Avvicendamento nella carica del Vice Comandante dell’Arma dei Carabinieri. Presente alla cerimonia il Segretario Generale del SIC Luigi Pettineo

Nella mattinata odierna, all’interno del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri a Roma, si è svolta la cerimonia di avvicendamento nella carica di Vice Comandante Generale.

Il Generale di Corpo d’Armata Salvatore LUONGO è il nuovo Vice Comandante.

Il passaggio di consegne tra il Gen C.A. Riccardo GALLETTA ed il Gen C.A. Salvatore LUONGO è avvenuto alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri sig. Generale di Corpo d’Armata Teo LUZI e dei Comandanti di vertice.

Al Gen. C.A. Riccardo GALLETTA rivolgiamo un sentito ringraziamento per l’encomiabile lavoro svolto.

Il Gen.C.A. LUONGO vanta una prestigiosa carriera.
Dal mese di dicembre 2023 è il Comandante dell’interregionale “Podgora”.
Ha rivestito l’incarico di Capo Ufficio Legislativo del Ministero della Difesa.
Nella Capitale è già conosciuto perché ha retto il comando della Sezione del Nucleo Radiomobile, delle Compagnie di Roma Casilina e Roma Trastevere, del Gruppo di Roma, fino a diventare Comandante Provinciale.

L’alto ufficiale è insignito delle onorificenze di Grande Ufficiale, di
Commendatore e di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
È stato impiegato in missioni per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, evidenziando eccezionali capacità di comando ed offrendo prestazioni di elevatissimo contenuto.
Con la sua intelligente e dinamica azione, improntata all’equilibrio anche in contesti particolarmente rischiosi e in aree sensibili sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica per la presenza di articolati sodalizi criminali, ha guidato i propri Reparti nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, conseguendo eccellenti risultati che hanno contribuito ad esaltare il prestigio dell’Istituzione.

Il Gen.C.A. Salvatore LUONGO ha sempre evidenziato particolari attenzioni per il benessere del personale e le condizioni lavorative di tutte le donne e uomini in divisa.

Il Sindacato Indipendente Carabinieri offrirà al Gen. C.A. Salvatore LUONGO una leale e fattiva collaborazione finalizzata alla difesa dei diritti del personale posto alle sue dipendenze.

Il SIC esprime i più sinceri auguri per il prestigiosissimo incarico.

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Il SIC incontra i Colleghi della Compagnia Carabinieri di Montecatini Terme

Nella mattina di ieri, il Segretario Generale del SIC Luigi Pettineo ed alcuni componenti della Segreteria Nazionale hanno incontrato i Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Montecatini Terme.
Nutrita la partecipazione dei Colleghi appartenenti ai Reparti dipendenti della Compagnia.
Numerosi i quesiti formulati, a cui sono seguite esaustive risposte a cura dei Segretari del SIC intervenuti.
Nel confrontarci con i Colleghi più anziani abbiamo notato una estrema diffidenza verso le Organizzazioni Sindacali.
A dire dei partecipanti, nulla è cambiato rispetto alla Rappresentanza Militare perchè l’approccio che hanno tanti Sindacalisti è rimasto ancorato alle metodiche relazionali della vecchia e dismessa Rappresentanza Militare.
Molti Colleghi non hanno ancora chiaro quali siano i compiti delle sigle sindacali.
Rimuovere i pregiudizi non è facile ma il SIC ha dimostrato di essere un’Organizzazione sindacale moderna in cui vengono realmente tutelati gli interessi collettivi degli Associati.
La connotazione distintiva del SIC è l’indipendenza e l’estraneità rispetto a dinamiche assoggettate a condizionamenti di qualsivoglia tipo.
La quasi totalità dei Dirigenti del SIC non ha una pregressa esperienza di rappresentanza militare.
I Dirigenti del SIC si sono accostati all’attività sindacale con una mentalità incontaminata e lontana da retaggi comportamentali che sono ormai assolutamente anacronistici e decontestualizzati.
Nel corso dell’assemblea sono stati trattati specifici argomenti tra cui l’assistenza e la tutela disciplinare e legale, l’assistenza ed il supporto Psicologico con riferimento anche al fenomeno suicidiario.
Sono state analizzate con i partecipanti molte tematiche di interesse per migliorare le condizioni lavorative del Carabiniere.
Hanno destato un particolare interesse l’organizzazione, la progettualità e la circolarità informativa del SIC.
Particolarmente apprezzata la comunicazione trasparente e leale da parte del Segretario Generale Nazionale Luigi Pettineo, del Responsabile del Supporto Psicologico, Segretario Nazionale Maurizio TESTONI, della Responsabile dei Social, Segretario Nazionale Irene TESTORI e del Segretario Nazionale Francesco Piero LO IACONO, Responsabile della Comunicazione e dell’attività informativa. Importante anche l’intervento del Segretario Nazionale con delega alle Unità Mobili e Specializzate Giuseppe Quadrana che ha offerto la sua disponibilità per qualsiasi problematica di carattere amministrativo e contabile.
L’apertura e la chiusura dei lavori dell’assemblea sono stati affidati al Segretario Nazionale Mario IANNOTTI, referente per la Toscana.
Rivolgiamo un ringraziamento e un caloroso saluto al Comandante della Legione Toscana, il Gen. B. Lorenzo FALFERI e al Capo di Stato Maggiore della Legione Toscana Col. Dionisio DE MASI per la cortese concessione, al Comandante di Compagnia Cap. Piergiorgio CATALDO per la cortese accoglienza.

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Firenze 30 maggio 2024. Il SIC incontra gli Allievi della Scuola Marescialli dell’Arma dei Carabinieri

 

“Certe emozioni rimangono impresse indelebilmente nel cuore quando gli interessi sono totalmente condivisi”

 

Confrontarsi con i giovani può apparire semplice ma quando ti relazioni con i futuri Comandanti allora tutto diviene entusiasmante.

Da subito comprendi che ciascun Allievo è uno scrigno che contiene tesori inestimabili.

Il Segretario Generale Luigi Pettineo ed alcuni Segretari Nazionali si sono confrontati con gli Allievi Marescialli, trattando tematiche di interesse collettivo e non solo.

Nutrita la partecipazione degli Allievi che hanno manifestato una entusiasmante e coinvolgente partecipazione.

In un’atmosfera serena e gioviale, gli Allievi hanno formulato numerosi quesiti a cui sono seguite, a cura del Direttivo Nazionale del SIC, risposte esaustive.

Nel corso dell’assemblea sono stati trattati specifici argomenti, tra cui l’assistenza e la tutela disciplinare e legale, l’assistenza ed il supporto psicologico con riferimento anche al fenomeno suicidiario.

Tematiche di interesse prioritario afferenti alle condizioni lavorative del Carabiniere.

Hanno destato un particolare interesse l’organizzazione, la progettualità e la circolarità informativa del SIC, aperta a tutti attraverso i nostri canali social.

Abbiamo apprezzato le qualità umane e la passione dimostrata dell’Auditorium.

Il confronto è stato un momento di crescita professionale e di arricchimento umano con la condivisione di esperienze di vita professionale.

Particolarmente apprezzata la comunicazione trasparente e leale da parte del Segretario Generale Nazionale Luigi Pettineo, del Responsabile del Supporto Psicologico Segretario Nazionale Maurizio TESTONI, della Responsabile dei Social Segretario Nazionale Irene TESTORI e del Segretario Nazionale Francesco Piero LO IACONO Responsabile della Comunicazione e dell’attività informativa, importante intervento del Segretario Nazionale con delega alle Unità Mobili e Specializzate Giuseppe QUADRANA, che ha offerto la sua disponibilità per qualsiasi problematica di carattere amministrativo e contabile.

Le conclusioni dell’evento sono state affidate al Segretario Generale Regionale Toscana Maresciallo Allievo del terzo anno Mirko Milia che ha chiarito l’importanza dell’operato del SIC e segnatamente nei confronti dei giovani Carabinieri.

Un particolare ringraziamento rivolgiamo al Comandante della Scuola Gen. D. Pietro Oresta per averci concesso l’opportunità di confrontarci con gli Allievi Marescialli.

 

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Il Comandante interregionale “Podgora” incontra il SIC nel corso della visita al Comando provinciale Carabinieri di Sassari. Le altre APCSM…non pervenute!

Nella mattinata di ieri, presso il Comando Provinciale Carabinieri di Sassari, il Gen. C.A. Salvatore LUONGO, Comandante del Comando Interregionale “Podgora”, ha incontrato i Carabinieri del Nord Sardegna.

Nel corso dell’incontro, il Gen. C.A. si è soffermato sulle problematiche di ordine e sicurezza pubblica che affliggono il territorio della Regione Sardegna e sul lodevole impegno dimostrato dai Reparti nella lotta alla criminalità.

Evidenziando estrema sensibilità alle problematiche afferenti al personale, il Comandante ha voluto incontrare le Organizzazioni Sindacali operanti nel territorio.
L’unica sigla sindacale presente all’incontro è stata il SIC – SINDACATO INDIPENDENTE CARABINIERI, rappresentato dal Segretario Generale aggiunto Simone FORTE.

Il SIC conferma la sua volontà di relazionarsi con i vertici dell’Istituzione per un leale confronto finalizzato esclusivamente alla risoluzione delle molteplici criticità che investono i Carabinieri per il miglioramento delle condizioni lavorative dei propri Associati.

Ringraziamo il Gen. C.A. Salvatore LUONGO per l’attento ascolto e la sensibilità dimostrata verso la nostra realtà sindacale.
Ringraziamo, altresì, il Comandante Provinciale Col. Massimiliano PRICCHIAZZI per la cortese accoglienza riservata.

Sassari, 30 maggio 2024

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Il delirio di onnipotenza è preludio di disfatta. La trasparenza è nelle azioni che seguono le parole e non soltanto una dichiarazione verbale di intenti

Ad aprile 2024 sono iniziati i lavori per il rinnovo contrattuale 2022/2024 del Comparto Sicurezza e Difesa.
Fin da subito, i Sindacati delle Forze di Polizia ad ordinamento civile hanno rappresentato che il raggio di manovra delle APCSM rappresentative è abbastanza ridotto.

Nelle APCSM rappresentative è emersa l’inesperienza e la scarsa capacità di esercitare proficuamente l’attività sindacale.
La rappresentatività sindacale si differenzia dalla rappresentanza militare.
Chi non vuole evolversi, cambiando forma mentis, è destinato all’estinzione.

Rimanere ancorati al modus operandi della rappresentanza militare non è più ammissibile ed il rischio che si corre è quello di non ottenere sostanziali miglioramenti economici che garantiscano condizioni di vita decorose.

Le risorse economiche destinate alle FF.AA. sono esigue e non garantiscono una suddivisione che consenta di apportare un reale e concreto miglioramento economico in favore di tutti gli appartenenti al Comparto Difesa.

Purtroppo, dobbiamo rilevare che, nel corso della contrattazione, gli spazi dedicati alle APCSM rappresentative sono stati utilizzati (COME DA VIDEORIPRESE DIFFUSE NEI CANALI SOCIAL) esclusivamente per rivendicare situazioni personali, senza prospettare gli interessi collettivi dei propri Associati, al solo fine di accrescerne il benessere e consentire agli iscritti di ottenere l’aumento degli emolumenti ordinari, previdenziali e di quelli accessori.

Le APCSM non possono e non devono ingenerare negli iscritti false aspettative.
Vantarsi di avere raggiunto la rappresentatività e di essere i più forti non ha alcuna valenza se nel tavolo della funzione pubblica non vengono avanzate idonee proposte tese a migliorare le condizioni economiche dei propri iscritti.

“Il delirio di onnipotenza è preludio di disfatta”.
Servono validi attori che rappresentino i propri Associati con conoscenze tecniche delle materie in trattazione e che prediligano gli interessi collettivi, avanzando proposte supportate da elementi certi ed incontrovertibili.

Coloro che sono chiamati a rappresentare una moltitudine di soggetti devono preoccuparsi di curare la propria formazione tecnica.
“Non facciamo indossare la toga da Avvocato a chi non ha nemmeno conseguito la laurea”.
Il silenzio lascia a ciascun Associato la possibilità di avere una visione chiara e di comprendere le reali capacità di coloro a cui ha affidato il proprio benessere.
Quando si parla di lottare per dare più dignità ai Carabinieri, non è concepibile ed ammissibile che non trapelino notizie sull’andamento del tavolo della contrattazione.

Ogni iscritto merita di ricevere il massimo rispetto da chi lo deve rappresentare. Merita di essere informato delle proposte avanzate, qualora ve ne siano.
Forse dobbiamo interpretare il silenzio come incapacità rappresentativa o inettitudine?
Tanti sono i compiti che un Sindacato è chiamato a svolgere e tra questi la contrattazione.

Ogni APCSM deve avanzare idonee proposte per migliorare le condizioni lavorative ed economiche degli iscritti.
Ogni Sigla Sindacale militare deve promuovere l’accrescimento formativo di chi riveste un ruolo decisionale in seno all’Organizzazione per offrire garanzie di maggiore serenità e benefici nell’ambito lavorativo.

Il SIC non ama rimanere in silenzio e predilige la trasparenza con i propri Associati, condividendo ogni informazione sulle molteplici attività svolte.
Lo ribadiamo da sempre che sbandierare solo la certificazione della rappresentatività per i principianti sindacalisti privi di titoli è prendere in giro i Carabinieri.

La coerenza non è cecità, testardaggine, limitatezza ma consapevolezza delle proprie scelte e accettazione delle responsabilità che ne derivano. É chiarezza di intenti e fermezza di carattere.

Molto presto i Carabinieri si renderanno conto che il SIC – SINDACATO INDIPENDENTE CARABINIERI è una Organizzazione seria e trasparente, che si avvale di professionisti di altissimo livello e li mette a disposizione degli iscritti.

L’eventuale separazione dei tavoli di contrattazione dei Comparti Sicurezza e Difesa, tanto agognata dai Sindacati della Polizia di Stato che lamentano scarse capacità di rappresentatività nelle sigle sindacali militari di recente ingresso nel tavolo della Funzione Pubblica, determinerà un trattamento economico non perequativo tra le Forze di Polizia a ordinamento civile e quelle a ordinamento militare.

Non possiamo affidare la nostra tutela a chi non ha a cuore il benessere dei propri Associati e si vanta di essere il migliore quando si nasconde nella disputa.

“Exigua his tribuenda fides, qui multa loquuntur.
Ignorantia est superbiae filia”.

“Bisogna prestare poca fede a quelli che parlano molto.
L’ignoranza è figlia della superbia”.

Fluminimaggiore, 24 maggio 2024.

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La Segreteria Nazionale SIC incontra la Segreteria Regionale e i Referenti territoriali SIC della Sardegna

Nel pomeriggio di ieri, 22 Maggio 2024, ad Oristano, il Segretario Generale del SIC, Luigi Pettineo, ed alcuni componenti del Direttivo Nazionale hanno incontrato i Referenti Regionali e  territoriali SIC della Sardegna.

Un confronto formativo finalizzato ad accrescere le competenze dei Rappresentanti sindacali che operano sul territorio regionale.

Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i servizi che il SIC offre ai propri iscritti.

Il Segretario Nazionale Carla Pinna ha illustrato l’assistenza e la tutela legale offerta agli iscritti e le relative polizze assicurative che sono state  opportunamente studiate per garantire la massima economicità ai nostri Associati e, nel contempo, una qualificata assistenza da parte di eccellenti figure professionali che cooperano con  la nostra Organizzazione Sindacale.

È stato illustrato ai presenti il servizio di assistenza e di supporto psicologico offerto dal SIC agli iscritti e alle loro famiglie,  sotto la direzione del Segretario nazionale Maurizio Testoni.

Nel seminario formativo è stata trattata la specifica tematica dell’assistenza riservata ai giovani Carabinieri. Un’assistenza a cui i giovani possono accedere h24 tramite un  numero dedicato, attraverso cui il SIC offre una guida esperta, dando risposte immediate su eventuali criticità di servizio, sotto la direzione del Segretario Nazionale Responsabile della Comunicazione Francesco Piero Lo Iacono, che ha anche la delega all’assistenza e guida  tecnica professionale  per i Comandanti di Stazione ed i Sottordini.

Sono, altresì, stati esplicitati i servizi di welfare ed utility ed illustrate le sinergie con il mondo imprenditoriale e le opportunità esclusivamente dedicate agli iscritti e alle loro famiglie.

 

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Capaci, 23 maggio 1992. Il SIC non dimentica!

Il 23 Maggio del 1992, a Capaci (PA), la mafia sferra un infame attacco direttamente al cuore dello Stato.
Alle 17,58 una carica di 500Kg di tritolo fa saltare in aria il tratto di A29 su cui viaggiava il convoglio del giudice Giovanni Falcone.
Nella violentissima esplosione perderanno la vita il Giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli Agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

IL SIC NON DIMENTICA!

Nuovo ricovero in ospedale per il Ministro della Difesa, Onorevole Guido Crosetto. La vicinanza del SIC

Il SIC ha appreso con grande preoccupazione dell’improvviso ricovero in ospedale, la scorsa notte, del Ministro della Difesa, Onorevole Guido Crosetto.

Nel momento in cui scriviamo, i media riferiscono che le sue condizioni sono stabili, il che ci rincuora.

Al Ministro e ai suoi familiari il SIC esprime la più totale vicinanza ed i migliori auguri per una pronta guarigione e un rapido recupero.

L’impegno e la dedizione profusi dall’Onorevole Crosetto al servizio pubblico e a favore delle APCSM impegnate nella tutela dei diritti di tutti gli appartenenti alle Forze Armate sono da sempre esemplari e sono oggetto della nostra incondizionata gratitudine.

Siamo certi che anche in questo momento di difficoltà la sua forza e determinazione lo porteranno a superare brillantemente questa nuova sfida.

LEGGI LA NOTA INVIATA STAMANE AL MINISTRO

 

Inquadramento nella dirigenza civile dei Dirigenti militari inidonei al servizio militare incondizionato (Ufficiali Superiori e Ufficiali Generali)

Fluminimaggiore, 21 Maggio 2024

AL SIG. MINISTRO DELLA DIFESA

On. Guido Crosetto

e p.c.

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Gen. C.A. Teo Luzi

Oggetto: Inquadramento nella dirigenza civile dei Dirigenti militari inidonei al servizio militare incondizionato (Ufficiali Superiori e Ufficiali Generali).

Il Codice dell’ordinamento militare (D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66) prevede – in seguito alle modifiche ad esso apportate dai provvedimenti di cd. “riordino delle carriere”, ossia il D.Lgs. 29 maggio 2017 n. 94, per le Forze Armate, e il D.Lgs 29 maggio 2017 n. 95, per le Forze di Polizia – che la carriera dell’Ufficiale abbia “sviluppo dirigenziale” (art. 627, co. 3, del COM);

a tale riguardo, i predetti provvedimenti di revisione dei ruoli hanno individuato nel grado di Maggiore delle Forze armate e delle Forze di polizia ad ordinamento militare il primo livello dirigenziale (e nella qualifica corrispondente di vice questore aggiunto delle Forze di polizia ad ordinamento civile), con la conseguente estensione al relativo personale della disciplina normo-economica della dirigenza (ivi compresa la cd. “indennità dirigenziale” corrisposta ai Maggiori, ai Tenenti Colonnelli, ai Colonnelli e ai Generali di Brigata ex art. 1820 del COM, che ha sostituito la precedente “indennità perequativa” che spettava ai soli dirigenti militari in possesso della relativa qualifica ante riordino, ossia Colonnelli e Generali);

il riconoscimento dello status dirigenziale per i Maggiori e i Tenenti Colonnelli ha altresì indotto il legislatore, quale ulteriore corollario, a modificare l’art. 24 della L. 448/1998 che sancisce il cd. adeguamento retributivo annuale automatico, calcolato in base all’indice ISTAT, per docenti universitari, dirigenti delle Forze Armate e di Polizia, della carriera diplomatica e prefettizia, dei magistrati e avvocati dello Stato; il riordino del 2017, infatti, estende tale meccanismo di adeguamento automatico anche ai Maggiori e ai Tenenti Colonnelli (i discendenti DPCM di adeguamento annuale infatti – da ultimo quello dell’8 gennaio 2024 –  adottati su proposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione  e del Ministro dell’Economia e delle Finanze nella relativa relazione tecnico-illustrativa correttamente motivano l’applicabilità del decreto ai Maggiori e ai Tenenti Colonnelli, “…in quanto inquadrati nella dirigenza dal 1° gennaio 2018”);

lo stesso Ministero dell’Economia e delle Finanze nel Conto annuale del personale pubblico predisposto dalla Ragioneria Generale dello Stato inserisce i Maggiori e i Tenenti Colonnelli nel novero del personale statale dirigente (quali Ufficiali Superiori, analogamente ai Colonnelli) così come i Generali di Brigata, di Divisione e di Corpo d’Armata inquadrati a loro volta tra i dirigenti pubblici facenti parte della categoria degli Ufficiali Generali;

a fronte del predetto ed inequivocabile quadro normativo, va rilevato, tuttavia, che se un Maggiore/Tenente Colonnello (e gradi corrispondenti della Polizia di Stato) non dovesse risultare più idoneo al servizio militare incondizionato per lesioni dipendenti o meno da causa di servizio questi (ai sensi dell’art. 930, co. 1-sexies del COM) “…può presentare domanda di transito…manifestando espressamente il proprio consenso all’inquadramento nella posizione apicale di livello non dirigenziale del Ministero della Difesa”; altrimenti, ove non esercitasse tale facoltà, verrebbe posto in congedo assoluto, perdendo, di fatto, il proprio posto di lavoro. In buona sostanza, i Maggiori e i Tenenti Colonnelli, pur essendo dirigenti pubblici – sulla base del sopra esposto quadro normativo – in caso di sopraggiunta inidoneità al servizio militare (per motivazioni sovente riconducibili al servizio: si pensi a lesioni fisiche intervenute in seguito ad attività di servizio di tipo “operativo”) devono prestare il proprio consenso ad essere demansionati ex lege e a venir inquadrati nell’area prevista per i capitani/commissari capo ovvero la terza area funzionale F 4 dei funzionari; altrimenti non rimarrebbe loro che il congedo assoluto;

analoga e ben più paradossale situazione riguarda i militari nel grado di Colonnello in su in quanto la legge nulla prevede. Pertanto, qualora Colonnelli e Generali risultassero inidonei al servizio militare incondizionato – anche a causa di attività di servizio – non potrebbero transitare nei ruoli civili del Ministero della Difesa né in altra Pubblica Amministrazione, di fatto venendo posti in congedo e perdendo il proprio posto di lavoro;

tale situazione risulta altamente penalizzante in quanto con il sistema contributivo un Colonnello (ovvero un Primo Dirigente della Polizia di Stato) che per sventura risultasse inidoneo al servizio militare potrebbe trovarsi anche a 43 anni senza lavoro e una retribuzione dignitosa. Inoltre, anche sotto il profilo etico e morale appare doveroso che lo Stato riconosca la possibilità di continuare a prestare la propria opera professionale ai propri dirigenti del “comparto difesa-sicurezza” (senza subordinare tale possibilità come nel caso di Maggiori e Tenenti Colonnelli ad un vero e proprio demansionamento) nella piena consapevolezza che lo Stato non abbandona i propri “servitori” che, per i particolari compiti demandati alle Forze armate e di polizia, sono sovente chiamati allo svolgimento di delicati compiti di servizio che comportano la necessità di esporsi a pericoli e che i medesimi rappresentano una risorsa umana e professionale da valorizzare. La suddetta problematica, oggetto di recente interrogazione parlamentare (nr. 253 in data 29/02/24 presentata da on. Riccardo  De Corato) risulta particolarmente sentita dal personale militare anche nella considerazione della possibilità d’intervenire senza oneri per lo Stato.

Sarebbe in proposito auspicabile un intervento normativo che consentisse ai Dirigenti militari e delle forze di polizia in caso di inidoneità al servizio militare incondizionato per lesioni dipendenti o meno da causa di servizio il transito:

  1. nella dirigenza civile in presenza di vacanza organica. In tal modo oltre a non accrescere gli oneri per la finanza pubblica (si tratta di spese per stipendi che comunque lo stato dovrebbe affrontare per colmare le posizioni vacanti), si risparmierebbero gli oneri per nuovi concorsi consentendo di non disperdere la professionalità dei dirigenti delle Forze Armate che in tal modo potrebbero portare un valore aggiunto in altre Pubbliche Amministrazioni;
  2. in un ruolo civile dirigenziale e temporaneo ad hoc istituito in ambito Ministero Difesa con compiti di alta vigilanza, ispettivo e di supporto logistico nelle more del collocamento nei ruoli della dirigenza civile di cui al punto a).

Un deferente saluto.

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