Sostegno in favore dei militari dell’Arma dei Carabinieri nei territori colpiti dai nubifragi nel mese di maggio 2023. Il SIC scrive al Comandante Generale

AL SIG. COMANDANTE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Oggetto: Sostegno in favore dei militari dell’Arma dei Carabinieri nei territori colpiti dai nubifragi nel mese di maggio 2023.

Questa APCSM è consapevole che l’Arma dei Carabinieri, accanto alle molteplici attività istituzionali che è chiamata a ricoprire, esplica anche finalità di grande rilievo sociale e solidaristico, nei settori dell’assistenza e della previdenza in favore dei militari dipendenti e dei loro familiari.

A tal proposito, il Comando Generale dell’Arma ha istituito la fondazione denominata “Fondo Assistenza Previdenza e Premi per il Personale dell’Arma dei Carabinieri”.
Il D.P.R. n.109 del 16 febbraio 1964 ne ha riconosciuto la personalità giuridica ed approvato lo statuto, delineando le finalità della Fondazione ovvero: “… praticare qualsiasi attività che possa considerarsi idonea al raggiungimento di fini assistenziali e previdenziali nei confronti di tutti i militari di ogni ordine e grado dell’Arma dei Carabinieri…”.

Tra le principali attività della Fondazione, si annovera la concessione di sussidi ai militari che vivono momentanei stati di bisogno, per lo più derivanti da eventi, di qualsiasi natura, non prevedibili.

A causa dei nubifragi abbattutisi in diverse regioni italiane, tanti Carabinieri potrebbero avere subito ingenti danni alle loro abitazioni e a beni mobili.
I Carabinieri che vivono e prestano servizio nei territori devastati dalla furia del maltempo, con altissimo senso del dovere e profonda abnegazione, continuano a prestare assistenza e soccorso senza sosta alle popolazioni colpite dalla calamità, operando in situazioni di estrema criticità.

Il Segretario Generale aggiunto del SIC, nei giorni scorsi, si è recato in Emilia Romagna per portare conforto ai Carabinieri che operano in quella regione.
In relazione alle tragicità che tanti Carabinieri stanno vivendo a causa delle avverse condizioni metereologiche, questa APCSM chiede il suo intervento affinché venga attivato, un fondo economico da parte del FAPP da destinare ai Carabinieri che potrebbero avere subito ingenti danni materiali a causa del nubifragio.

Tale sostegno economico, di straordinaria valenza per l’eccezionalità dell’evento, ridurrebbe i disagi e le difficoltà che tanti Carabinieri e le loro famiglie stanno vivendo nei territori alluvionati.
Un aiuto economico come attestazione vera di vicinanza dell’Istituzione ai suoi “figli” meno fortunati.

Sono certo che Lei sig. Comandante Generale si adopererà per dare a questi Carabinieri il massimo sostegno.

Le porgo il mio deferente saluto.

Fluminimaggiore, 23 maggio 2023

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Estensione della nuova linea uniformologica ai Carabinieri in servizio presso sedi ed enti istituzionali. Il SIC scrive al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Fluminimaggiore, 19.05.2023

AL SIGNOR COMANDANTE GENERALE
DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Oggetto: Estensione della nuova linea uniformologica ai Carabinieri in servizio presso sedi ed enti istituzionali

Egregio Comandante,
Nell’ottica della collaborazione per la tutela dei diritti finalizzata a garantire la sicurezza dei Carabinieri, questa APCSM in considerazione al gruppo di studio fatto con la nostra Segreteria Regionale Lazio, le trasmettiamo quanto segue.

Esiste un abbigliamento giusto per ogni professione e, solitamente, gli abiti da lavoro possono essere funzionali alla propria attività o di semplice rappresentanza, per comunicare l’appartenenza ad una specifica Istituzione.

Il Ministero del Lavoro sancisce le tre funzioni più importanti che svolgono le divise e qualsiasi altro tipo di abbigliamento da lavoro (circolare n. 34 del 29 Aprile 1999):
– È un elemento distintivo dell’Ente in cui si lavora;
– Rappresenta una protezione per la salute e la sicurezza del lavoratore, per evitare infortuni e incidenti;
– Protegge gli indumenti personali dall’usura nell’espletare il proprio lavoro.

Perché è importante la divisa: non solo estetica, ma anche sicurezza sul lavoro.

Le divise devono necessariamente suggerire professionalità ed eleganza, prediligendo la comodità e la  funzionalità in particolare per l’espletamento dei servizi armati di vigilanza.

Gli indumenti devono assicurare una perfetta igiene, comodità ed efficienza.

L’abbigliamento deve essere traspirante e facile da pulire, quindi si preferisce la funzionalità all’estetica.
Se in alcuni settori la divisa ha carattere strettamente rappresentativo, in altri è fondamentale.
La divisa costituisce anche un  mezzo di sicurezza per il lavoratore.
La divisa, quindi, in alcuni casi è un salvavita per il lavoratore e protegge la sua salute e l’abbigliamento da lavoro adeguato riduce gli infortuni sul lavoro.

Diversi reparti indossano, tutt’ora, divise con fondina in cuoio cassettata posizionata di fatto sulla sinistra (per destri), creando inimmaginabili difficoltà in caso di rapido ed immediato approntamento al tiro.
In molti campi di tiro il porto/estrazione dell’arma dal lato debole (cross draw) non è consentito, in quanto l’estrazione dell’arma costringe l’Operatore a puntarla verso aree non interessate al tiro o, nella peggiore ipotesi,  si finisce per rivolgerla verso Colleghi o Civili, prima di andare in mira per fronteggiare o controbattere la minaccia. Il personale che svolge qualsivoglia servizio armato deve indossare appropriata uniforme ed equipaggiamento che garantiscono la massima funzionalità e sicurezza.

Per le ragioni di cui sopra, il SIC chiede di esaminare l’opportunità di estendere la nuova linea uniformologica anche ai Reparti del Quirinale, della Camera, del Senato, dei vari Ministeri, al fine di assicurare ai Militari di espletare la vigilanza armata con divise più funzionali e sicure rispetto a quelle attualmente in donazione, consentendo agli stessi si potersi difendere senza alcuna inerzia in caso di imprevedibile attacco e in tempi ragionevolmente più brevi rispetto alle fondine cassettate.

Tale equipaggiamento assicurerebbe l’attuazione delle tanto acclamate tecniche di addestramento al tiro stabilite dalla pubblicazione “A1” che non prevede più l’uso di fondine cassettata ma di sole fondine ad estrazione rapida.

Il summenzionato  equipaggiamento porterebbe l’Operatore ad applicare concretamente ciò per cui si addestra senza inerzie scaturite da equipaggiamenti operativi destinati esclusivamente a servizi che non hanno caratteristiche di pronta operatività.

L’adozione del nuovo equipaggiamento e della nuova uniforme garantirebbe l’applicabilità delle nuove posizioni e ingaggio al fuoco in sostituzione di quelle precedenti, fortemente stigmatizzate per la limitata  operatività e per la loro pericolosità nelle fasi di approntamento ed utilizzo.

Fiduciosi in un tempestivo intervento, il SIC rimane i  attesa di un cortese cenno di riscontro alla presente.

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Indennità mensile artificieri. Il SIC scrive al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
SM – Ufficio Relazioni Sindacali e Rappresentanza Militare

OGGETTO: Benessere del Personale.
Sperequazione in relazione alla istituzione della “Indennità mensile artificieri di € 100” ai sensi dell’Art.51 del del D.P.R. n.57 del 20.4.2022.
Rif.n.132/216-5-2018, datata 21.9.2022 (Ev. del Comando Gen. – SM…)

INDENNITÀ MENSILE ARTIFICIERI
Il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 aprile 2022 , n. 57 – Recepimento dell’accordo sindacale per il personale non dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento civile e del provvedimento di concertazione per il personale non dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento militare «Triennio 2019-2021» PUBBLICATO SU G.U. Supplemento ordinario alla “Gazzetta Ufficiale” n. 126 del 31 maggio 2022 – Serie generale, all’articolo 51 ha introdotto la nuova indennità accessoria denominata INDENNITÀ MENSILE ARTIFICIERI1.

Tale indennità mensile, pari a euro 100,00, con decorrenza 1° gennaio 2022 viene corrisposta al personale specializzato artificiere, in possesso della qualifica di operatore IMPROVISED EXPLOSIVE DEVICE DISPOSAL (IEDD), CONVENTIONAL MUNITIONS DISPOSAL (CMD) o EXPLOSIVE ORDNANCE DISPOSAL (EOD) ed effettivamente impiegato in relazione alla qualifica posseduta.

A tal proposito il COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI SM – Ufficio Trattamento Economico, ha diramato per via telematica una scheda esplicativa, nella quale sono stati indicati i riferimenti normativi, gli importi previsti per tale indennità, nonché i criteri applicativi della stessa.

Dall’analisi della predetta scheda si evince che l’indennità in argomento pur essendo MENSILE sarebbe frazionabile in giorni e la stessa non competerebbe nei periodi di assenza dal servizio o dal reparto per:
• malattia non dipendente da causa di servizio (eccetto quelli conseguenti a provvedimenti medicolegali legati al Covid-19);
• aspettativa e licenza straordinaria;
• frequenza di corsi non attinenti alla specializzazione, per i quali è corrisposto il t.e. di missione.

Sulla base di quanto sopra, appare subito evidente l’incongruenza tra il carattere di mensilità e quello di frazionabilità giornaliera.
A tal proposito è bene precisare che il Legislatore nell’articolo di legge non ha indicato alcuna disposizione in merito, proprio perché l’emolumento in questione è di carattere MENSILE.
Se le intenzioni fossero state quelle “interpretate” dall’Arma dei Carabinieri, il Legislatore avrebbe potuto denominare il nuovo emolumento quale INDENNITÀ GIORNALIERA ARTIFICIERI, o comunque definirne meglio i criteri applicativi, come nel caso di altre nuove indennità istituite dallo stesso D.P.R.. quali l’Indennità per il personale dell’Arma dei carabinieri in possesso di qualifiche professionali nel settore cyber, o l’Indennità per servizio aviolancistico, per le quali i relativi importi sono corrisposti nella misura giornaliera.
È opportuno precisare che personale inquadrato in altre Amministrazioni (E.I., A.M. e P.S.) con medesime specializzazioni, percepisce interamente l’indennità de quo, solo per effetto del loro inquadramento nel comparto di specialità.

A tal proposito viene riportato un estratto del foglio numero M_D AB05933 REG2022 datato 01.06.2022 del Ministero della Difesa – Direzione Generale per il Personale Militare, che chiarisce i criteri applicativi relativi all’art. 17 del Decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 2022, n. 56. Recepimento del provvedimento di concertazione per il personale non dirigente delle Forze Armate relativo triennio
normativo ed economico 2019 – 2021.

Indennità mensile per artificieri – art. 17 (Nuova indennità mensile per artificieri)
L’art. 17, a decorrere dal 31 dicembre 2021 e a valere dal 2022, attribuisce un’indennità mensile al personale militare specializzato nel maneggio e nel brillamento degli esplosivi, impiegato in una posizione organica che richiede il possesso della specifica qualifica. L’emolumento viene, pertanto, erogato al ricorrere dei presupposti indicati dalla norma (possesso della qualifica e specifica posizione di impiego) e a prescindere dall’effettiva applicazione “diretta” e “continua” in una delle attività lavorative “a rischio” che, invece, è compensata con l’erogazione dell’indennità di rischio di cui al sopra citato D.P.R. 5 maggio 1975, n. 146 (art. 12 del decreto). Il predetto beneficio viene corrisposto al personale militare: − in possesso della qualifica di operatore Improvised Explosive Device Disposal (IEDD), Conventional Munitions Disposal (CMD) o Explosive Ordnance Disposal (EOD); − effettivamente impiegato in posizione organica per la quale è richiesta una delle succitate qualifiche o in servizio, in qualità di istruttore, presso il Centro di Eccellenza Counter IED; − nella misura mensile di euro 100,00.

In questo caso appare evidente quanto sia inequivocabile l’interpretazione di tale norma.

Il personale in possesso di dette specializzazioni (IEDD – CMD – EOD) ed effettivamente impiegato in posizione organica per la quale è richiesta una delle succitate qualifiche, HA DIRITTO a percepire la nuova indennità nella misura mensile di euro 100,00.

Ciò nonostante, la Polizia di Stato ha ritenuto di ben recepire e applicare la predetta norma, secondo la quale per l’erogazione dell’emolumento in questione, debbano essere soddisfatti i suddetti requisiti, ovvero possesso della qualifica e specifica posizione di impiego, a prescindere dall’effettiva applicazione “diretta” e “continua” in una delle attività lavorative “a rischio”.

Conoscendo la sensibilità e l’attenzione che da sempre distingue l’operato della nostra Amministrazione,
attendiamo fiduciosi un cortese favorevole riscontro.

Con sensi di elevata e rinnovata stima, si inviano cordialissimi saluti.

Fluminimaggiore, 20 aprile 2023.

 

 

1 ART. 51. INDENNITÀ MENSILE ARTIFICIERI
1. A decorrere dal 31 dicembre 2021 e a valere dal 2022, al personale specializzato artificiere, in possesso della qualifica di operatore Improvised Explosive Device
Disposal (IEDD), Conventional Munitions Disposal (CMD) o Explosive Ordnance Disposal (EOD) ed effettivamente impiegato in relazione alla qualifica posseduta è
attribuita un’indennità mensile pari a euro 100,00.

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Ennesimo suicidio tra i Carabinieri. Il SIC scrive al Comandante Generale dell’Arma

SIC/CG2-2023

Fluminimaggiore, 23 aprile 2023

AL COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

OGGETTO: L’ennesimo suicidio.

L’Arma dei Carabinieri anche oggi piange un suo figlio. Il SIC SINDACATO INDIPENDENTE CARABINIERI in questa grave circostanza si unisce al dolore dei familiari dell’Appuntato dell’Arma in servizio alla Stazione Carabinieri di Chignolo Po’, in provincia di Pavia, il quale ieri ha deciso di lasciarci.
Perché?
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un aumento esponenziale di suicidi tra le fila degli Operatori di Polizia. È arrivato il momento di iniziare con coraggio e concreta competenza a muoversi per far sì che il benessere del personale sia effettivamente messo al primo posto e riconosciuto non solo con parole, ma con i fatti veri e propri. I Carabinieri hanno bisogno di essere ascoltati e rispettati e non lasciati da soli, come spesso accade.
La solidarietà tra i Carabinieri dà la forza per costruire nuovi e più funzionali legami.
“SAPPIAMO ASCOLTARE? SAPPIAMO COMUNICARE? LA COESIONE COME SI OTTIENE?”.
“Evitiamo il silenzio”.
Questa realtà sindacale “SIC” vuole affrontare questo fenomeno con grande senso di responsabilità e rispetto e chiede al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, di voler pianificare con consentita urgenza un incontro volto ad approfondire questa emergenza.

Ossequiosi saluti

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Enorme rispetto per lo Squadrone Cacciatori, ma le Stazioni territoriali non sono una comfort zone!

Il SIC ha scritto al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri in merito ai contenuti del documentario “Basco Rosso”, dedicato al Reparto d’elite dell’Arma dei Carabinieri “Squadrone eliportato Cacciatori”, recentemente pubblicato sulla piattaforma RaiPlay.
Durante una lezione, l’Ufficiale istruttore, nell’illustrare ai frequentatori del corso formativo le attività svolte dallo Squadrone Eliportato, pronuncia le seguenti frasi: “l’impiego nella territoriale, forse, è leggermente più semplice di quello del Cacciatore. In Territoriale ho dei turni ben prestabiliti e, a meno che non succeda qualcosa, so che posso andare a casa a una certa ora. Il Cacciatore non lo sa perché la chiamata arriva anche all’ultimo momento. Vi dovrete trovare a
fronteggiare situazioni difficili tutti i giorni. SE NON SIETE PRONTI AD AFFRONTARE QUESTO, RITORNATE ALLA COMFORT-ZONE DEL LAVORO DI STAZIONE O DOVUNQUE ALTRO SIETE STATI IMPIEGATI FINO A OGGI”.
Queste frasi hanno urtato la sensibilità e la dignità di tutti i Carabinieri in servizio alle Stazioni e ai restanti Reparti territoriali che svolgono quotidianamente il loro servizio con spirito di sacrificio, senza limiti orari allorquando devono fronteggiare una emergenza.
La tradizionale vocazione di vicinanza alla popolazione che caratterizza l’Arma dei Carabinieri sin dalla fondazione, come peraltro ribadito nel tempo da tutti i Comandanti Generali, trova la sua espressione più concreta e quotidiana nella Stazione Carabinieri, il primo anello dell’organizzazione territoriale dell’Istituzione.
La “Stazione” è, innanzitutto, una risorsa operativa imprescindibile nel quadro delle attività volte a garantire la sicurezza dei cittadini che si sostanzia in un rapporto di conoscenza diretta e reciproca che richiama una vera e propria funzione di “rassicurazione sociale”.
Con la loro perfetta conoscenza dell’ambiente, i Carabinieri della Stazione sono uno strumento di prevenzione avanzata, la più moderna espressione di una Istituzione che, da sempre, mira a soddisfare la domanda di sicurezza nei luoghi dove si genera, in presa diretta con le effettive necessità degli abitanti.
Il SIC–Sindacato Indipendente Carabinieri è vicino A TUTTE LE COLLEGHE ED I COLLEGHI a prescindere dal Reparto in cui prestano servizio.
Reparti territoriali.
Siamo certi che il Signor Comandante Generale interverrà prontamente per dare il giusto riconoscimento ai Militari delle Stazioni e dei restanti Reparti territoriali.

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