Il SIC ricorda la strage di Nassirya del 27 Aprile 2006

Sono le 8,40 del mattino del 27 aprile 2006: la notizia che un altro grave attentato è stato perpetrato ai danni dei nostri militari in missione a Nassiriya è sulle labbra dell’intero Paese.

I fatti, come sempre accade in questi casi, sono all’inizio nebulosi. Poi, con il passare delle ore, ogni cosa si chiarisce e il bilancio, anche se non altissimo come in quel maledetto 12 novembre del 2003, è comunque drammatico: a perdere la vita due Marescialli dei Carabinieri, un capitano dell’Esercito e un graduato rumeno che si trovava nel blindato.

Rimane invece ferito un altro maresciallo dell’Arma.
Tutto accade lungo il viale che porta al Comando della Polizia irachena, un palazzo protetto da pareti anti-autobomba e trincee di sabbia che ospita anche la prigione e la sala operativa integrata di Polizia, Esercito e Vigili del Fuoco.

Ed è su questo tratto di strada pieno di insidie che, durante il quotidiano monitoraggio del contingente MSU (la Multinational Specialized Unit) sull’Unità di manovra VM 90, perderanno la vita, a seguito dell’esplosione di un ordigno, il Maresciallo Capo Carlo De Trizio, il Maresciallo Capo Franco Lattanzio, il Capitano dell’Esercito Nicola Ciardelli e il Caporale della Polizia militare rumena, Bogdan Hancu. Gravemente ferito, invece, il maresciallo aiutante Enrico Frassanito, il quale morirà per le gravissime ustioni riportate dieci giorni più tardi, il 7 maggio.

IL SIC – SINDACATO INDIPENDENTE CARABINIERI RENDE ONORE AI NOSTRI CADUTI A PERPETUA MEMORIA.

Il SIC ricorda il Maresciallo Giovanni Maria CALARESU

Oggi il “SIC” ricorda il Maresciallo Giovanni Maria CALARESU, Comandante della Stazione Carabinieri di Putifigari (SS), ucciso in servizio da un bandito in fuga dopo aver perpetrato una rapina ai danni di una banca. Il sacrificio di un Servitore dello Stato, morto nell’adempimento del dovere.

Oggi il SIC ricorda Mauro Mitilini, Andrea Moneta e Otello Stefanini

Sono passati 31 anni dalla morte di Mauro MitiliniAndrea MonetaOtello Stefanini, i tre Carabinieri poco più che ventenni uccisi barbaramente a Bologna, al Pilastro, nella sera del 4 Gennaio 1991 dai killer della banda della Uno Bianca dei fratelli Savi, che seminò il terrore tra il 1987 e il 1994 soprattutto in Emilia-Romagna.
Una scia di sangue che lasciò lungo il suo percorso criminale ventiquattro morti e più di cento feriti.
Il SIC li ricorda e rende loro onore.

Oggi il SIC ricorda il Generale Enrico Riziero Galvaligi

Erano le 19 del 31 dicembre 1980. A Roma, in via Gerolamo Segato, il Generale dei Carabinieri Enrico Riziero Galvaligi e la moglie Federica Bergami, sposati da oltre 33 anni, stavano rientrando a casa, al civico 13. Erano stati a messa con la loro Fiat 500 nella vicina parrocchia. Ad aspettare l’Ufficiale davanti al portone di casa c’erano due fattorini, che volevano consegnargli una strenna. Il Generale, mentre cercava qualche spicciolo in tasca, veniva colpito da cinque colpi d’arma da fuoco, vilmente esplosi a breve distanza. Crollato a terra, moriva sul colpo, poiché due proiettili lo avevano colpito al cuore. L’omicidio sarebbe stato rivendicato, dopo poche ore, dalle Brigate Rosse con un volantino, ritrovato con un comunicato sul rapimento del giudice D’Urso, responsabile del settore carcerario del ministero sequestrato il 12 dicembre precedente.