghi iscritti, accoglie positivamente le scelte di Governo tese a garantire più incisivamente la sicurezza delle Forze dell’Ordine che quotidianamente tutelano i diritti e i beni dei cittadini onesti.

Il Decreto Legge n. 1660, proposto e approvato il 18 settembre 2024 dalla Camera dalla corrente XIX Legislatura, attualmente all’esame del Senato, racchiude un insieme di norme volte, in primis, alla tutela della collettività sociale in un tema di bramata sicurezza individuale e delle sue proprietà.

Un decreto che costituisce, in toto, anche una proporzionale difesa di coloro che, materialmente, saranno i Colleghi preposti a restituire questa invocata serenità sociale.
In questi giorni, proprio a ridosso del successivo step dell’iter di approvazione, assistiamo però all’esecrazione di un insieme di Leggi innegabilmente utili a porre rimedio ad anni di estremo garantismo nei confronti di chi delinque.

La cronaca quotidiana ci fa prendere coscienza di quanto sia sempre più urgente e necessario porre rimedio ad un’incontrollata escalation di reati sia contro la persona che contro il patrimonio di ognuno di noi. Troppo spesso però, chi delinque lascia le aule di Tribunali prima di coloro che materialmente li hanno assicurati alle valutazioni della Giustizia.

Tale contesto, provoca uno stato di insicurezza collettiva che porta, pericolosamente, il singolo ad assicurare la propria giustizia contro coloro che ne ledono i diritti riconosciuti e garantiti dalla nostra amata Costituzione Italiana.

Questo Sindacato Indipendente Carabinieri intende esprimere il proprio importante sostegno all’approvazione del citato Decreto Legge, volto a restituire sicurezza in questo nostro Paese, spegnendo inevitabili focolai di giustizia privata che potrebbero compromettere gravemente l’osservanza delle norme penali.
Troviamo irragionevole lo stato di agitazione indetto in questi giorni dalle camere penali degli avvocati, mediante astensionismo professionale nelle aule dibattimentali, dato che, gli unici destinatari della sua agognata approvazione, sono, esclusivamente, coloro che commettono reati.

Ricordiamo che gli unici soggetti deboli in questo Paese sono i cittadini onesti, che osservano scrupolosamente le Leggi e le Forze di Polizia sempre, troppo spesso, vittime di scarsa proporzione valutativa del proprio operato.

La tutela di questo Paese costituisce il credo di ogni singolo Collega, pronto a mettere a rischio la propria vita in difesa di chiunque, talvolta, anche dello stesso reo.

Il Segretario Generale Luigi Pettineo, il Segretario Generale Regionale Lazio Antonio De Prizio si uniscono a quanto già espresso nei giorni scorsi dal Ministro della Difesa On. Guido Crosetto sul fatto che “alla fine per difendere Caino facciamo del male ad Abele”. Le continue aggressioni alle Forze di Polizia e di conseguenza ai cittadini onesti deve, necessariamente, trovare legittima soddisfazione in tema di giustizia.

Roma, 31.10.2024

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2024.10.25 Assemblee sindacali del SIC nei comandi provinciali di Cagliari, Nuoro, Oristano ed Olbia e nei Comandi Compagnia di Quartu Sant’Elena e Villacidro

“IL CONFRONTO, LA TRASPARENZA E LA DISPONIBILITÀ SONO LA STRATEGIA VINCENTE DEL SIC”

Continuano senza sosta le attività assembleari del SIC presso i Comandi Arma dislocati nel territorio della Sardegna.

Nei giorni 11, 12, 15, 21, 22 e 23 Ottobre, si sono svolte le assemblee sindacali presso le Compagnie Carabinieri di Villacidro (SU) e Quartu Sant’Elena (CA), e presso il Reparto Territoriale Carabinieri di Olbia (SS) ed i Comandi Provinciali Carabinieri di Oristano, Nuoro e Cagliari.

Con cristallina lealtà e piena disponibilità, i Segretari Nazionali, Regionali e Provinciali si sono confrontati con i Colleghi per raccogliere da chi opera in strada le criticità, al fine di migliorare il benessere e le condizioni dei luoghi di lavoro.

Tanti i partecipanti e numerosi i quesiti formulati, a cui sono seguite esaustive risposte da parte dei Dirigenti Nazionali e Regionali del SIC.

Sono stati trattati argomenti di interesse collettivo tra cui l’assistenza e la tutela disciplinare e legale, l’assistenza ed il supporto Psicologico con riferimento anche al fenomeno dei suicidi e altre tematiche di interesse prioritario afferenti le condizioni lavorative del Carabiniere.

La progettualità e la circolarità informativa del SIC, aperta a tutti attraverso i nostri canali social e la nuova App “SIC Go”, è stata particolarmente apprezzata.

Sono stati inoltre illustrati i numerosi servizi offerti dalla nostra Organizzazione sindacale agli Associati, tra cui la consulenza h24 rivolta agli iscritti.

Apprezzati gli interventi del Segretario Generale Nazionale Luigi Pettineo e del Segretario Nazionale Responsabile della comunicazione, dell’attività informativa e dell’assistenza ai giovani Francesco Piero Lo Iacono, del Segretario Gen. Regionale Aggiunto Leonardo PINTUS, dei Segretari Regionali Michele TANGIANU, Alessandro SAVI, Claudio ONNIS, Andrea CHIATANTE e Tommaso GUGLIOTTA, dei Segretari Provinciali Roberto PUGGIONI, Marco SADERIS, Luca OPPES, Sergio NOCCHI e Gian Mario SOTGIU.

Da sempre il nostro obiettivo è mettere in primo piano le risorse umane che quotidianamente operano e affrontano, nella vita privata e professionale, innumerevoli difficoltà.

Acquisiamo le criticità e, attraverso un leale e costruttivo confronto con i Comandanti ai vari livelli, giungiamo alla tempestiva risoluzione delle problematiche segnalate.

Un particolare ringraziamento al sig. Comandante della Legione Carabinieri Sardegna Gen. D. Stefano IASSON e al Capo di Stato Maggiore Col. Saverio CEGLIE per la disponibilità dimostrata.

Esprimiamo sincera gratitudine per la calorosa accoglienza al Gen. B. Luigi GRASSO, Comandante del Comando Provinciale di Cagliari, al Col. Gennaro CASSESE, Comandante del Comando Provinciale Carabinieri di Nuoro, al Col. Steven CHENET, Comandante del Comando Provinciale Carabinieri di Oristano, al Ten. Col. Michele MONTI, Comandante del Reparto Territoriale Carabinieri di Olbia, al Magg. Michele CERRI, Comandante delle Compagnia Carabinieri di Quartu Sant’Elena (CA), al Magg. Francesco CAPULA, comandante della Compagnia Carabinieri di Villacidro (SU) e al Magg. Giuseppe PISCHEDDA, Comandante della Compagnia Carabinieri di Nuoro.

I Comandanti hanno dimostrato piena apertura e disponibilità verso le APCSM per una trasparente collaborazione tesa ad accrescere il benessere del personale da loro amministrato.

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Proposte di aumenti stipendiali che offendono la dignità delle donne e degli uomini in divisa. L’indignazione del SIC

Lo scorso 23 Ottobre si è tenuto un nuovo incontro presso il Dipartimento della Funzione Pubblica per il rinnovo del contratto di lavoro del personale non dirigente, triennio 2022/2024.

Il Sindacato Indipendente Carabinieri si aspettava un aumento apprezzabile degli emolumenti accessori.
Risulterebbe, invece, che la Parte Pubblica abbia presentato alle Organizzazioni Sindacali una tabella di adeguamento inaccettabile che offende la dignità di chi è chiamato a svolgere quotidianamente il delicato compito di tutela dei cittadini.

La tabella sottoposta all’esame delle OO. SS. ha fatto emergere un assoluto disinteresse verso le condizioni economiche, ormai ai limiti della sopravvivenza, degli appartenenti al Comparto Sicurezza e Difesa.

L’AUMENTO LORDO DI 0,20 CENTESIMI PER OGNI SINGOLA ORA DI LAVORO PRESTATO IN ARCO NOTTURNO È, A DIR POCO, VERGOGNOSO, UMILIANTE ED INACCETTABILE.

Proposte di tale portata ridicolizzano il Comparto Sicurezza e Difesa, non riconoscendo la specificità e il gravoso compito svolto dalle Donne e dagli Uomini in divisa.

In più occasioni, il Sindacato Indipendente Carabinieri ha evidenziato l’incapacità e l’incompetenza di taluni Rappresentanti Sindacali delle APCSM dell’Arma dei Carabinieri che siedono al tavolo della contrattazione pubblica e che, in modo assolutamente anacronistico, continuano a relazionarsi da “Coceristi”, non prediligendo il reale e collettivo interesse economico dei Carabinieri.

Il Sindacato Indipendente Carabinieri continuerà a vigiliare sullo stato dei lavori, condividendo, con costante trasparenza e tempestività, ogni informazione afferente il rinnovo contrattuale.

 

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Forze di Polizia italiane accusate di razzismo. Sdegno del SIC per affermazioni disonorevoli e del tutto infondate

Il SIC ha appreso con indignazione che nell’ultimo rapporto pubblicato dall’Ecri, la commissione antirazzismo del CdE, viene denunciata una “profilazione razziale da parte dei corpi di pubblica sicurezza italiani”, oltre che “alcune dinamiche amministrative e istituzionali italiane, tra cui attività di sorveglianza e indagini nei confronti delle comunità rom”.

Il SIC condanna dette affermazioni come totalmente infondate e oltraggiose, tanto più gravi quanto provenienti da un organismo europeo.

Un inaccettabile tentativo di infangare l’onorabilità e la professionalità dei nostri agenti, con esternazioni prive di qualsiasi riscontro oggettivo.

Le Forze dell’Ordine italiane sono composte da Donne e Uomini che, ogni giorno, lavorano con dedizione e abnegazione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini onesti, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Se qualcuno pretende che si debbano chiudere gli occhi davanti alle minacce sempre crescenti e al dilagante senso di insicurezza che pervade il Paese, lo dica almeno chiaramente.

Da 210 anni i Carabinieri sono al fianco della popolazione per garantire con onore e sacrificio la tutela e la salvaguardia di tutti e campagne denigratorie come questa indeboliscono il morale degli operatori e minano la fiducia dei cittadini verso chi è impegnato a proteggerli.

Il SIC non intende accettare passivamente queste accuse e continuerà a difendere il diritto degli appartenenti alle FF.OO italiane di svolgere il proprio lavoro senza essere criminalizzati da chi, evidentemente, non ha altro obiettivo se non quello di creare divisioni e seminare diffidenza”.

Legittime aspirazioni di impiego del personale. Lettera al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Fluminimaggiore, 22 ottobre 2024

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Gen. C.A. Teo Luzi

 

Oggetto: Legittime aspirazioni di impiego del personale dell’Arma dei Carabinieri

 

 

Signor Comandante Generale,

in un clima di leale e fattiva collaborazione, finalizzata a migliorare il benessere e le condizioni lavorative dei propri Associati, il Sindacato Indipendente Carabinieri intende sottoporre alla Sua attenzione un limite presente nella “Raccolta di disposizioni riguardanti le assegnazioni a i trasferimenti dei Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, approvata il 10 Marzo 2023”.

Detta raccolta pone il personale di questa amata Istituzione dinanzi a potenziali perdite di chance sia personali che familiari, ingenerando anche insoddisfazione professionale.

Al Titolo III N.24 della citata raccolta vengono elencati diversi Reparti dell’Organizzazione dell’Arma dei Carabinieri ai quali “è possibile candidarsi, per l’impiego, esclusivamente mediante apposito applicativo presente sul portale dell’Arma dei Carabinieri, senza addurre particolari motivazioni”.

(Cit.) “I militari che prestano servizio presso i Comandi o Reparti di cui all’elenco n. 24, le Sezioni Sportive dei carabinieri, il Centro Subacquei e i relativi Nuclei, al termine dello specifico incarico, possono prenotarsi per un altro tra i citati reparti solo dopo aver compiuto almeno 4 anni di servizio presso l’Organizzazione Territoriale, Mobile o Addestrativa.

L’analisi di questa disposizione non trova alcuna opportunità utile in materia di impiego creando, oltretutto, disagi logistici per il personale che, troppo spesso, pur avendo sedi dell’Arma, di cui all’art. 24, a poca distanza dalla propria abitazione, è costretta a ripiegare le proprie aspirazioni esclusivamente nella linea Territoriale, Mobile o Addestrativa.

I nostri riferimenti sindacali dislocati nel territorio nazionale hanno  raccolto numerose doglianze provocate da determinati orientamenti.

Orientamenti che, troppo spesso, ledono le legittime aspirazioni dei nostri colleghi.

Legittime aspirazioni che costituiscono sillogisticamente il combustibile di una brillante Organizzazione, di cui facciamo tutti, indistintamente, parte.

In conclusione facciamo osservare che, tali limitazioni di impiego, sono rivolte esclusivamente all’impiego dei Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, escludendo, in toto, i ruoli Ufficiali ed evidenziando, in tal modo, un divario di trattamento tra appartenenti alla medesima Istituzione. Un divario di trattamento tra ruoli che provoca commenti sfavorevoli.

Non meno importante è il fatto che tali limiti di impiego non sono presenti nell’impiego delle altre Forze di Polizia, che sono libere di poter effettuare sensate e maturate movimentazioni idonee a soddisfare le legittime aspirazioni professionali, personali e familiari.

Fiducioso in  un Suo risolutivo intervento correttivo, colgo l’occasione per formulare un deferente saluto.

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