Carabinieri in servizio nella Terra dei Fuochi, condizioni di lavoro inaccettabili

Fluminimaggiore, 31 gennaio 2025

 

Al Signor Ministro della Difesa

On.le Guido Crosetto

Al Signor Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Generale C.A. Salvatore Luongo

 

 

Oggetto: Carabinieri in servizio nella Terra dei Fuochi, condizioni di lavoro inaccettabili. RICHIESTA DI INCONTRO URGENTE

Facendo proprie le gravi segnalazioni giunte dalla nostra Segreteria Generale Regionale SIC per la Campania, questa Segreteria Generale desidera rappresentare alle SS.LL. quanto segue.

In un clima di leale e fattiva collaborazione, volta alla tutela del benessere dei propri iscritti, ci corre l’obbligo di denunciare con forza le gravi condizioni di disagio in cui operano i militari impiegati nella Terra dei Fuochi, un’area dove il degrado ambientale e il rischio per la salute si sommano a carichi di lavoro insostenibili e a un contesto operativo estremamente complesso.

Di fronte a questa situazione non più tollerabile, il Sindacato Indipendente Carabinieri chiede un incontro urgente con il Ministro della Difesa e con il Signor Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri affinché ricevano le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari (APCSM) per individuare criteri concreti volti a migliorare le condizioni di lavoro dei carabinieri in servizio nella Terra dei Fuochi.

Tra le nostre proposte riteniamo indispensabile:

  • Un’indennità di rischio e disagio per i militari esposti a sostanze nocive;
  • Maggiori controlli sanitari e monitoraggi periodici per prevenire gravi patologie legate all’inquinamento ambientale;
  • Più risorse e personale per garantire turni di lavoro sostenibili e un presidio più efficace sul territorio;
  • Dotazioni di protezione individuale avanzate, adeguate ai rischi chimici e ambientali.

L’Arma dei Carabinieri è in prima linea nella difesa della legalità e dell’ambiente, ma non si può più accettare che i suoi uomini vengano sacrificati nell’indifferenza generale. Il Ministro della Difesa e il Signor Comandante Generale hanno il dovere di ascoltare le istanze dei sindacati e di garantire condizioni dignitose ai militari che operano in uno dei territori più difficili d’Italia.

 

 

 

 

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GE.TRA. 2025, penalizzato il Ruolo Sovrintendenti. Il SIC scrive al Comandante Generale

 

Fluminimaggiore, 26 gennaio 2025

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Gen. C.A. Salvatore LUONGO

ROMA

 

Oggetto: GE.TRA. 2025, penalizzato il Ruolo Sovrintendenti

In un clima di leale e fattiva collaborazione e nell’interesse esclusivo di tutelare il benessere dei nostri Associati, segnaliamo la seguente criticità che investe il ruolo Sovrintendenti, determinata dalla procedura di pianificazione dei trasferimenti per il 2025.

Recentemente è stata diramata la circolare che illustra la procedura di pianificazione dei trasferimenti in ambito nazionale per il 2025.

Questa APCSM ha ricevuto numerose segnalazioni da parte dei propri iscritti sull’esiguità dei posti di impiego disponibili per gli appartenenti al ruolo Sovrintendenti.

Dall’esame degli allegati alla circolare si rileva che le vacanze organiche nel ruolo Sovrintendenti siano estremamente ridotte a fronte delle continue segnalazioni di una diffusa carenza di appartenenti al ruolo in disamina.

I posti segnalati vacanti risultano, inspiegabilmente, in un numero minore rispetto alle reali carenze riscontrabili negli organici dei Reparti.

Gli appartenenti al ruolo Sovrintendenti che aspirano ad un trasferimento in altra regione vengono penalizzati dall’esiguità del numero di posti a loro riservati che ingenera il sospetto che non siano state segnalate le reali esigenze da parte dei Comandi di Legione.

Per il 2025 sono disponibili i seguenti posti riservati gli appartenenti al ruolo Sovrintendenti:

– Legione Carabinieri Sicilia n. 9 posti;

– Legione Carabinieri Puglia n. 6 posti;

– Legione Carabinieri Calabria n. 5 posti;

– Legione Carabinieri Sardegna n. 24 posti;

– Legione Carabinieri Lombardia n. 30 posti;

– Legione Carabinieri Lazio n. 5 posti;

– Legione Carabinieri Campania n. 5 posti:

– Legione Carabinieri Abruzzo e Molise n. 6 posti;

– Legione Carabinieri Marche n. 18 posti;

– Legione Carabinieri Veneto n. 14 posti;

– ⁠Legione Carabinieri Basilicata n. 2 posti;

– ⁠Legione Carabinieri Emilia-Romagna n. 9 posti;

– ⁠Legione Carabinieri F. V. Giulia n. 4 posti;

– ⁠Legione Carabinieri Liguria n. 9 posti;

– ⁠Legione Carabinieri Valle D’Aosta nr. 52 posti;

– ⁠Gruppo Aosta n. 8 posti;

– ⁠Legione Carabinieri Toscana n. 15 posti;

– ⁠Legione Carabinieri Trentino-Alto Adige nr. 69 posti;

– ⁠Legione Carabinieri Umbria nr. 2 posti;

– ⁠Organizzazione Mobile e speciale nr. 10 posti;

– ⁠Organizzazione Addestrativa nr. 1 posto;

L’esiguità dei posti disponibili per gli appartenenti al ruolo Sovrintendenti, in particolare nelle regioni con un alto indice di criminalità, ha ingenerato doglianza e insoddisfazione tra il personale interessato che si vede, inevitabilmente, penalizzato da una procedura di pianificazione dei trasferimenti che “inspiegabilmente” non rispecchia le reali carenze.

Ogni Pubblica Amministrazione deve incentivare la crescita professionale dei propri dipendenti per innalzare lo standard qualitativo dei servizi offerti e per migliorare la propria funzionalità.

L’accesso ai ruoli superiori è una legittima aspirazione del dipendente che deve trovare ampio accoglimento in ogni Pubblica Amministrazione

La presenza di personale con un livello di preparazione professionale superiore garantisce migliori performance dei Reparti.

Sulla scorta di quanto segnalato, chiediamo a Lei Comandante Generale di:

– volere verificare le reali carenze organiche dei Reparti nelle varie articolazioni nel ruolo Sovrintendenti;

– chiedere alle Autorità Governative maggiori risorse finanziarie per incrementare il numero dei Sovrintendenti.

Fiducioso in un Suo intervento chiarificatore e risolutivo della criticità segnalata, colgo l’occasione per   porgere un deferente saluto.

 

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Proposta di installazione di dash cam sui veicoli in dotazione. Lettera al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Fluminimaggiore, 08 Gennaio 2025

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Gen. C.A. Salvatore LUONGO
ROMA

OGGETTO: Benessere e sicurezza dei Carabinieri nell’espletamento dei servizi istituzionali di controllo del territorio. Proposta di installazione di dash cam sui veicoli in dotazione.

Egregio Signor Comandante Generale,

in un clima di leale e fattiva collaborazione, finalizzata a garantire più efficacemente la sicurezza dei nostri Associati e dei Carabinieri tutti, sottoponiamo alla Sua attenzione, anche in relazione ai recenti avvenimenti di cronaca, la proposta di installazione di dash cam a bordo dei veicoli militari utilizzati per l’espletamento dei servizi di controllo del territorio.

La dash cam (telecamera da cruscotto/dvr auto) è un dispositivo che si può fissare al parabrezza e si occupa di registrare tutto ciò che accade durante la marcia, funzionando in maniera continuativa grazie a batterie a lunga durata e a schede di memoria di elevata capacità.

Durante un intervento, le immagini videoregistrate rappresentano una prova che può essere utilizzata per dipingere un quadro completo degli eventi, consentendo di perseguire i colpevoli o dimostrarne l’estraneità ai fatti.

L’art. 2712 del Codice Civile recita che: “Le riproduzioni fotografiche, informatiche o cinematografiche, le registrazioni fonografiche e, in genere, ogni altra rappresentazione meccanica di fatti e di cose formano piena prova dei fatti e delle cose rappresentate, se colui contro il quale sono prodotte non ne disconosce la conformità ai fatti o alle cose medesime.”
Quindi, le registrazioni video oppure le foto ottenute tramite la telecamera in macchina sono validi nella misura in cui non ne viene disconosciuta la conformità da parte del soggetto contro cui sono state utilizzate.

Il disconoscimento deve basarsi su fatti convincenti. Per questo motivo, il ruolo del Giudice sarà fondamentale per l’utilizzo dei video come prova.
*Quindi, è legale utilizzare le dash cam in auto.*
Per le Forze di Polizia la dash cam costituisce un validissimo strumento per documentare la consumazione di violazioni in materia di circolazione stradale, di reati in genere e di eventi che possano destabilizzare l’ordine e la sicurezza pubblica.
I costi delle dash cam sono alquanto contenuti ed il mercato offre numerose soluzioni tecnologiche.

Le chiediamo di farsi latore di questa proposta presso i competenti Dicasteri dell’Interno e delle Economie e delle Finanze per reperire i necessari fondi per l’acquisto di questo validissimo strumento di lavoro, che garantisce una maggiore sicurezza per i Carabinieri durante l’espletamento dei compiti istituzionali.

LA SICUREZZA DEI CARABINIERI NON PUÒ ATTENDERE.

Come già segnalato in passato con analoghe comunicazioni, è inoltre necessario:

a) accelerare la distribuzione dei TASER al personale di tutti i Reparti dell’arma dei Carabinieri;
b) dotare i veicoli in uso alle Stazioni Carabinieri di parabrezza antiproiettile e di protezioni balistiche nelle portiere anteriori;
c) fornire guanti protettivi idonei a fronteggiare aggressioni operate con lame o con oggetti acuminati;
d) sostituire le fondine cassettate per pistola con quelle di ultima generazione;
e) estendere l’uso delle body cam a tutti i Carabinieri impiegati nel controllo del territorio per documentare, in maniera inconfutabile ed incontrovertibile, gli avvenimenti in cui intervengono.

La body cam consentirebbe all’Autorità Giudiziaria l’immediata cognizione degli accadimenti e la possibilità di esprimere un giudizio in breve tempo.

La moderna tecnologia incrementa la sicurezza e migliora lo standard professionale.

Cogliamo l’occasione per formulare deferenti saluti.

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Urgente distribuire le body-cam a tutti i Carabinieri sul territorio nazionale. Lettera al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Fluminimaggiore, 2 gennaio 2025

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Gen. C.A. Salvatore LUONGO
ROMA

Oggetto: Urgente distribuire le body-cam a tutti i Carabinieri sul territorio nazionale.

Signor Comandante Generale,

Le scriviamo sulla scorta dei drammatici fatti di Capodanno, che hanno visto un nostro Collega costretto all’uso della forza estrema per fermare la strage tentata da un extracomunitario armato di coltello, ritrovandosi, dopo poche ore, iscritto nel registro degli indagati.
E questo è solo l’ultimo di una scia di episodi di cronaca che, nell’anno appena concluso, ci ha costretti ad assistere al solito copione, in cui operatori delle Forze dell’Ordine vengono indagati per aver esercitato le loro funzioni, tentando di difendere una Cittadinanza sempre più spaventata e sfiduciata.

Crediamo sia urgente, anzi, improcrastinabile, attivare tutti quei meccanismi atti a garantire una tutela ad ampio spettro, sia per la libertà e incolumità del Cittadino, sia per i Carabinieri, che altro non chiedono se non di svolgere la loro professione in totale sicurezza, fisica e legale.

Pertanto il SIC, il primo Sindacato Indipendente dell’Arma dei Carabinieri, chiede con forza di che si acceleri il processo di consegna delle BODY-CAM a tutti i Carabinieri.
È INACCETTABILE constatare che in Italia, per una questione meramente burocratica, non tutti gli Agenti delle Forze dell’Ordine sono ancora dotati di questo prezioso strumento.
Le body-cam assicurano una maggiore tutela agli operatori di Polizia e, allo stesso tempo, consentono all’Autorità Giudiziaria di acquisire elementi certi ed incontrovertibili, tanto sulle condotte delle Forze dell’Ordine, quanto su quelle dei delinquenti.
Ed è per questo che si rende quanto mai urgente completarne la distribuzione su tutto il territorio nazionale.

Certi di un suo autorevole intervento, cogliamo l’occasione per porgerLe un deferente saluto.

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Area negoziale Dirigenti, indennità dirigenziale e valorizzazione Maggiori e Tenenti Colonnelli

Al Signor Ministro della Difesa
On.le Guido Crosetto

e p.c.

Al Signor Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri
Generale C.A. Salvatore Luongo

Oggetto: Area negoziale Dirigenti, indennità dirigenziale e valorizzazione Maggiori e Tenenti Colonnelli

Nel mese di dicembre 2024 si è concluso il tavolo negoziale per l’area non dirigenziale, che ha visto il riconoscimento medio di un incremento pari a circa 7% per il personale non dirigente.

Permane ora ancora da risolvere la problematica del rinnovo del contratto dei Dirigenti delle Forze Armate e di Polizia ormai fermo da 7 anni.

Troppi.

Il Ddl relativo al bilancio di previsione dello stato – triennio 2024 – 2026, prevede tra le altre cose, nell’ambito della Valorizzazione del comparto Sicur. – Dif. che vi siano anche delle risorse specificamente dedicate all’area negoziale dei Dirigenti. Il ruolo dei Dirigenti risulta attualmente suddiviso in nr. 6 livelli (Maggiori, Ten. col., col. Gen. B. Gen. D. Gen. CA) ai quali sono corrisposte le relative indennità dirigenziali previste dall’art. 1820 del codice dell’ordinamento militare – dlgs 15/03/2010 n. 66 rubricato indennità dirigenziale;

Come si evince dalle suddette disposizioni esiste un considerevole divario nell’ambito dell’area riservata agli Ufficiali Superiori e in particolare tra l’indennità dirigenziale spettante a Maggiori e i Tenenti Colonnelli che percepiscono annualmente rispettivamente € 2.872,69 e € 3.004,84 lordi (pari a circa € 130/150 netti mensili) e quella riservata al grado immediatamente successivo dei colonnelli che percepiscono € 13.214,75.

Si ritiene che parte dei fondi già stanziati per l’area dirigenziale dovrebbe essere destinata ad aumentare l’indennità dirigenziale spettante a Maggiori e Ten. Colonnelli garantendo ai medesimi almeno il 50% di quanto spettante ai colonnelli ed in particolare che si dovrebbe valorizzare la posizione dei Ten. Col. giudicati idonei all’avanzamento al grado di colonnello ma non promossi (ad es. per mancanza di posizioni disponibili) in quanto si tratta di personale meritevole, con un’elevata anzianità nel grado e che spesso svolge anche i medesimi compiti dei Colonnelli.

Il SIC continuerà a vigilare e ad agire perché i propri Dirigenti associati siano confacentemente valorizzati e si impegna a rappresentare al meglio il benessere e gli interessi di ciascuno dei propri tesserati, affinché le loro esigenze siano tenute in debita considerazione.

Per questo, alla luce dei risultati raggiunti e del proficuo rapporto di dialogo creato che, come prassi di collaborazione ormai consolidata, porta all’ottenimento, di fattivi risultati, il SIC chiede con forza al Governo di convocare le parti sociali e di aprire al più presto il tavolo negoziale, fermo ormai da 7 anni al fine di valorizzare il trattamento economico/indennità dirigenziale spettante ai propri dirigenti avuto particolare riguardo a Maggiori/Tenenti Colonnelli.

Si coglie l’occasione per porgere un deferente saluto.

 

 

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Autorizzazione all’uso dell’abito borghese per gli Allievi Carabinieri che usufruiranno di licenza natalizia per raggiungere i propri familiari finalizzata a limitare i rischi di aggressioni

Fluminimaggiore, 2 dicembre 2024

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Gen. C.A. Salvatore LUONGO
ROMA

Oggetto: Autorizzazione all’uso dell’abito borghese per gli Allievi Carabinieri che usufruiranno di licenza natalizia per raggiungere i propri familiari finalizzata a limitare i rischi di aggressioni.

Il SIC, volendo tutelare il benessere e la salute dei Carabinieri, si rivolge a Lei, Sig. Comandante Generale per la risoluzione delle seguente problematica.

Nelle prossime festività natalizie gli Allievi Carabinieri verranno ammessi a fruire di un periodo di licenza e, sulla base delle vigenti disposizioni, gli stessi lasceranno gli Istituti di formazione indossando la divisa che toglieranno allorquando raggiungeranno i luoghi di origine.

Gli Allievi viaggeranno da soli a bordo di mezzi pubblici e dovranno, in virtù dell’uniforme indossata, prestare assistenza a chiunque versi in stato di pericolo o sia vittima di un reato.
Il loro intervento potrebbe esporli a grave pericolo qualora debbano affrontare da soli un malvivente armato.

La recrudescenza delle violenze in danno delle Forze di Polizia impone di adottare ogni misura atta a prevenire il rischio di aggressioni in danno delle Donne e degli Uomini in divisa.

A causa di frange terroristiche multietniche e dei movimenti anarco-insurrezionalisti, le Forze Armate e le Forze di Polizia sono inevitabilmente esposte a grave pericolo.

L’attuale scenario socio-politico suggerisce la massima prudenza e l’attuazione di misure di autotutela da parte degli Operatori di Polizia, affinchè, senza sottrarsi agli obblighi che li vincolano anche liberi dal servizio, si trovino sempre e comunque nelle migliori condizioni strategiche per agire.

Nella pubblicazione “COMPENDIO NORMATIVO IN MATERIA DI CONGEDI, LICENZE E PERMESSI”, n. C-14, edizione 2004 del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, al Titolo I, Capitolo I, avente oggetto “NORME GENERALI SULLA LICENZA”, viene indicato che Il militare in licenza, in territorio nazionale, può indossare l’abito civile.

Il SIC, avendo a cuore la salute dei Carabinieri, chiede a Lei sig. Comandante Generale di volere disporre che ai giovani Allievi, in occasione della partenza per le prossime festività natalizie, sia concesso di utilizzare gli abiti borghesi per raggiungere le località di origine.

Conoscendo la Sua elevata ed apprezzata sensibilità verso i suoi Carabinieri, siamo certi di un Suo intervento finalizzato a garantire l’incolumità degli Allievi Carabinieri.

Colgo l’occasione per formulare un deferente saluto.

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Il SIC chiede al Ministro Crosetto che i Carabinieri possano viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici in tutto il territorio nazionale

MINDIF14-2024 Fluminimaggiore, 8 Novembre 2024

AL SIG. MINISTRO DELLA DIFESA
On. Guido Crosetto
e p.c.
AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Gen. C.A. Teo Luzi

Oggetto: Il SIC chiede che i Carabinieri possano viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici in tutto il territorio nazionale

Il SIC chiede al Signor Ministro della Difesa, On. Guido CROSETTO, di intervenire nelle opportune sedi perché venga siglato un protocollo d’intesa per il trasporto gratuito dei Carabinieri pendolari, con l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza dei viaggiatori e del personale di bordo.

Ormai le violenze in danno dei viaggiatori e del personale che lavora nel settore del trasporto pubblico sono all’ordine del giorno e in crescente aumento.
Nei social vengono diffuse immagini di inaudita violenza contro i Controllori, Capitreno e passeggeri. Violenze operate da giovani e adulti per futili motivi. Molto spesso la semplice richiesta di esibizione del documento di viaggio a chi ne è sprovvisto scatena una ingiustificata aggressione.

L’aumento delle aggressioni in danno del personale che lavora nei treni e nei mezzi di trasporto pubblico ha assunto carattere emergenziale e desta grave allarme sociale ed una sensazione di insicurezza generale in chi giornalmente viaggia sui treni italiani o su altri mezzi pubblici di trasporto.
In più occasioni, solo l’intervento tempestivo di passeggeri appartenenti all’Arma dei Carabinieri ha scongiurato il verificarsi di gravi fatti di sangue.
Le aggressioni a equipaggio e capotreno, che cercano di far rispettare le norme, sono innumerevoli e si verificano in tutto il territorio nazionale.
*Non si può rischiare la morte per svolgere il proprio lavoro in un servizio essenziale per i cittadini.*
Il livello di sicurezza nelle Stazioni ferroviarie e all’interno dei treni è arrivato alla soglia minima e *questo andazzo è inaccettabile.*

Il Carabiniere che viaggia nei treni in uniforme o in abiti borghesi libero dal servizio non esita ad intervenire per ripristinare la legalità ed il rispetto delle basilari regole di convivenza.
L’incremento dei passeggeri appartenenti all’Arma dei Carabinieri all’interno dei treni e dei mezzi di trasporto pubblici è da ritenersi una valida soluzione per arginare il fenomeno e per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, nella considerazione che la stragrande maggioranza degli utenti soffre della situazione che causa un senso di diffusa insicurezza.

I Servitori dello Stato, animati da un forte senso del dovere, utilizzano i treni italiani per raggiungere le sedi di servizio e per rientrare a casa a fine lavoro.
Il Sindacato Indipendente Carabinieri ritiene che tutti gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri che utilizzano i treni e altri mezzi pubblici meritino di effettuare il viaggio gratuitamente.

Allo stato attuale, solo in poche regioni italiane, gli appartenenti alle Forze di Polizia viaggiano gratuitamente a bordo dei treni locali e/o altri mezzi pubblici.
Alla luce di quanto esposto, il SIC chiede a Lei, On. Guido Crosetto, di volere avviare un immediato confronto con i Presidenti delle Regioni Italiane affinché vengano sottoscritti protocollo d’intesa con le Società che gestiscono il trasporto pubblico e venga concesso ai Carabinieri di viaggiare gratuitamente nel territorio nazionale, anche fuori servizio, al fine di aumentare la sicurezza pubblica, garantendo la necessaria assistenza ai viaggiatori e al personale in servizio per qualsivoglia emergenza che abbia ripercussioni negative per la sicurezza dei trasporti.

Fiducioso in un Suo autorevole interessamento, colgo l’occasione per formulare un deferente saluto.

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Legittime aspirazioni di impiego del personale. Lettera al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Fluminimaggiore, 22 ottobre 2024

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Gen. C.A. Teo Luzi

 

Oggetto: Legittime aspirazioni di impiego del personale dell’Arma dei Carabinieri

 

 

Signor Comandante Generale,

in un clima di leale e fattiva collaborazione, finalizzata a migliorare il benessere e le condizioni lavorative dei propri Associati, il Sindacato Indipendente Carabinieri intende sottoporre alla Sua attenzione un limite presente nella “Raccolta di disposizioni riguardanti le assegnazioni a i trasferimenti dei Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, approvata il 10 Marzo 2023”.

Detta raccolta pone il personale di questa amata Istituzione dinanzi a potenziali perdite di chance sia personali che familiari, ingenerando anche insoddisfazione professionale.

Al Titolo III N.24 della citata raccolta vengono elencati diversi Reparti dell’Organizzazione dell’Arma dei Carabinieri ai quali “è possibile candidarsi, per l’impiego, esclusivamente mediante apposito applicativo presente sul portale dell’Arma dei Carabinieri, senza addurre particolari motivazioni”.

(Cit.) “I militari che prestano servizio presso i Comandi o Reparti di cui all’elenco n. 24, le Sezioni Sportive dei carabinieri, il Centro Subacquei e i relativi Nuclei, al termine dello specifico incarico, possono prenotarsi per un altro tra i citati reparti solo dopo aver compiuto almeno 4 anni di servizio presso l’Organizzazione Territoriale, Mobile o Addestrativa.

L’analisi di questa disposizione non trova alcuna opportunità utile in materia di impiego creando, oltretutto, disagi logistici per il personale che, troppo spesso, pur avendo sedi dell’Arma, di cui all’art. 24, a poca distanza dalla propria abitazione, è costretta a ripiegare le proprie aspirazioni esclusivamente nella linea Territoriale, Mobile o Addestrativa.

I nostri riferimenti sindacali dislocati nel territorio nazionale hanno  raccolto numerose doglianze provocate da determinati orientamenti.

Orientamenti che, troppo spesso, ledono le legittime aspirazioni dei nostri colleghi.

Legittime aspirazioni che costituiscono sillogisticamente il combustibile di una brillante Organizzazione, di cui facciamo tutti, indistintamente, parte.

In conclusione facciamo osservare che, tali limitazioni di impiego, sono rivolte esclusivamente all’impiego dei Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, escludendo, in toto, i ruoli Ufficiali ed evidenziando, in tal modo, un divario di trattamento tra appartenenti alla medesima Istituzione. Un divario di trattamento tra ruoli che provoca commenti sfavorevoli.

Non meno importante è il fatto che tali limiti di impiego non sono presenti nell’impiego delle altre Forze di Polizia, che sono libere di poter effettuare sensate e maturate movimentazioni idonee a soddisfare le legittime aspirazioni professionali, personali e familiari.

Fiducioso in  un Suo risolutivo intervento correttivo, colgo l’occasione per formulare un deferente saluto.

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Anno giubilare, smart working e micromobilità. Lettera al Ministro della Difesa

AL SIG. MINISTRO DELLA DIFESA

On. Guido Crosetto

e p.c.

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Gen. C.A. Teo Luzi

 

Oggetto: Anno giubilare, smart working e micromobilità

 

Egregio Signor Ministro,

in vista del Giubileo, al fine di decongestionare il traffico nella Capitale e di limitare l’inquinamento atmosferico, il Comune di Roma ha recentemente stabilito la possibilità per i propri dipendenti, inclusi i dirigenti, di fruire di smart working e di avviare protocolli d’intesa/interlocuzioni con le altre Pubbliche Amministrazioni nella Capitale al fine di intraprendere d’intesa analoghe iniziative.

Inoltre, sempre al fine di decongestionare il trasporto pubblico, il Comune di Roma ha recentemente attivato un servizio in favore degli abbonati annuali al servizio Metrobus che consente di fruire ai medesimi di n. 80 corse al mese gratuite su monopattini ed e- bike  (https://bit.ly/409bJlz) e di fruire di parcheggio auto gratuito nei parcheggi scambio del Comune di Roma (https://bit.ly/40bruZq).

Il lavoro agile, c.d. smart working pur nella specificità dell’attività delle forze armate e delle forze di polizia potrebbe essere adottato in alcune circostanze anche dalle medesime. Basti pensare all’attività formativa non in presenza. In questi giorni ad esempio gli appuntati promossi al grado di brigadiere frequentano un corso che prevede una prima attività formativa di 3 settimane da remoto.  Per attività come queste potrebbe essere data facoltà ai militari di svolgerla da casa invece che venire in ufficio per ascoltare lezioni preregistrate.

I militari in servizio nella Capitale, inoltre, possono viaggiare gratuitamente sui mezzi di trasporto pubblici in forza di apposita convenzione con il Comune di Roma; Non esiste tuttavia analoga convenzione che consenta ai medesimi di fruire gratuitamente del servizio in Sharing di monopattini ed e-bike e di parcheggiare presso i parcheggi interscambio (analogamente agli abbonati annuali), o comunque a prezzo agevolato;

Ciò premesso, in considerazione dell’evidente impatto sul benessere del personale si chiede di attivare i competenti uffici dello Stato Maggiore al fine di

–        valutare i casi di fattibilità per l’adozione del lavoro agile;

–        stipulare apposita convenzione con il comune di Roma al fine di garantire alle migliori condizioni la fruibilità del servizio di monopattini ed e- bike e di parcheggio interscambio in favore del personale delle Forze Armate e delle Forze di Polizia.

 

L’occasione è gradita per porgere un deferente saluto.

 

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Violenti nubifragi in Emilia Romagna. Il SIC vicino ai Carabinieri impegnati nei servizi emergenziali e a quelli colpiti dalla calamità

Fluminimaggiore, 21 settembre 2024

AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Gen. C.A. Teo Luzi

Oggetto: Violenti nubifragi in Emilia Romagna. Il SIC vicino ai Carabinieri impegnati nei servizi emergenziali e a quelli colpiti dalla calamità.

Signor Comandante Generale,

l’Emilia Romagna è nuovamente alle prese con l’emergenza maltempo.
Negli ultimi giorni, a causa delle incessanti piogge e del conseguente innalzamento del livello dei fiumi, tantissime abitazioni, in vari Comuni della regione, sono state evacuate.

Nel corso della scorsa notte, la popolazione ha vissuto gli stessi momenti di terrore dello scorso anno, a causa del violento nubifragio che si è abbattuto su gran parte del territorio regionale e che ha provocato e continua a produrre ingenti danni.

Grave la situazione anche delle arterie di comunicazione, a causa delle frane che hanno raggiunto perfino luoghi non toccati nel 2023.

Fortunatamente questa volta non si registrano vittime, ma la priorità in queste ore è quella di salvare le persone attanagliate nelle abitazioni inondate dalle acque, molte delle quali hanno trovato la salvezza sui tetti delle loro case.

Scene apocalittiche che rimarranno indelebilmente impresse nelle menti della popolazione dell’Emilia Romagna. Una situazione di emergenza estrema.

Come sempre l’Arma dei Carabinieri è immediatamente intervenuta in soccorso della popolazione con un massivo schieramento di uomini e mezzi.
Sono in atto anche servizi antisciacallaggio da parte di tutti Reparti dell’Arma dei Carabinieri dei vari Comandi Provinciali.

Il SIC – SINDACATO INDIPENDENTE CARABINIERI esprime il suo plauso ai Carabinieri di qualsiasi ordine e grado che, in queste frenetiche ore, stanno affrontando l’emergenza nubifragio in Emilia Romagna.

A questi valorosi Carabinieri va la nostra riconoscenza ed ammirazione per il loro altissimo senso del dovere e per l’impegno dimostrato, che non conosce limiti di orario.

A tal proposito, il Comando Generale dell’Arma ha istituito la fondazione denominata “Fondo Assistenza Previdenza e Premi per il Personale dell’Arma dei Carabinieri”.

Tra le principali attività della Fondazione si annovera la concessione di sussidi ai militari che vivono momentanei stati di bisogno, per lo più derivanti da eventi, di qualsiasi natura, non prevedibili.

A causa del nubifragio abbattutosi in Emilia Romagna, tanti Carabinieri potrebbero avere subito ingenti danni alle loro abitazioni e a beni mobili.

Di conseguenza questa APCSM chiede a Lei, Signor Comandante Generale, un immediato intervento affinché venga attivato un fondo economico da parte del FAPP da destinare ai Carabinieri che potrebbero avere subito perdite materiali a causa del nubifragio.

Tale sostegno economico, di straordinaria valenza per l’eccezionalità dell’evento, ridurrebbe i disagi e le difficoltà che tanti Carabinieri e le loro famiglie stanno vivendo nei territori alluvionati.

Un aiuto economico come attestazione vera di vicinanza dell’Istituzione ai suoi “figli” meno fortunati.

Sono certo che Lei sig. Comandante Generale si adopererà per dare a questi Carabinieri il massimo sostegno.

Con deferenza.

 

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