Il SIC affida i Carabinieri alla materna protezione della Patrona, la “Virgo Fidelis”, e ricorda l’epica battaglia di Culqualber

Oggi ricorre la celebrazione della Patrona dell’Arma dei Carabinieri, la “Virgo Fidelis”.
Dall’11 novembre 1949, data di promulgazione del Breve relativo di Papa Pio XII sotto questo nome, la Vergine Maria è divenuta Patrona dell’Arma dei Carabinieri,

La scelta della Madonna “Virgo Fidelis” come celeste Patrona, cioè Santa protettrice dell’Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto: “Nei secoli fedele”.
L’8 dicembre 1949 Sua Santità Pio XII, accogliendo l’istanza di S.E. Mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis” Patrona dei Carabinieri, fissando per la celebrazione della festa la data del 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio e della ricorrenza della battaglia di Culqualber (Abissinia, ora Etiopia).

Nella battaglia di Culqualber, i Carabinieri, malgrado la sete e la fame, avevano condotto azioni con le quali erano riusciti a ripristinare, volta per volta, le posizioni perdute. Avendo finito le munizioni, continuavano a combattere all’arma bianca.
Intorno al loro comandante, i Carabinieri lottarono con tutte le loro forze, ma vennero sopraffatti dal nemico britannico, molto più numeroso, e morirono quasi tutti.

Ai pochi sopravvissuti, per l’eccezionale ed indomito coraggio dimostrato, gli stessi avversari tributarono l’onore delle armi. Per l’epica resistenza di Culqualber al Maggiore Serranti, ad altri Carabinieri ed alla Bandiera dell’Arma è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Il SIC affida i Carabinieri alla materna protezione della “Virgo Fidelis”, patrona della Benemerita e celebra la Giornata dell’Orfano ricordando il sacrificio dei propri eroi e l’impegno istituzionale di assistenza ai superstiti.

Alla “Virgo Fidelis” rivolgiamo la preghiera a Lei dedicata:
“Dolcissima e gloriosissima Madre di Dio e nostra, noi Carabinieri d’Italia, a Te eleviamo reverente il pensiero, fiduciosa la preghiera e fervido il cuore!
Tu, che le nostre Legioni invocano confortatrice e protettrice col titolo di “Virgo Fidelis”,
Tu accogli ogni nostro proposito di bene e fanne vigore e luce per la Patria nostra,
Tu accompagna la nostra vigilanza, Tu consiglia il nostro dire, Tu anima la nostra azione, Tu sostenta il nostro sacrificio, Tu infiamma la devozione nostra!
E da un capo all’altro d’Italia suscita in ognuno di noi l’entusiasmo di testimoniare, con fedeltà sino alla morte, l’amore a Dio e ai fratelli italiani. E così sia!”.Il SIC partecipa con i suoi Referenti territoriali alle cerimonie commemorative che si svolgono nel territorio nazionale.

Ringraziamo i Comandanti che hanno voluto estendere al SIC l’invito alla cerimonia della “Virgo Fidelis”.

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Il SIC presente alla cerimonia di avvicendamento del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Nella mattinata odierna, presso la Caserma “Salvo d’Acquisto” in Roma, si è svolta la cerimonia di avvicendamento nella carica di Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri.

Il SIC era presente all’evento con il Segretario Generale Luigi PETTINEO, il Presidente Francesco LUCIANI ed il Segretario Nazionale Responsabile della comunicazione e dell’attività informativa Francesco Piero LO IACONO.

Presenti alla cerimonia numerose Autorità governative, civili, religiose e militari.

Un evento memorabile perché le Organizzazioni Sindacali dell’Arma dei Carabinieri assistono, per la prima volta all’avvicendamento nella carica del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri.

Apprezzati gli interventi del Comandante Generale uscente, Generale C.A Teo LUZI, del nuovo Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore LUONGO, e del Ministro della Difesa, On. Guido CROSETTO, che hanno evidenziato l’importanza delle Organizzazioni sindacali nella crescita professionale e nel miglioramento delle condizioni lavorative di chi è chiamato quotidianamente a svolgere il gravoso compito di tutelare la sicurezza dello Stato.

Il SIC augura al Gen. C.A. Teo LUZI un futuro ricco di ulteriori successi.

Siamo certi che il Gen. C.A. Salvatore LUONGO si adopererà con ogni sforzo per migliorare le condizioni di benessere del personale, in un confronto leale e costruttivo con le APCSM.

Il SIC rinnova al Gen. C.A. Salvatore LUONGO gli auguri più sinceri per il pregevolissimo incarico assunto.

Il Gen. C.A. Salvatore LUONGO è il nuovo Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

ROMA, 12 novembre 2024, nella tarda mattinata odierna, la Presidenza del Consiglio dei Mininstri ha nominato il Gen. C.A. Salvatore LUONGO quale successore del Gen C.A. Teo Luzi che lascerà il prestigioso incarico di Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri nella cerimonia di avvicendamento del prossimo 15 Novembre 2024.

Al Gen. C.A. Teo LUZI rivolgiamo un sentito ringraziamento per l’encomiabile lavoro svolto.

Il Generale di Corpo d’Armata Salvatore LUONGO è il nuovo Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri.

Il Gen. C.A. LUONGO vanta una prestigiosa carriera.
Dal mese di Giugno 2024 ha ricoperto la carica di Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e in contemporanea ha rivestito la carica di Comandante dell’interregionale “Podgora”.
Ha rivestito anche l’incarico di Capo Ufficio Legislativo del Ministero della Difesa.
Nella Capitale è già conosciuto perché ha retto il comando della Sezione del Nucleo Radiomobile, delle Compagnie di Roma Casilina e Roma Trastevere, del Gruppo di Roma, fino a diventare Comandante Provinciale.

L’Alto Ufficiale è insignito delle onorificenza di Grande Ufficiale, di
Commendatore e di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
È stato impiegato in missioni per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, evidenziando eccezionali capacità di comando ed offrendo prestazioni di elevatissimo contenuto.

Con la sua intelligente e dinamica azione, improntata all’equilibrio anche in contesti particolarmente rischiosi e in aree sensibili sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica per la presenza di articolati sodalizi criminali, ha guidato i propri Reparti nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, conseguendo eccellenti risultati che hanno contribuito ad esaltare il prestigio dell’Istituzione.

Il Gen. C.A. Salvatore LUONGO dovrà affrontare le nuove sfide sulla sicurezza nazionale ed internazionale.
Dovrà confermare la fiducia delle Autorità Governative ed accrescere la stima degli Italiani verso l’Istituzione.
Un compito non semplice ma certi che saprà affrontare con la determinazione che da sempre lo hanno contraddistinto.

Il Gen. C.A. Salvatore LUONGO ha sempre evidenziato particolari attenzioni per il benessere del personale e le condizioni lavorative di tutte le donne e uomini in divisa.

Il SIC offrirà al sig. Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Salvatore LUONGO una leale e fattiva collaborazione finalizzata alla difesa dei diritti dei Carabinieri d’Italia.

Il SIC esprime i più sinceri auguri per il prestigiosissimo incarico.

Scontri a Bologna, Pettineo (SIC): ‘Chiaro attacco allo Stato’

“Quello che abbiamo visto a Bologna è un vile attacco contro lo Stato rappresentato dalle Forze dell’Ordine, a cui è affidata la Sicurezza dei cittadini”. Lo dichiara il Segretario Generale del Sindacato Indipendente Carabinieri, Luigi Pettineo.
“I Servitori dello Stato – prosegue Pettineo – continuano a subire aggressioni di inaudita violenza.
È inaccettabile rischiare la vita mentre si svolge il proprio lavoro.
I Tutori dell’ordine pubblico sono costretti ad affrontare gruppi antagonisti che diffondono il terrore e distruggono intere città.
Facinorosi che scendono in piazza per cercare lo scontro fisico con le Forze di Polizia.
Uno scontro in cui vengono utilizzate spranghe, fumogeni e petardi.
Una efferata violenza che non può essere giustificata.”
E aggiunge – “Anche in questa occasione l’operato delle Forze dell’Ordine è stato encomiabile.
Ci aspettiamo una ferma condanna da parte del mondo politico, senza strumentalizzazioni o false congetture sui Servitori dello Stato in divisa, mediante parole palesemente errate non rispondenti alla realtà oggettiva.
Il SIC esprime piena solidarietà e vicinanza agli Agenti feriti.
È necessario emanare norme che prevedano pene più severe per coloro che aggrediscono le donne e gli uomini in divisa, destabilizzando l’ordine e la sicurezza pubblica del Paese” – conclude.

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Il SIC chiede al Ministro Crosetto che i Carabinieri possano viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici in tutto il territorio nazionale

MINDIF14-2024 Fluminimaggiore, 8 Novembre 2024

AL SIG. MINISTRO DELLA DIFESA
On. Guido Crosetto
e p.c.
AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Gen. C.A. Teo Luzi

Oggetto: Il SIC chiede che i Carabinieri possano viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici in tutto il territorio nazionale

Il SIC chiede al Signor Ministro della Difesa, On. Guido CROSETTO, di intervenire nelle opportune sedi perché venga siglato un protocollo d’intesa per il trasporto gratuito dei Carabinieri pendolari, con l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza dei viaggiatori e del personale di bordo.

Ormai le violenze in danno dei viaggiatori e del personale che lavora nel settore del trasporto pubblico sono all’ordine del giorno e in crescente aumento.
Nei social vengono diffuse immagini di inaudita violenza contro i Controllori, Capitreno e passeggeri. Violenze operate da giovani e adulti per futili motivi. Molto spesso la semplice richiesta di esibizione del documento di viaggio a chi ne è sprovvisto scatena una ingiustificata aggressione.

L’aumento delle aggressioni in danno del personale che lavora nei treni e nei mezzi di trasporto pubblico ha assunto carattere emergenziale e desta grave allarme sociale ed una sensazione di insicurezza generale in chi giornalmente viaggia sui treni italiani o su altri mezzi pubblici di trasporto.
In più occasioni, solo l’intervento tempestivo di passeggeri appartenenti all’Arma dei Carabinieri ha scongiurato il verificarsi di gravi fatti di sangue.
Le aggressioni a equipaggio e capotreno, che cercano di far rispettare le norme, sono innumerevoli e si verificano in tutto il territorio nazionale.
*Non si può rischiare la morte per svolgere il proprio lavoro in un servizio essenziale per i cittadini.*
Il livello di sicurezza nelle Stazioni ferroviarie e all’interno dei treni è arrivato alla soglia minima e *questo andazzo è inaccettabile.*

Il Carabiniere che viaggia nei treni in uniforme o in abiti borghesi libero dal servizio non esita ad intervenire per ripristinare la legalità ed il rispetto delle basilari regole di convivenza.
L’incremento dei passeggeri appartenenti all’Arma dei Carabinieri all’interno dei treni e dei mezzi di trasporto pubblici è da ritenersi una valida soluzione per arginare il fenomeno e per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, nella considerazione che la stragrande maggioranza degli utenti soffre della situazione che causa un senso di diffusa insicurezza.

I Servitori dello Stato, animati da un forte senso del dovere, utilizzano i treni italiani per raggiungere le sedi di servizio e per rientrare a casa a fine lavoro.
Il Sindacato Indipendente Carabinieri ritiene che tutti gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri che utilizzano i treni e altri mezzi pubblici meritino di effettuare il viaggio gratuitamente.

Allo stato attuale, solo in poche regioni italiane, gli appartenenti alle Forze di Polizia viaggiano gratuitamente a bordo dei treni locali e/o altri mezzi pubblici.
Alla luce di quanto esposto, il SIC chiede a Lei, On. Guido Crosetto, di volere avviare un immediato confronto con i Presidenti delle Regioni Italiane affinché vengano sottoscritti protocollo d’intesa con le Società che gestiscono il trasporto pubblico e venga concesso ai Carabinieri di viaggiare gratuitamente nel territorio nazionale, anche fuori servizio, al fine di aumentare la sicurezza pubblica, garantendo la necessaria assistenza ai viaggiatori e al personale in servizio per qualsivoglia emergenza che abbia ripercussioni negative per la sicurezza dei trasporti.

Fiducioso in un Suo autorevole interessamento, colgo l’occasione per formulare un deferente saluto.

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Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, cambio la vertice

Ieri si è svolto  l’avvicendamento nel prestigioso incarico di Capo di Stato Maggiore del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri tra il Generale di Divisione Michele Sirimarco e il Generale di Divisione Massimo Zuccher, già Comandante della Legione Carabinieri “Emilia Romagna”.

Il Segretario Generale del SIC Luigi Pettineo, unitamente al Segretario Generale Aggiunto Andrea Calì, formulano i migliori auguri al Generale Sirimarco per la sua nuova avventura quale Commissario speciale per lo sviluppo dell’energia rinnovabile della Difesa e, nel contempo, oltre a porgere i migliori auspici e il benvenuto al signor Generale Zuccher, assicura la massima collaborazione nell’interesse dell’Istituzione  e di tutti i militari dipendenti, consapevole dell’alto livello specialistico  e dell’importanza nevralgica per il Paese dell’attività svolta dai Carabinieri del comparto.

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Il Sindacato Indipendente Carabinieri Campania saluta il Signor Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi

Nella giornata di oggi il Signor Comandante Generale Teo Luzi ha porto il Suo saluto di commiato ai militari del Comando Interregionale Carabinieri “Ogaden”.

Presenti alla cerimonia il Comandante Interregionale Ogaden, Generale C.A. Marco Minicucci, il Comandante della Legione Campania, Generale D. Canio Giuseppe La Gala ed il neo Comandante Provinciale dei Carabinieri di Napoli, Generale Biagio Storniolo,

In rappresentanza del SIC, il Segretario Generale Regionale Aggiunto Massimiliano Monaco, per omaggiare il Comandante Generale per la fruttuosa opera di direzione e vicinanza alle problematiche dei Carabinieri, oltre alla sua ferma e convinta azione nel perseguire i migliori obiettivi istituzionali raggiunti dall’Arma in questi anni.

Il Segretario Generale del SIC, Luigi Pettineo e la Segreteria Regionale Campania, formulano i migliori voti augurali al Signor Generale per i successivi traguardi che lo attendono.

Ad Maiora!

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Avvicendamento al vertice del Comando Provinciale Carabinieri di Napoli

Il Sindacato Indipendente Carabinieri Campania, saluta il Signor Generale Enrico Scandone, che lascia il Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli per assumere il prestigioso incarico di Comandante della Legione Carabinieri Emilia Romagna.

Al suo posto subentra il Signor Generale Biagio Storniolo, proveniente dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, designato per il prestigiosissimo incarico di Comandante Provinciale dell’Arma Partenopea.

Numerosi i successi raggiunti dagli uomini e le donne dell’Arma del Provinciale durante il periodo di comando del Generale Scandone, che ha condotto in modo esemplare il suo personale e ha reso protagonista l’Arma dei Carabinieri sia sotto il profilo operativo, con l’arresto di numerosi latitanti tra i più ricercati, sia con la gestione di 2 G7 ministeriali, che hanno trovato come teatro la meravigliosa isola di Capri e lo stesso Capoluogo.

Il Segretario Generale Luigi Pettineo unitamente al Segretario Generale Regionale aggiunto del SIC Campania, Massimiliano Monaco, fanno i migliori auguri al Generale Scandone per la sua nuova avventura e, nel contempo, oltre a porgere i migliori auspici e il benvenuto al Signor Generale Storniolo, assicurano la massima collaborazione nell’interesse dell’Istituzione  e di tutti i militari della provincia. ‎

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Il SIC rivendica la corresponsione di adeguati compensi per i Carabinieri che svolgono un lavoro usurante

LE DONNE E GLI UOMINI DELL’ARMA DEI CARABINIERI MERITANO RISPETTO E CONSIDERAZIONE

Il mancato riconoscimento della specificità del Comparto Sicurezza provoca una profonda insoddisfazione professionale tra i Servitori dello Stato in divisa che sono chiamati a svolgere un lavoro usurante ed altamente pericoloso.

In più occasioni, il Sindacato Indipendente Carabinieri ha evidenziato l’incapacità e l’incompetenza di taluni Rappresentanti Sindacali delle APCSM dell’Arma dei Carabinieri, che continuano a relazionarsi da “Coceristi”, non  prediligendo l’interesse collettivo di tutti i Carabinieri.

Continueremo a vigiliare sullo stato dei lavori, non accettando l’attribuzione di compensi irrisori che non possono colmare l’inflazione determinata dall’aumento del costo dei beni di consumo.

NON VOGLIAMO L’ELEMOSINA.

Vogliamo un contratto dignitoso che consenta ai Servitori dello Stato in divisa di potere vivere una esistenza decorosa e non ai limiti dell’indigenza.

Qualora venga sottoscritto il contratto senza i necessari adeguamenti e parametri stipendiali   presenti in altre Amministrazioni, il SIC farà valere i diritti spettanti ai propri Carabinieri associati nelle opportune sedi.

Ricordiamo a Coloro che siedono al tavolo della contrattazione che il Comparto Sicurezza ha una propria specificità e che il lavoro usurante svolto dai Carabinieri non può essere sottopagato.

Le ore notturne, svolte anche in giornate festive, espongono il Carabiniere a stress psicofisico.

I Carabinieri lavorano anche nei giorni festivi, lontanano dagli affetti familiari, svolgendo delicati e gravosi compiti di polizia giudiziaria, che li costringono ad estenuanti e prolungati orari di lavoro.

E le ore di lavoro straordinario maturate non vengono pagate per la mancanza dei necessari fondi.

Il SIC ritiene necessario che i fondi destinati  al pagamento dello straordinario siano equamente ripartiti,  indipendentemente dal ruolo o dall’incarico rivestito.

Non possiamo accettare  trattamenti economici sperequativi che sono, peraltro, mortificanti.

La mancata corresponsione delle giuste indennità a chi lavora in strada è ingiustificato e lede la dignità di chi, con sacrifici e rinunce, continua a servire lo Stato.

Ad una mancata corresponsione di quanto spettante, si aggiungono anche le limitazioni dei diritti costituzionalmente garantiti quali la regolare fruizione dei riposi e delle licenze, necessari per il recupero psicofisico di ogni Operatore.

Il SIC non rimarrà spettatore di questo disonorevole trattamento economico ma sarà parte promotrice di ogni azioni legale finalizzata a riconoscere ai Carabinieri associati la giusta retribuzione.

Il SIC potrà svolgere la sua azione di tutela solo grazie alla fiducia che i Carabinieri vorranno accordarle, attraverso la scelta di associarsi ad una Organizzazione sindacale non assoggettate a dinamiche anacronistiche che hanno finora garantito benessere e privilegi a pochi “eletti”.

Il SIC tutela realmente i diritti dei Carabinieri che quotidianamente sono chiamati a servire lo Stato e a difendere i cittadini.

 

Fluminimaggiore, 4 novembre 2024

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