Fluminimaggiore, 27 aprile 2025
AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Gen. C.A. Salvatore LUONGO
ROMA
Oggetto: Verso una governance moderna delle carriere. Osservazioni intorno la recente disposizione sul prolungamento del periodo di permanenza dei Comandanti di Stazione.
Signor Comandante Generale,
con spirito di leale e fattiva collaborazione, il SIC ritiene doveroso, nel rispetto dei propri Associati, sottoporLe le seguenti osservazioni.
È stata diramata recentemente una disposizione a Sua firma inerente il periodo di permanenza dei Comandanti di Stazione.
La novità preannunciata a gran voce dagli ex coceristi, che pubblicizzavano l’abolizione di questo Istituto, si rivela alla fine deludente, in quanto, nel documento, si parla solo di un prolungamento della permanenza e non della sua abolizione.
Il SIC ritiene che debba essere abrogata ogni disposizione inerente al periodo di permanenza dei Comandanti di Stazione e, allo stesso tempo, chiede che venga concessa ampia facoltà di azione ai Comandanti di Legione di valutare, caso per caso, la permanenza, basandosi sulla meritocrazia e sull’assenza di situazioni a incompatibilità ambientale che possano arrecare nocumento al prestigio dell’Istituzione.
Il conferimento degli incarichi di comando deve fondarsi su criteri meritocratici chiari e misurabili quali:
– preparazione professionale;
– capacità di leadership situazionale;
– competenze gestionali e abilità di governance.
La mera anzianità di servizio non può più essere il parametro prevalente.
Persistono, purtroppo, dinamiche di carriera che limitano l’emersione di giovani Ispettori talentuosi e professionalmente preparati e che ostacolano il pieno sviluppo di una cultura meritocratica.
La funzione di Comandante di Stazione richiede non solo solide basi tecnico-operative ma anche capacità gestionali che favoriscono la coesione del personale.
Un Comandante professionalmente preparato può meglio interpretare i nuovi bisogni di sicurezza della comunità a lui affidata.
Pertanto, il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri – chiede l’adozione di una politica di valorizzazione professionale più strutturata, che preveda:
– programmi sistematici di aggiornamento continuo;
– percorsi formativi certificati;
– orientamenti per la leadership territoriale;
– criteri di selezione trasparenti basati su performance, competenze e risultati operativi conseguiti;
– premialità per l’innovazione gestionale e l’adattabilità operativa.
Investire sui giovani, incentivare la formazione permanente e costruire percorsi di carriera realmente basati sul merito significa assicurare all’Arma dei Carabinieri un futuro solido, credibile e sempre più autorevole nel panorama istituzionale nazionale e internazionale.
Il futuro si costruisce oggi.
La professionalità si conquista con la formazione.
La leadership si legittima con il merito.
Con profonda stima,