Non si cancelli il ricordo del luogo della strage di “Perde Semene” in Chilivani (SS). Il SIC scrive al Comandante generale

Fluminimaggiore (CA), 13 luglio 2023

AL SIGNOR COMANDANTE GENERALE
DELL’ARMA DEI CARABINIERI

OGGETTO: Medaglie d’oro al valor militare Appuntato Ciriaco Carru e Carabiniere Scelto Walter Frau, alla memoria. Non si cancelli il ricordo del luogo della strage di “Perde Semene” in
Chilivani (SS).

Egregio Comandante,
come riportato nelle prime righe dell’articolo del quotidiano La Nuova Sardegna del 12 luglio 2023, “il ricordo si coltiva dalle radici, partendo dai luoghi, dal rispetto che si deve a chi ha
dato la propria vita per difendere i diritti e la legalità”. Questa APCSM si è sempre dimostrata particolarmente vicina ai familiari di chi ha dato la propria vita per servire lo Stato.
Le Vittime del Dovere, quali servitori dello Stato, rappresentano il prezioso patrimonio etico della nostra Nazione poiché hanno, spesso consapevolmente, donato la propria vita per affermare i principi di legalità e giustizia.
Ad oggi, sia l’Anas sia il Comune di Ozieri (SS) non hanno dato alcuna risposta alle richieste delle famiglie dei militari uccisi sulla realizzazione di un’area di sosta nella nuova strada Sassari-Olbia, nei pressi del monumento eretto a memoria della strage di Chilivani del 16 agosto 1995, dove vennero barbaramente trucidati l’Appuntato Ciriaco Carru ed il Carabiniere Scelto Walter Frau.
Risulta che sia stato interessato anche l’ufficio preposto della Regione Autonoma della Sardegna che, a tutt’oggi, non ha fornito risposta.
Una minore attenzione e sensibilità a quanto richiesto ferisce una volta di più i familiari e congiunti dei militari caduti e la stessa Arma dei Carabinieri, e, soprattutto, offende ed umilia la coscienza civile della comunità sarda che, al pari di quella nazionale, vede nell’Arma dei Carabinieri una Istituzione – Simbolo dello Stato a difesa e al servizio del cittadino.
Uno Stato che dimentica chi lo ha servito fino all’estremo sacrificio o, ancora, si limita ad affermazioni di vuota e generica retorica in occasione di cerimonie funebri o commemorazioni ufficiali, non può considerarsi credibile e meritevole della fiducia dei cittadini se non ritenga necessario ed urgente accogliere la richiesta formulata dai familiari dei due Carabinieri uccisi a Chilivani (SS).
Il SIC chiede a Lei Sig. Comandante un intervento presso i competenti uffici ministeriali per la tempestiva risoluzione di quanto segnalato, perché il sacrificio dei nostri Colleghi sia degnamente ricordato.

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Lago Omodeo (Abbasanta), esercitazioni di tiro a quasi 40° sotto il sole. Il SIC scrive al Comandante Generale

Oggetto: Lago Omodeo (Abbasanta), esercitazioni di tiro a quasi 40° sotto il sole

Egregio Comandante,
come Associazione Sindacale ci siamo prefissati quale obiettivo primario quello di tutelare gli interessi dei nostri colleghi, non per ultimi quelli riguardanti la loro incolumità ed il loro benessere fisico.

Questa Segreteria Nazionale ha appreso che in data 07 luglio u.s, nell’ambito delle attività addestrative del Comando Legione Carabinieri Sardegna, si è svolta una sessione di addestramento al tiro presso il Poligono a cielo aperto di Abbasanta – località Lago Omodeo, riservata al personale effettivo presso Sezioni e Aliquote Radiomobili di vari Comandi dislocati su tutto il territorio isolano.

Ebbene, in quella giornata si sono registrate temperature comprese tra 24° e 39°.

Questa Segreteria ritiene che l’effettuazione delle esercitazioni presso il succitato Poligono nella stagione estiva, a causa delle elevate temperature stagionali ed in totale assenza di ripari, possano nuocere gravemente alla salute dei partecipanti.

Lavorare sotto il sole espone infatti gli operatori a numerosi rischi per salute derivanti dallo stress termico a cui sono sottoposti, innalzando altresì, la probabilità di ricorrenza di infortuni, causati della possibile perdita di attenzione e lucidità.

Ricordiamo che l’esercitazione di tiro comprende varie fasi: scaricamento dell’arma, lezione teorica ed esercitazione pratica, svolte in “riprese” o gruppi di circa 6 militari.
Un’attività temporalmente estesa, che tutto il personale deve effettuare sotto il sole, senza la presenza di ombra, poiché l’area è sprovvista di vegetazione o di altra protezione.
Senza contare che tale condizione riguarda anche il personale in attesa del proprio turno.

Per quanto sopra esposto, questa Segreteria chiede che vengano sospese nella Legione Sardegna le esercitazioni di tiro ove non sia possibile operare in condizioni ambientali favorevoli, che permettano di svolgere in sicurezza e in condizioni meno afflittive queste attività addestrative.

In attesa di urgente riscontro cogliamo l’occasione per rinnovare la nostra più profonda stima.

La Segreteria Nazionale

 

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Valledoria (SS), ennesima aggressione in danno dei Carabinieri. SI ASSEGNI URGENTEMENTE IL TASER AI MILITARI DELL’ARMA TERRITORIALE. Lettera al Comandante Generale

Fluminimaggiore, 21 Giugno 2023

AL SIG. COMANDANTE DELL’ARMA DEI CARABINIERI


Oggetto:
Valledoria (SS) 19 Giugno 2O23. Ennesima aggressione in danno dei Carabinieri.
ASSEGNAZIONE URGENTE DEL TASER AI MILITARI DELL’ARMA TERRITORIALE.

Egregio Comandante,
la sequenza di aggressioni ai danni di operatori delle Forze dell’Ordine, Polizia di Stato, Polizia Locale e, non certo ultimi, Carabinieri sembra ormai non avere fine.

Solo la scorsa settimana, già due volte siamo intervenuti presso di Lei, denunciando il pestaggio del Comandante della Compagnia CC di Lanusei  (vedasi nostra nota con protocollo SIC/CG6-2023), e quello di un nostro equipaggio presso Silvi Marina (TE) (vedasi nota con protocollo MINISTRO/1-2023).

Ed eccoci a stretto giro registrare l’ultimo grave episodio.
Lo scorso 19 Giugno, un equipaggio del NORM – Aliquota Radiomobile della Compagnia di Valledoria (SS) è stato fatto oggetto dell’ennesimo efferato atto di violenza.

Una donna,  in stato di alterazione psicomotoria, ha  aggredito un Militare della Radiomobile, provocandogli con due morsi profonde ferite all’avambraccio.
I Militari dell’Aliquota Radiomobile e della Stazione di Trinità d’Agultu, al termine di una furibonda colluttazione,  sono riusciti ad immobilizzare l’aggressore.

Di fronte a questo ulteriore episodio di inaudita violenza non possiamo che tornare ad invocare interventi risolutivi da parte delle competenti Istituzioni.

Il SIC chiede che venga istituito un tavolo tecnico Interforze per apportare le necessarie correzioni e modifiche all’attuale impianto normativo del reato di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale da parte dell’Organo Legislativo.

Il SIC chiede altresì a Lei, sig. Comandante Generale, di volere disporre l’assegnazione del TASER a tutti i Militari dell’Arma territoriale, previa l’organizzazione di appositi corsi formativi per il corretto utilizzo della pistola ad impulsi elettrici.

Con profonda stima.

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Il SIC esprime vicinanza al Comandante della Compagnia CC di Lanusei, vittima di aggressione. SERVONO PENE PIÙ AFFLITTIVE. Il SIC scrive al Comandante Generale

AL COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Oggetto: Il SIC esprime vicinanza al Comandante della Compagnia CC di Lanusei, vittima di aggressione. SERVONO PENE PIÙ AFFLITTIVE

Elini (NU) 16 Giugno 2023, nella tarda serata, due giovani hanno aggredito con calci e pugni il Capitano Giuseppe de Lisa, Comandante della Compagnia Carabinieri di Lanusei, dopo che libero dal servizio ed in transito a bordo del suo scooter, aveva pacificamente ottenuto da alcuni avventori, qualificandosi, lo spostamento dei rispettivi veicoli che compromettevano la circolazione.

Il SIC-SINDACATO INDIPENDENTE CARABINIERI, nell’esprimere vicinanza al Capitano Giuseppe de Lisa, chiede che venga inflitta la giusta punizione per questa vile e riprovevole azione in danno di un Servitore dello Stato.

Considerato che questo episodio è solo l’ultimo di una escalation di aggressioni ai danni di nostri colleghi, il SIC chiederà un’intervento normativo urgente, teso ad inasprire le pene attualmente previste per il reato di violenza e resistenza in danno di Pubblico Ufficiale.

Con profonda stima.

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Ennesima brutale aggressione ai danni di due Carabinieri. Il SIC scrive al Ministro della Difesa e al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Fluminimaggiore, 12 Giugno 2023

AL SIGNOR MINISTRO DELLA DIFESA

AL SIGNOR COMANDANTE GENERALE
DELL’ARMA DEI CARABINIERI

OGGETTO: Ennesima brutale aggressione ai danni di due Carabinieri. Fondamentale dotare TUTTI gli operatori di strumenti di autotutela non letali, come il TASER

Ci risiamo!
Assistiamo all’ennesimo episodio di bieca e inspiegabile aggressione ai danni di nostri Colleghi.
E’ accaduto ieri mattina, a Silvi Marina (TE).
Durante un intervento, un uomo si scaglia con inaudita violenza contro due Carabinieri, colpendone uno più volte al volto, fino a farlo cadere in terra.
Il video dell’accaduto è disponibile sul nostro canale Youtube, a questo link: https://youtube.com/shorts/f_Q_pzebq7Y?feature=share

Solo lo spirito di sacrificio, l’abnegazione e la professionalità dei Militari, unitamente al senso civico e di collaborazione degli operatori sanitari presenti, hanno impedito che la situazione assumesse connotati ancora più drammatici, assorbendo e controllando l’aggressione, sacrificando la propria incolumità, evitando di ricorrere all’uso dell’arma d’ordinanza, con esiti facilmente immaginabili.

Il SIC non può, però, NON notare l’assordante silenzio di certi media e dei soliti “opinionisti”…Quegli stessi che, nei giorni scorsi, in occasione di pur tristi eventi, si sono rapidamente attivati con i loro peana e con le solite stereotipate strumentalizzazioni, lanciando accuse di ogni tipo, nei riguardi degli operatori della Sicurezza.
Nessun minimo accenno, o informazione, su quegli stessi media di tale ultimo accadimento, ne’ alcun commento da quegli stessi opinionisti.
Sono tutti scomparsi, o concentrati altrove.

Fatti del genere, e le modalità con le quali essi avvengono, che denotano una crescente spregiudicatezza ed aggressività dei delinquenti nei confronti delle Forze dell’Ordine, ci fanno riflettere ancora una volta sull’importanza di dotare gli operatori di ogni opportuno mezzo di autotutela e di tutela della collettività.
Da anni sottolineiamo, anche gridandola, l’importanza del TASER.

Abbiamo salutato con favore la sua introduzione in via definitiva, ma rinnoviamo l’appello al Sig. Ministro Crosetto, e ai vertici dell’Arma, affinché possano provvedere a dotare di questo fondamentale strumento TUTTI gli operatori della sicurezza, come già accade nelle Forze di Polizia dei principale paesi europei.
Lo stesso appello il SIC lo rivolge all’intero arco costituzionale, perché la Sicurezza dei cittadini di un Paese e dei suo Servitori NON ha colore politico.

Con profonda stima

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Sassari, necessario istituire con urgenza una Stazione CC, per il benessere del personale e più Sicurezza per i cittadini. Il SIC scrive scrive al Comandante Generale

Il SIC ha inviato al Comandante Generale dell’Arma un’articolata nota, preparata dal nostro Vice Presidente, dalla Segreteria Regionale SIC Sardegna e da un Gruppo di studio appositamente istituito, nella quale si evidenzia l’urgenza di istituire una Stazione CC a Sassari.

LEGGI LA NOTA

Sostegno in favore dei militari dell’Arma dei Carabinieri nei territori colpiti dai nubifragi nel mese di maggio 2023. Il SIC scrive al Comandante Generale

AL SIG. COMANDANTE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Oggetto: Sostegno in favore dei militari dell’Arma dei Carabinieri nei territori colpiti dai nubifragi nel mese di maggio 2023.

Questa APCSM è consapevole che l’Arma dei Carabinieri, accanto alle molteplici attività istituzionali che è chiamata a ricoprire, esplica anche finalità di grande rilievo sociale e solidaristico, nei settori dell’assistenza e della previdenza in favore dei militari dipendenti e dei loro familiari.

A tal proposito, il Comando Generale dell’Arma ha istituito la fondazione denominata “Fondo Assistenza Previdenza e Premi per il Personale dell’Arma dei Carabinieri”.
Il D.P.R. n.109 del 16 febbraio 1964 ne ha riconosciuto la personalità giuridica ed approvato lo statuto, delineando le finalità della Fondazione ovvero: “… praticare qualsiasi attività che possa considerarsi idonea al raggiungimento di fini assistenziali e previdenziali nei confronti di tutti i militari di ogni ordine e grado dell’Arma dei Carabinieri…”.

Tra le principali attività della Fondazione, si annovera la concessione di sussidi ai militari che vivono momentanei stati di bisogno, per lo più derivanti da eventi, di qualsiasi natura, non prevedibili.

A causa dei nubifragi abbattutisi in diverse regioni italiane, tanti Carabinieri potrebbero avere subito ingenti danni alle loro abitazioni e a beni mobili.
I Carabinieri che vivono e prestano servizio nei territori devastati dalla furia del maltempo, con altissimo senso del dovere e profonda abnegazione, continuano a prestare assistenza e soccorso senza sosta alle popolazioni colpite dalla calamità, operando in situazioni di estrema criticità.

Il Segretario Generale aggiunto del SIC, nei giorni scorsi, si è recato in Emilia Romagna per portare conforto ai Carabinieri che operano in quella regione.
In relazione alle tragicità che tanti Carabinieri stanno vivendo a causa delle avverse condizioni metereologiche, questa APCSM chiede il suo intervento affinché venga attivato, un fondo economico da parte del FAPP da destinare ai Carabinieri che potrebbero avere subito ingenti danni materiali a causa del nubifragio.

Tale sostegno economico, di straordinaria valenza per l’eccezionalità dell’evento, ridurrebbe i disagi e le difficoltà che tanti Carabinieri e le loro famiglie stanno vivendo nei territori alluvionati.
Un aiuto economico come attestazione vera di vicinanza dell’Istituzione ai suoi “figli” meno fortunati.

Sono certo che Lei sig. Comandante Generale si adopererà per dare a questi Carabinieri il massimo sostegno.

Le porgo il mio deferente saluto.

Fluminimaggiore, 23 maggio 2023

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Estensione della nuova linea uniformologica ai Carabinieri in servizio presso sedi ed enti istituzionali. Il SIC scrive al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Fluminimaggiore, 19.05.2023

AL SIGNOR COMANDANTE GENERALE
DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Oggetto: Estensione della nuova linea uniformologica ai Carabinieri in servizio presso sedi ed enti istituzionali

Egregio Comandante,
Nell’ottica della collaborazione per la tutela dei diritti finalizzata a garantire la sicurezza dei Carabinieri, questa APCSM in considerazione al gruppo di studio fatto con la nostra Segreteria Regionale Lazio, le trasmettiamo quanto segue.

Esiste un abbigliamento giusto per ogni professione e, solitamente, gli abiti da lavoro possono essere funzionali alla propria attività o di semplice rappresentanza, per comunicare l’appartenenza ad una specifica Istituzione.

Il Ministero del Lavoro sancisce le tre funzioni più importanti che svolgono le divise e qualsiasi altro tipo di abbigliamento da lavoro (circolare n. 34 del 29 Aprile 1999):
– È un elemento distintivo dell’Ente in cui si lavora;
– Rappresenta una protezione per la salute e la sicurezza del lavoratore, per evitare infortuni e incidenti;
– Protegge gli indumenti personali dall’usura nell’espletare il proprio lavoro.

Perché è importante la divisa: non solo estetica, ma anche sicurezza sul lavoro.

Le divise devono necessariamente suggerire professionalità ed eleganza, prediligendo la comodità e la  funzionalità in particolare per l’espletamento dei servizi armati di vigilanza.

Gli indumenti devono assicurare una perfetta igiene, comodità ed efficienza.

L’abbigliamento deve essere traspirante e facile da pulire, quindi si preferisce la funzionalità all’estetica.
Se in alcuni settori la divisa ha carattere strettamente rappresentativo, in altri è fondamentale.
La divisa costituisce anche un  mezzo di sicurezza per il lavoratore.
La divisa, quindi, in alcuni casi è un salvavita per il lavoratore e protegge la sua salute e l’abbigliamento da lavoro adeguato riduce gli infortuni sul lavoro.

Diversi reparti indossano, tutt’ora, divise con fondina in cuoio cassettata posizionata di fatto sulla sinistra (per destri), creando inimmaginabili difficoltà in caso di rapido ed immediato approntamento al tiro.
In molti campi di tiro il porto/estrazione dell’arma dal lato debole (cross draw) non è consentito, in quanto l’estrazione dell’arma costringe l’Operatore a puntarla verso aree non interessate al tiro o, nella peggiore ipotesi,  si finisce per rivolgerla verso Colleghi o Civili, prima di andare in mira per fronteggiare o controbattere la minaccia. Il personale che svolge qualsivoglia servizio armato deve indossare appropriata uniforme ed equipaggiamento che garantiscono la massima funzionalità e sicurezza.

Per le ragioni di cui sopra, il SIC chiede di esaminare l’opportunità di estendere la nuova linea uniformologica anche ai Reparti del Quirinale, della Camera, del Senato, dei vari Ministeri, al fine di assicurare ai Militari di espletare la vigilanza armata con divise più funzionali e sicure rispetto a quelle attualmente in donazione, consentendo agli stessi si potersi difendere senza alcuna inerzia in caso di imprevedibile attacco e in tempi ragionevolmente più brevi rispetto alle fondine cassettate.

Tale equipaggiamento assicurerebbe l’attuazione delle tanto acclamate tecniche di addestramento al tiro stabilite dalla pubblicazione “A1” che non prevede più l’uso di fondine cassettata ma di sole fondine ad estrazione rapida.

Il summenzionato  equipaggiamento porterebbe l’Operatore ad applicare concretamente ciò per cui si addestra senza inerzie scaturite da equipaggiamenti operativi destinati esclusivamente a servizi che non hanno caratteristiche di pronta operatività.

L’adozione del nuovo equipaggiamento e della nuova uniforme garantirebbe l’applicabilità delle nuove posizioni e ingaggio al fuoco in sostituzione di quelle precedenti, fortemente stigmatizzate per la limitata  operatività e per la loro pericolosità nelle fasi di approntamento ed utilizzo.

Fiduciosi in un tempestivo intervento, il SIC rimane i  attesa di un cortese cenno di riscontro alla presente.

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Indennità mensile artificieri. Il SIC scrive al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
SM – Ufficio Relazioni Sindacali e Rappresentanza Militare

OGGETTO: Benessere del Personale.
Sperequazione in relazione alla istituzione della “Indennità mensile artificieri di € 100” ai sensi dell’Art.51 del del D.P.R. n.57 del 20.4.2022.
Rif.n.132/216-5-2018, datata 21.9.2022 (Ev. del Comando Gen. – SM…)

INDENNITÀ MENSILE ARTIFICIERI
Il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 aprile 2022 , n. 57 – Recepimento dell’accordo sindacale per il personale non dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento civile e del provvedimento di concertazione per il personale non dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento militare «Triennio 2019-2021» PUBBLICATO SU G.U. Supplemento ordinario alla “Gazzetta Ufficiale” n. 126 del 31 maggio 2022 – Serie generale, all’articolo 51 ha introdotto la nuova indennità accessoria denominata INDENNITÀ MENSILE ARTIFICIERI1.

Tale indennità mensile, pari a euro 100,00, con decorrenza 1° gennaio 2022 viene corrisposta al personale specializzato artificiere, in possesso della qualifica di operatore IMPROVISED EXPLOSIVE DEVICE DISPOSAL (IEDD), CONVENTIONAL MUNITIONS DISPOSAL (CMD) o EXPLOSIVE ORDNANCE DISPOSAL (EOD) ed effettivamente impiegato in relazione alla qualifica posseduta.

A tal proposito il COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI SM – Ufficio Trattamento Economico, ha diramato per via telematica una scheda esplicativa, nella quale sono stati indicati i riferimenti normativi, gli importi previsti per tale indennità, nonché i criteri applicativi della stessa.

Dall’analisi della predetta scheda si evince che l’indennità in argomento pur essendo MENSILE sarebbe frazionabile in giorni e la stessa non competerebbe nei periodi di assenza dal servizio o dal reparto per:
• malattia non dipendente da causa di servizio (eccetto quelli conseguenti a provvedimenti medicolegali legati al Covid-19);
• aspettativa e licenza straordinaria;
• frequenza di corsi non attinenti alla specializzazione, per i quali è corrisposto il t.e. di missione.

Sulla base di quanto sopra, appare subito evidente l’incongruenza tra il carattere di mensilità e quello di frazionabilità giornaliera.
A tal proposito è bene precisare che il Legislatore nell’articolo di legge non ha indicato alcuna disposizione in merito, proprio perché l’emolumento in questione è di carattere MENSILE.
Se le intenzioni fossero state quelle “interpretate” dall’Arma dei Carabinieri, il Legislatore avrebbe potuto denominare il nuovo emolumento quale INDENNITÀ GIORNALIERA ARTIFICIERI, o comunque definirne meglio i criteri applicativi, come nel caso di altre nuove indennità istituite dallo stesso D.P.R.. quali l’Indennità per il personale dell’Arma dei carabinieri in possesso di qualifiche professionali nel settore cyber, o l’Indennità per servizio aviolancistico, per le quali i relativi importi sono corrisposti nella misura giornaliera.
È opportuno precisare che personale inquadrato in altre Amministrazioni (E.I., A.M. e P.S.) con medesime specializzazioni, percepisce interamente l’indennità de quo, solo per effetto del loro inquadramento nel comparto di specialità.

A tal proposito viene riportato un estratto del foglio numero M_D AB05933 REG2022 datato 01.06.2022 del Ministero della Difesa – Direzione Generale per il Personale Militare, che chiarisce i criteri applicativi relativi all’art. 17 del Decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 2022, n. 56. Recepimento del provvedimento di concertazione per il personale non dirigente delle Forze Armate relativo triennio
normativo ed economico 2019 – 2021.

Indennità mensile per artificieri – art. 17 (Nuova indennità mensile per artificieri)
L’art. 17, a decorrere dal 31 dicembre 2021 e a valere dal 2022, attribuisce un’indennità mensile al personale militare specializzato nel maneggio e nel brillamento degli esplosivi, impiegato in una posizione organica che richiede il possesso della specifica qualifica. L’emolumento viene, pertanto, erogato al ricorrere dei presupposti indicati dalla norma (possesso della qualifica e specifica posizione di impiego) e a prescindere dall’effettiva applicazione “diretta” e “continua” in una delle attività lavorative “a rischio” che, invece, è compensata con l’erogazione dell’indennità di rischio di cui al sopra citato D.P.R. 5 maggio 1975, n. 146 (art. 12 del decreto). Il predetto beneficio viene corrisposto al personale militare: − in possesso della qualifica di operatore Improvised Explosive Device Disposal (IEDD), Conventional Munitions Disposal (CMD) o Explosive Ordnance Disposal (EOD); − effettivamente impiegato in posizione organica per la quale è richiesta una delle succitate qualifiche o in servizio, in qualità di istruttore, presso il Centro di Eccellenza Counter IED; − nella misura mensile di euro 100,00.

In questo caso appare evidente quanto sia inequivocabile l’interpretazione di tale norma.

Il personale in possesso di dette specializzazioni (IEDD – CMD – EOD) ed effettivamente impiegato in posizione organica per la quale è richiesta una delle succitate qualifiche, HA DIRITTO a percepire la nuova indennità nella misura mensile di euro 100,00.

Ciò nonostante, la Polizia di Stato ha ritenuto di ben recepire e applicare la predetta norma, secondo la quale per l’erogazione dell’emolumento in questione, debbano essere soddisfatti i suddetti requisiti, ovvero possesso della qualifica e specifica posizione di impiego, a prescindere dall’effettiva applicazione “diretta” e “continua” in una delle attività lavorative “a rischio”.

Conoscendo la sensibilità e l’attenzione che da sempre distingue l’operato della nostra Amministrazione,
attendiamo fiduciosi un cortese favorevole riscontro.

Con sensi di elevata e rinnovata stima, si inviano cordialissimi saluti.

Fluminimaggiore, 20 aprile 2023.

 

 

1 ART. 51. INDENNITÀ MENSILE ARTIFICIERI
1. A decorrere dal 31 dicembre 2021 e a valere dal 2022, al personale specializzato artificiere, in possesso della qualifica di operatore Improvised Explosive Device
Disposal (IEDD), Conventional Munitions Disposal (CMD) o Explosive Ordnance Disposal (EOD) ed effettivamente impiegato in relazione alla qualifica posseduta è
attribuita un’indennità mensile pari a euro 100,00.

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Ennesimo suicidio tra i Carabinieri. Il SIC scrive al Comandante Generale dell’Arma

SIC/CG2-2023

Fluminimaggiore, 23 aprile 2023

AL COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

OGGETTO: L’ennesimo suicidio.

L’Arma dei Carabinieri anche oggi piange un suo figlio. Il SIC SINDACATO INDIPENDENTE CARABINIERI in questa grave circostanza si unisce al dolore dei familiari dell’Appuntato dell’Arma in servizio alla Stazione Carabinieri di Chignolo Po’, in provincia di Pavia, il quale ieri ha deciso di lasciarci.
Perché?
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un aumento esponenziale di suicidi tra le fila degli Operatori di Polizia. È arrivato il momento di iniziare con coraggio e concreta competenza a muoversi per far sì che il benessere del personale sia effettivamente messo al primo posto e riconosciuto non solo con parole, ma con i fatti veri e propri. I Carabinieri hanno bisogno di essere ascoltati e rispettati e non lasciati da soli, come spesso accade.
La solidarietà tra i Carabinieri dà la forza per costruire nuovi e più funzionali legami.
“SAPPIAMO ASCOLTARE? SAPPIAMO COMUNICARE? LA COESIONE COME SI OTTIENE?”.
“Evitiamo il silenzio”.
Questa realtà sindacale “SIC” vuole affrontare questo fenomeno con grande senso di responsabilità e rispetto e chiede al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, di voler pianificare con consentita urgenza un incontro volto ad approfondire questa emergenza.

Ossequiosi saluti

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