Continua il ciclo di assemblee del SIC. Confronto, Trasparenza e Disponibilità per non far sentire i carabinieri mai da soli.

Come sancito dalla legge 46 28 aprile 2022 il SIC, in modo capillare ed efficace, continua con le attività Assembleari in tutto il territorio della Sardegna.

Nei giorni 21, 22, 27 e 28 agosto 2024 si sono svolte le assemblee sindacali presso le Compagnie Carabinieri di Siniscola (NU), Lanusei (NU), Ghilarza (OR) e Mogoro (OR).

Con cristallina lealtà e piena disponibilità, i Segretari Regionali ed i Segretari Provinciali si sono confrontati con i Colleghi di Siniscola, Lanusei, Ghilarza e Mogoro per raccoglierne ogni criticità e necessità.

I quesiti non sono mancati.

Sono state fornite, a cura della Segreteria Regionale del SIC, esaustive risposte.

Nel corso delle Assemblee sono stati trattati specifici argomenti, tra cui l’assistenza e la tutela disciplinare e legale, l’assistenza ed il supporto Psicologico con riferimento anche al fenomeno suicidiario.

Tematiche di interesse prioritario afferenti alle condizioni lavorative del Carabiniere.

La progettualità e la circolarità informativa del SIC, aperta a tutti attraverso i nostri canali social, è stata particolarmente apprezzata.

L’incontro con i Colleghi è stato estremamente proficuo perché ha consentito di acquisire le problematiche afferenti il benessere e le condizioni lavorative direttamente da chi opera nel territorio.

Sono stati illustrati i numerosi servizi che la nostra Organizzazione sindacale offre ai propri Associati, tra cui la consulenza h24 rivolta agli iscritti.

Apprezzati gli interventi dei Segretari Regionali Leonardo PINTUS, Michele TANGIANU e Alessandro SAVI, dei Segretari Provinciali Marco SADERIS, Alessandro CORVEDDU ed Eugenio PICASSO.

Il Sindacato Indipendente Carabinieri continuerà le attività assembleari in Sardegna anche nel mese di settembre.

Da sempre il nostro obiettivo è mettere in primo piano le risorse umane che quotidianamente operano e affrontano, nella vita privata e professionale, numerose difficoltà.

Acquisiamo le criticità, cercando un leale e costruttivo confronto con i Carabinieri per la risoluzione tempestiva delle problematiche.

Un particolare ringraziamento al sig. Comandante della Legione Carabinieri Sardegna Ge.B. Stefano IASSON e al Capo di Stato Maggiore Col. Saverio CEGLIE per la disponibilità.

Vogliamo esprimere, altresì, sincera gratitudine ai Comandanti delle Compagnie di Siniscola, Lanusei, Mogoro e Ghilarza, Cap. Marco CALÒ, Cap. Marco MASTROVITO, Magg. Enrico CONCAS e Cap. Nico LAMACCHIA, per la calorosa accoglienza riservata e apertura al confronto.

Aggressioni alle Forze dell’Ordine, anche il Ministro della Difesa stigmatizza l’escalation di violenza. Ora, alle parole seguano i fatti!

A pochi giorni dal nostro comunicato, con soddisfazione apprendiamo che il Signor Ministro della Difesa, On Guido Crosetto, ha fermamente condannato l’escalation di violenze che quotidianamente vergono operate in danno delle Forze dell’Ordine.

Il SIC chiede ora al Signor Ministro di dare piena attuazione alle sue significative parole, istituendo un tavolo permanente di confronto con tutte le APCSM per l’adozione di ogni provvedimento per garantire una valida tutela ai Carabinieri, salvaguardando la loro sicurezza e salute.
Un tavolo tecnico in cui fare confluire osservazioni e proposte pertinenti.

Riteniamo doveroso ricordare che sottovalutare la tutela di chi opera nei servizi istituzionali significa ledere la dignità dei Servitori dello Stato in divisa, che non vedrebbero riconoscersi il diritto costituzionalmente garantito alla sicurezza.

 

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Pubblicato il D.P.R. per l’aumento degli stipendi, dell’indennità integrativa speciale e degli assegni fissi e continuativi del ruolo direttivo delle FF.AA.

È stato pubblicato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ufficializza l’aumento, a decorrere da gennaio 2024, degli stipendi, dell’indennità integrativa speciale e degli assegni fissi e continuativi per gli Ufficiali superiori, Ufficiali Generali e Ammiragli delle Forze Armate, oltre che per il personale con gradi e qualifiche corrispondenti dei Corpi di Polizia Civile e Militare.

Si tratta di un incremento del 4,80%. che il SIC auspicava da tempo e che rappresenta solo un primo passo teso a far recuperare, parzialmente, il potere d’acquisto eroso dall’inflazione ai Dirigenti del comparto difesa e sicurezza.
Il Sic auspica che l’Amministrazione corrisponda quanto dovuto (aumenti e arretrati) ai Dirigenti senza ulteriori ritardi e comunque entro il prossimo mese di ottobre. E’ necessario dare un segno tangibile di attenzione agli uomini e alle donne responsabili della difesa e sicurezza nazionale ancor più in questi tempi difficili, anche nella considerazione che i Nostri Dirigenti, che svolgono compiti delicatissimi e di importanza fondamentale per la Nazione, sono fra i dirigenti meno pagati dello Stato.
Permane poi ancora da risolvere la problematica del rinnovo del contratto dei Dirigenti delle Forze Armate e di Polizia ormai fermo da 7 anni. Troppi.
Il SIC continuerà a vigilare e ad agire perché i propri Dirigenti associati siano confacentemente valorizzati.

Il SIC si impegna a rappresentare al meglio il benessere e gli interessi di ciascuno dei propri tesserati, affinché le loro esigenze siano tenute in debita considerazione.

Per questo, alla luce dei risultati raggiunti e del proficuo rapporto di dialogo creato che, come prassi di collaborazione ormai consolidata, porta all’ottenimento, di fattivi risultati, il SIC chiede con forza al Governo di convocare le parti sociali e di aprire al più presto il tavolo negoziale, fermo ormai da 7 anni.

Fluminimaggiore, 19 agosto 2024

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Plauso del SIC al Governo per avere incentivato la sicurezza presso gli scali ferroviari e metropolitane di Milano, Roma e Napoli

I recenti fatti di cronaca avvenuti nei pressi delle principali stazioni ferroviarie italiane hanno destato un grave allarme sociale con conseguente diminuzione della percezione di sicurezza tra i cittadini.

Ricordiamo le molestie a una ragazza sul treno regionale Milano-Bergamo, poi l’aggressione a una studentessa a pochi passi dalla stazione Termini di Roma, lo stupro nell’ascensore della stazione Centrale di Milano ai danni di una turista e la denuncia di alcuni albergatori del quartiere romano Esquilino che non possono più assumere donne per i turni di notte perché troppo pericoloso tornare a casa a fine turno.

Le aggressioni in prossimità delle stazioni ferroviarie di Milano, Roma, Napoli, ma anche Bologna, Firenze e Torino sono sempre più frequenti: furti, risse, rapine, minacce, percosse e violenze sessuali.

Luoghi diventati una zona franca, un terreno fertile per la criminalità, un pericolo per cittadini e viaggiatori.

Il bisogno di sicurezza è un’esigenza particolarmente avvertita nella nostra società, atteso che i fenomeni devianti, singoli e/o collettivi, hanno assunto una tale configurazione da ingenerare nell’opinione pubblica “una vera e propria paura del crimine ed il timore diffuso di potere essere vittimizzati”. Una reazione emozionale caratterizzata da un senso di pericolo e di ansietà prodotto dalla minaccia di un danno fisico e/o economico scaturente da un atto criminale.

La sicurezza è, a tutti gli effetti, un bene che il Governo deve produrre.

L’attuale Governo sta investendo grandi energie e risorse umane e tecniche, convogliandole verso l’ideazione e attuazione di un sistema di prevenzione e controllo del territorio caratterizzato dal perseguimento dei seguenti obiettivi fondamentali:

* Maggiore controllo del territorio attraverso il dispiegamento di più pattuglie;

* Diminuzione dei reati;

* Aumento della sicurezza.

L’opera di prevenzione, con un apparato di polizia diffuso e presente il più possibile sul territorio, ha un positivo e riscontrabile effetto di deterrenza verso le condotte devianti e conduce ad una sensibile diminuzione dei reati, ingenerando nell’opinione pubblica una maggiore sensazione di sicurezza e un fattivo spirito di collaborazione verso le Forze dell’Ordine.

Le politiche di sicurezza sono proiettate alla tutela dei cittadini rispetto alla percezione diffusa di insicurezza, proponendo come scopo principale quello di individuare le strategie idonee a ridurre questa sensazione.

Le politiche di prevenzione sono dirette ad impedire che siano commessi reati, ad aumentare e razionalizzare le risorse per una più incisiva vigilanza del territorio.

Tutelare, quindi, il cittadino dal rischio oggettivo di rimanere vittima di eventi criminosi.

La scelta di incentivare i controlli, con un maggiore dispiegamento di Operatori di polizia nelle Stazioni ferroviarie e nelle metropolitane di Milano, Roma e Napoli risulta essere la strategia vincente per incrementare la percezione di sicurezza, diminuire i fenomeni delinquenziali, così da migliorare la qualità di vita dei cittadini che vi abitano.

Il SIC si complimenta con il Governo per l’impegno sinora dimostrato per la Sicurezza nelle città italiane.

Fluminimaggiore, 6 agosto 2024

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Bocciato l’emendamento che prevedeva l’introduzione di codici identificativi alfanumerici sulle divise delle Forze di Polizia

Lo scorso 24 luglio, l’emendamento al ddl Sicurezza che prevedeva l’adozione di un codice identificativo sulle divise e la bodycam per gli agenti delle forze dell’ordine impegnati nella gestione dell’ordine pubblico, nel corso ad esempio di manifestazioni o eventi, è stato respinto dalle commissioni riunite Giustizia e Affari Costituzionali.
Ogni anno, durante i servizi di ordine pubblico e di controllo del territorio, tantissimi Servitori dello Stato in divisa sono vittime di aggressioni, alcune delle quali efferate.
Qualcuno erroneamente crede di potere ridurre la violenza nelle manifestazioni di piazza “marchiando ” le divise ed i caschi delle Forze di Polizia con un codice alfanumerico.
Qualcuno ritiene di arrestare l’escalation di violenza che registriamo nelle strade delle città italiane con un semplice codice identificativo impresso sulle divise degli Operatori di polizia.
Con troppa leggerezza dimentichiamo la ferocia delle aggressioni operate in danno dei
Servitori dello Stato che non vengono adeguatamente tutelati.
L’attuale impianto normativo risulta essere anacronistico ed eccessivamente garantista per chi si rende responsabile di condotte altamente lesive del diritto che mirano a destabilizzare l’ordine e la sicurezza pubblica.
L’attenzione di alcuni politici si concentra su una immotivata esigenza di stampigliare dei codici alfanumerici sulle Divise, non preoccupandosi minimamente di indirizzare le energie nel contrasto delle innumerevoli condotte illecite a cui quotidianamente i cittadini assistono inermi.
Nessun Operatore di Polizia gode di immunità per comportamenti contrari alla Legge.
L’adozione di un codice identificativo espone inevitabilmente il Servitore dello Stato a rappresaglie e ad atti di ritorsione, rendendolo un bersaglio facilmente raggiungibile di azioni criminali e, in alcune aree geografiche, particolarmente sensibili sotto il profilo dell’ordine e sella sicurezza pubblica, a causa della massiva presenza di sodalizi criminosi, anche di matrice eversiva.
Per tutelare la sicurezza dello Stato non è prioritaria la “marchiatura” delle divise indossate dai Carabinieri.
La priorità dovrebbe essere quella di individuare e punire chiunque aggredisce e minaccia le Donne e gli Uomini in divisa che difendono le Istituzioni, i cittadini e il loro diritto a manifestare.
Le Forze di Polizia meritano il massimo rispetto da parte di tutte le fazioni politiche per il loro incessante impegno nel contrasto ad ogni forma di illegalità.
Un codice identificativo trasmette un segnale difforme a quello che ogni divisa ha da sempre rappresentato e continuerà a rappresentare.
Le uniformi delle Forze di Polizia incarnano i valori etici e deontologici più nobili della nostra Nazione.
Prima di marchiare le divise dei Servitori dello Stato, dovremmo investire ogni energia intellettuale e materiale per fornire, con assoluta urgenza, alle Donne e agli Uomini in divisa tutti gli strumenti normativi e tecnologici per fronteggiare adeguatamente i fenomeni delinquenziali che sono in vertiginoso aumento.

Fluminimaggiore, 26 luglio 2024

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~CONFRONTO TRASPARENZA DISPONIBILITÀ~ La Segreteria Regionale SIC Sardegna si mette a confronto con le donne e gli uomini dell’Arma dei Carabinieri della Sardegna

Sta proseguendo anche a Luglio il ciclo di assemblee Sindacali svolte dal SIC su tutto il territorio nazionale.
Gli ultimi tre incontri si sono svolti nei giorni 17, 18 e 19 luglio 2024. presso le Compagnie Carabinieri Bono (SS), Tempio Pausania (SS) e Ottona (NU).

Alle assemblee hanno partecipato numerosi Colleghi.

L’auditorium ha apprezzato la cristallina lealtà e la disponibilità dei Segretari Regionale, Provinciali e dei Dirigenti Nazionali della nostra Organizzazione Sindacale che sono intervenuti agli eventi.

Nel corso delle assemblee sono state illustrate le attività e le opportunità offerte dalla nostra Organizzazione Sindacale.

I quesiti non sono mancati.

Sono state fornite, a cura del Direttivo Nazionale e Regionale del SIC, esaustive risposte.

Nel corso delle assemblee sono stati trattati specifici argomenti, tra cui l’assistenza e la tutela disciplinare e legale, l’assistenza ed il supporto Psicologico, con riferimento anche al fenomeno suicidiario.

Tematiche di interesse prioritario afferenti le condizioni lavorative del Carabiniere.

La progettualità e la circolarità informativa del SIC, aperta a tutti attraverso i nostri canali social, è stata particolarmente apprezzata.

Il confronto con i Colleghi di Bono, Tempio Pausania e Ottana è stato estremamente proficuo perché ha consentito di acquisire le problematiche afferenti il benessere e le condizioni lavorative direttamente da chi opera nel territorio.

Sono stati illustrati i numerosi servizi che la nostra Organizzazione sindacale offre ai propri associati, tra cui la consulenza h24 in favore dei giovani Carabinieri.

Apprezzati gli interventi dei Segretari Regionali Alessandro SAVI e Michele TANGIANU, dei Segretari Provinciali Marco SADERIS, Roberto PUGGIONI, Luca OPPES, Antonello COLACCHI e Gianmario SOTGIU.

In occasione degli incontri, tanti Colleghi hanno aderito al progetto SIC.

Il Sindacato Indipendente Carabinieri continuerà le attività assembleari in Sardegna anche nel mese di agosto.

Da sempre il nostro obiettivo è mettere in primo piano le risorse umane che quotidianamente operano e affrontano nella vita privata e professionale numerose difficoltà.

Acquisiamo le criticità, cercando un leale e costruttivo un confronto con i Carabinieri per la risoluzione tempestiva delle problematiche.

Grande successo per le assemblee SIC ad Alghero e Porto Torres

Nelle giornate del 12 e 13 Luglio 2024, il Sindacato Indipendente Carabinieri ha tenuto due partecipatissime assemblee sindacali, rispettivamente presso le Compagnie Carabinieri di Alghero e Porto Torres (SS).

Gli incontri che il SIC sta organizzando senza sosta su tutto il territorio nazionale si svolgono all’insegna di una comunicazione cristallina ed una apertura totale al dialogo con le Donne e gli Uomini dell’Arma dei Carabinieri.
Ed anche in queste due occasioni, la platea ha profondamente apprezzato la disponibilità e la qualità delle risposte ai tanti quesiti proposti.

Presenti il Segretario Nazionale SIC con delega all’assistenza psicologica, Maurizio Testoni, il Segretario Generale Regionale del SIC Sardegna, Michele Tangianu, il Segretario Regionale aggiunto, Leonardo Pintus ed i Segretari Provinciali del SIC Sassari, Marco Saderis e Sara Moscato.

Oltre che una esauriente esposizione del progetto sindacale SIC e della circolarità informativa che lo contraddistingue, i relatori hanno trattato specifici argomenti di interesse generale, tra cui l’assistenza e la tutela disciplinare e legale, l’assistenza ed il supporto Psicologico, anche con riferimento al fenomeno suicidiario.

I prossimi appuntamenti sono il 17 Luglio, presso la Compagnia Bono (SS), il 18 Luglio presso la Compagnia Tempio P. (SS) ed il 19 Luglio presso la Compagnia Ottana (NU).

IL SIC non si ferma nemmeno in Estate.
Contattaci, noi ci siamo!

Il SIC incontra il Comandante della Legione Carabinieri Friuli Venezia Giulia Gen. B. Gabriele Vitagliano

IL CAMBIAMENTO PASSA ATTRAVERSO UNA REALA APERTURA.
GRAZIE AL COMANDANTE DELLA LEGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA.

Il 10 luglio 2024, il Comandante della Legione Carabinieri Friuli Venezia Giulia sig. Gen. B. Gabriele VITAGLIANO ha incontrato presso la Caserma intitolata al Brig. A. BASSO M.O.V.M. i Rappresentanti regionali delle varie APCSM.

Il Sindacato Indipendente Carabinieri ha partecipato all’incontro con il Segretario Generale Regionale Gianluca CARUSO.

L’incontro è stato fortemente voluto dal Gen. B. Gabriele VITAGLIANO.

Nel corso dell’incontro il Comandante della Legione Carabinieri Friuli Venezia Giulia ha dichiarato la sua disponibilità al dialogo con tutte le APCSM, in un clima di leale e fattiva collaborazione, finalizzato ad accrescere il benessere dei Carabinieri e per migliorarne le condizioni lavorative e gli ambienti di lavoro.

Il Gen. B. Gabriele VITAGLIANO ha chiesto ai Rappresentanti delle sigle sindacali presenti di segnalare personalmente a lui qualsivoglia criticità per una più rapida risoluzione.

Tra le problematiche emergenti, assume carattere di priorità la carenza di personale nei vari Reparti, in particolare nelle Sezione/Aliquote Radiomobili, nei Nuclei Investigativi dei Comandi Provinciali e, soprattutto, nelle Stazioni.

È stata evidenziata l’età avanzata del personale ancora in servizio in Reparti più soggetti a orari gravosi.

L’incontro si è svolto in un clima di assoluta serenità.

Particolarmente apprezzata l’empatia dimostrata dal Gen. B. Gabriele VITAGLIANO per la risoluzione di tutte le problematiche che affliggono i Carabinieri della Regione di lui amministrata.

Il Comandante ha sottolineato che, pur cercando di identificare problemi attraverso la gerarchia, è assolutamente necessario la collaborazione e gli interventi delle realtà sindacali nel processo decisionale.

Il SIC, attraverso il Segretario Generale Regionale Gianluca CARUSO, si è reso disponibile per una leale e proficua collaborazione.

Questa Associazione sindacale si aspetta una analoga apertura da parte di tutti i restanti Comandanti di Legione mettendo in primis il bene di quelle risorse umane che quotidianamente operano in condizioni disagevoli per la difesa dello Stato.

Fluminimaggiore, 12 Luglio 2024

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Approvato l’emendamento voluto e sostenuto dal SIC che attribuisce una maggiore tutela al personale delle forze dell’ordine indagato i imputato per fatti inerenti il servizio

Nella mattinata di ieri, le Commissioni Riunite “Affari Costituzionali” e “Giustizia” della Camera dei Deputati hanno approvato l’emendamento presentato dal Governo nell’ambito del disegno di legge 1660, in discussione presso le citate Commissioni.
L’emendamento, approvato dalle Sezioni delle due Commissioni, è volto ad introdurre nuove disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario.
L’emendamento in questione, fatte salve le disposizioni statuite dall’art. 32 della legge 22 maggio 1975, n. 152 e dall’art. 18 del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito con legge 23 maggio 1997, n. 135, in materia di tutela legale a favore del personale indagato o imputato per fatti inerenti al servizio, prevede, per le sole spese di difesa, l’attribuzione di una somma fino all’importo di 10mila euro per ciascuna fase del procedimento.
Tale somma verrà attribuita a partire dal 2024.
Grazie all’approvazione dell’emendamento in disamina, l’importo sinora previsto di 5mila euro è stato raddoppiato.
A partire dal 2024, il nuovo importo massimo di 10mila euro è riconosciuto per ciascuna fase del procedimento.
La rivalsa delle citate somme si concretizzerà solo se al termine del procedimento verrà accertata la responsabilità dolosa da parte del dipendente.

L’emendamento approvato stabilisce che non si procede alla rivalsa delle somme anticipate qualora:

– le indagini preliminari si siano concluse con un provvedimento di archiviazione o sia stata emessa, in sede di udienza preliminare, una sentenza di non luogo a procedere ai sensi dell’articolo 425 c.p.p.;

– venga emessa sentenza di proscioglimento ai sensi dell’articolo 469 c.p.p.;

– sia stata pronunciata una sentenza di proscioglimento ai sensi degli articoli 129 perché sussiste una causa di non punibilità;

– sia emessa una sentenza di non doversi procedere ai sensi dell’art. 529 c.p.p.;

– sia intervenuta una sentenza di non doversi procedere ai sensi dell’art. 530, commi 2 e 3;

– intervenga una sentenza di assoluzione ai sensi 531 c.p.p.;

– intervenga l’estinzione del reato, anche se successivamente alla sentenza;

– ricorra altro provvedimento che abbia escluso la responsabilità penale del dipendente, salvo che per i fatti contestati in sede penale sia stata accertata la responsabilità per grave negligenza in sede disciplinare.

L’emendamento verrà introdotto nel testo finale del ddl, a breve al vaglio dell’Assemblea della Camera dei Deputati dove troverà, senz’altro, pieno accoglimento.
Un risultato di portata storica che il SIC ha da sempre voluto e sostenuto.
Finalmente lo Stato ha scelto di stare dalla parte delle Forze dell’Ordine.

Fluminimaggiore, 11 Luglio 2024

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Continua il ciclo di assemblee SIC su tutto il territorio nazionale

Proseguono, anche nel mese di luglio, gli incontri del SIC con le colleghe ed i colleghi interessati a conoscere il nostro progetto sindacale e a discutere insieme
sulle tematiche di maggiore interesse riguardanti la professione di Carabiniere.

I prossimi appuntamenti:
Compagnia Alghero (SS) – 12.07.2024 – dalle ore 10.00 alle ore 12.00;
Compagnia Porto Torres (SS) -13.07.2024 -dalle ore 10.00 alle ore 12.00;
Compagnia Bono (SS) – 17.07.2024 – dalle ore 10.00 alle ore 12.00;
Compagnia Tempio P. (SS) – 18.07.2024 – dalle ore 10.00 alle ore 12.00;
Compagnia Ottana (NU) – 19.07.2024 – dalle ore 10.00 alle ore 12.00.

Maggiori informazioni nella locandina allegata.

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