Il 23 settembre del 1943, il Vicebrigadiere dei Carabinieri Salvo d’Acquisto si sacrificò per salvare un gruppo di civili durante un rastrellamento delle truppe tedesche, nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
A questo valoroso Carabiniere è stata tributata la Medaglia d’Oro al Valore Militare, con la seguente motivazione: “Esempio luminoso d’altruismo, spinto fino alla suprema rinuncia della vita. Sul luogo stesso del supplizio, dove, per barbara rappresaglia, era stato condotto dalle orde naziste, insieme con 22 ostaggi civili del territorio della sua Stazione, pure essi innocenti, non esitava a dichiararsi unico responsabile di un presunto attentato contro le forze armate tedesche. Affrontava così da solo e in modo impavido la morte, imponendosi al rispetto dei suoi stessi carnefici e scrivendo una nuova pagina indelebile di purissimo eroismo nella storia gloriosa dell’Arma”.
Il sacrificio di Salvo d’Acquisto assume un valore e un significato sempre più pregnanti e costituisce un simbolo al quale la nostra generazione guarda con rispetto, ammirazione e speranza.
Il SIC ricorda l’eroe Salvo d’Acquisto per l’adempimento fedele e generoso dei doveri del proprio stato sino all’estremo sacrificio.