Allo studio il decreto per la tutela penale delle Forze dell’Ordine. Plauso del SIC al Ministro Piantedosi

Accogliamo con soddisfazione le recenti dichiarazioni del Ministro dell’Interno Piantedosi in merito al decreto allo studio del Governo teso a rafforzare le tutele economiche e legali per le Forze dell’Ordine.

Qualcuno insiste strumentalmente a chiamare questo dispositivo “scudo penale”, suggerendo che, grazie ad esso, gli operatori godranno sostanzialmente di una immunità (o impunità) totale rispetto alle loro condotte in servizio.
Giova ribadire che nulla è più lontano dalla realtà.

Le misure allo studio non intendono sottrarre chi sbaglia dalle proprie responsabilità, ma evitare, a chi per professione è quotidianamente esposto a situazioni complicate, inutili calvari.

Tra le principali novità del Decreto, infatti, ci sono:
Iscrizione nel registro degli indagati NON AUTOMATICA: la decisione di avviare un’indagine sarà lasciata alla discrezionalità del giudice, eliminando l’automatismo attuale. Ciò eviterà agli operatori il calvario dell’iscrizione nel registro degli indagati nei casi in cui sia palese da subito la condotta corretta.
Spese legali coperte: lo Stato coprirà fino a 10.000 euro per ogni fase del procedimento legale in cui l’Agente sia coinvolto per fatti inerenti al servizio.
Ciò farà sì che gli esosi costi legali non si abbattano sugli operatori e sulle loro famiglie, finché eventuali responsabilità non vengano definitivamente accertate.
Tutela economica: lo stipendio degli agenti sarà garantito fino a una condanna definitiva, senza congelamenti o sospensioni preventive delle retribuzioni.

E’ chiaro a chiunque sia dotato di onestà intellettuale che questi strumenti sono un atto di giustizia e di salvaguardia nei confronti di chi, quotidianamente, rischia per difendere i cittadini e le Istituzioni del nostro Paese.
Insieme al Dl Sicurezza, questo progetto di legge rappresenta un passo avanti significativo per la serenità delle Donne e degli Uomini delle FF.OO. ed è la dimostrazione della sensibilità che questo Governo ha nei loro confronti e nei confronti della Sicurezza dei Cittadini.

Fluminimaggiore, 1° aprile 2025

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Roma, Carabinieri arrestano spacciatore. Giornalista e Senatrice si sdegnano

Lo scorso giovedì, a Roma, presso il Quartiere di San Lorenzo, due Carabinieri hanno arrestato in flagranza un giovane spacciatore, irregolare in Italia e senza fissa dimora.

Storia finita, si penserebbe.
Il bene vince sul male.
I buoni arrestano i cattivi, come fanno ogni giorno, con coraggio ed abnegazione.

Invece no.
Perché al momento dell’arresto, avvenuto al culmine di un concitato inseguimento a piedi, era presente una giornalista, che non gradisce come lo spacciatore viene ammanettato e pensa bene di filmare la scena, apostrofando i Militari e consolando il “povero” spacciatore.

E non basta.

Nel giro di poche ore, arriva puntuale il commento di una Senatrice, che si scandalizza del video e critica a sua volta l’operato dei Carabinieri.

Si tratta della stessa Senatrice che si era scagliata contro gli operatori che avevano inseguito il giovane Ramy a Milano, senza attendere le perizie che, poi, in effetti, li hanno scagionati.

Noi ricordiamo che in ogni situazione la cautela è d’obbligo.

Abbiamo già visto a cosa porta fomentare odio contro le Forze dell’Ordine.

I tragici fatti che settimane fa hanno portato alla morte di Ramy, furono strumentalizzati e scatenarono una serie di violenti disordini di piazza, con danneggiamenti e ferimenti di tanti nostri colleghi.

E non consola che, mentre il fumo dei cassonetti dati alle fiamme ancora impestava l’aria, arrivavano i risultati delle indagini, che escludevano gli operatori da qualunque responsabilità.

Lo ripetiamo: la cautela è sempre d’obbligo.
Ancor di più in questi tempi di tensioni sociali.

Anche in questo caso la Magistratura si è già attivata.
Se ci sono responsabilità, queste verranno accertate.

Ci piacerebbe pensare che un giorno, si accerteranno eventuali responsabilità anche di chi inscena processi mediatici, distorce verità, approfitta di posizioni privilegiate per diffondere odio e destabilizza, in ultima analisi, le Istituzioni dello Stato.

IL SIC DIFENDE CHI DIFENDE SEMPRE.

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Altri due Carabinieri aggrediti da cittadino extracomunitario. Ormai i delinquenti non temono conseguenze

Nella mattinata di ieri, a San Felice sul Panaro (MO), si è registrata una grave aggressione (l’ennesima) nei confronti di due Carabinieri della locale Stazione, ad opera di un cittadino extracomunitario di nazionalità ghanese residente in quel centro.

Mentre i Militari procedevano nei suoi confronti alla notifica di una violazione, l’extracomunitario li ha prima minacciati di morte per poi passare alle vie di fatto, aggredendo con calci e pugni uno dei due Carabinieri.

L’uomo, prima di essere immobilizzato, si è anche scagliato contro l’autovettura di servizio, danneggiandone la carrozzeria.

Il Collega aggredito è stato trasportato presso l’Ospedale Civile di Mirandola (MO) per le lesioni riportate al volto che i Sanitari hanno giudicato guaribili in due giorni.

Questo episodio, che si aggiunge alle numerose violenze operate in questi ultimi mesi da cittadini extracomunitari in danno delle FF.PP., dimostra ancora una volta il livello di pericolosità con cui i nostri Carabinieri sono costretti a confrontarsi quotidianamente.

La nostra piena solidarietà va ai Militari coinvolti, che hanno dimostrato coraggio e dedizione nel garantire la Sicurezza dei cittadini.
E, nel rivolgere un particolare augurio di pronta guarigione al collega ferito, auspichiamo che venga fatta giustizia con pene adeguate alla gravità di quanto accaduto.

Non possiamo più tollerare che il personale delle Forze dell’Ordine venga esposto a rischi così elevati mentre svolge il proprio lavoro”.

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Il SIC incontra il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale C.A. Luciano Portolano

Nel pomeriggio di ieri, a Roma, si è svolto l’incontro tra le APCSM ed il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale di Corpo d’Armata Luciano PORTOLANO.
Presenti per il SIC il Segretario Generale Luigi Pettineo e il Presidente Francesco Luciani.
L’occasione ha rappresentato un proficuo momento di confronto costruttivo, finalizzato a tracciare e fissare linee guida univoche per la tutela dei diritti delle Donne e degli Uomini del Comparto Difesa e per raccogliere ogni proposta atta a migliorarne le condizioni lavorative.
Il confronto si è svolto in un clima di serenità e di reciproca cordialità.
Sono state trattate tematiche di interesse collettivo.
Il CSMD (CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA DIFESA) ha aperto l’incontro soffermandosi sull’attuale situazione geopolitica e segnatamente sui conflitti armati presenti in Europa e tra l’Ucraina e la Russia.
E’ stata rimarcata l’importanza della coesione e del senso di appartenenza della Compagine Militare.
Ogni sforzo e risorsa deve essere investita sulla formazione e sull’addestramento delle Forze Armate.
L’Alto Ufficiale ha dato prova di una trasparente apertura verso le APCSM, dichiarandosi disponibile al confronto per incrementare l’efficienza dei Reparti, ottimizzando l’impiego del personale in una prospettiva di razionalizzazione delle risorse disponibili per potere affrontare l’attuale crisi internazionale.
Particolare attenzione è stata rivolta al personale recentemente arruolato, per il quale si prevede l’istituzione di una previdenza complementare.
Il Sindacato Indipendente Carabinieri ha improntato il suo intervento sulla necessità di creare rapporti di leale e fattiva collaborazione tra le APCSM ed i vertici delle varie Forze Armate.
Per il SIC, il confronto funzionale tra le APCSM e la Scala gerarchica deve basarsi sulla trasparenza e sul rispetto dei ruoli, prediligendo sempre la tutela dei diritti degli appartenenti alle Forze Armate al fine di garantire condizioni lavorative dignitose.

Con la presente vogliamo esprime sincera gratitudine al Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. C.A. Luciano Portolano per l’attenzione rivolta alla nostra Organizzazione sindacale.

 

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Caso Ramy, la verità giudiziaria al di sopra di ogni strumentalizzazione politica

CASO RAMY, LA VERITÀ GIUDIZIARIA AL DI SOPRA DI OGNI STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA

LA PERIZIA CINEMATICA SCAGIONA I CARABINIERI DA OGNI ACCUSA INFAMANTE.

Il SIC ha appreso con soddisfazione che il Consulente Tecnico incaricato dalla Procura di Milano ha depositato la relazione peritale sull’inseguimento del motoveicolo con a bordo il giovane Ramy Elgaml, operato dai Carabinieri la sera del 24 novembre 2024.

Al termine di minuziosi accertamenti cinematici, il Perito ha stabilito che l’operato del conducente dell’autovettura Giulietta in dotazione alla Sezione Radiomobile di Milano, nell’ambito dell’inseguimento, risulta essere stato conforme a quanto prescritto dalle procedure in uso alle Forze dell’Ordine.

Il Consulente Dr. Marco Romaniello, nella perizia cinematica fatta per l’indagine su quando accaduto a Ramy, morto la notte del 24 novembre 2024 durante l’ inseguimento, testualmente scrive:
«per quanto attiene al Vice Brigadiere conducente dell’autovettura di servizio Alfa Romeo Giulietta, la disamina di tutti i video e l’attenta analisi cinematica condotta hanno confermato che questi, aderendo al dovere d’ufficio, ha proceduto nell’inseguimento dei due fuggitivi, attenendosi alle procedure previste nei casi di inseguimenti di veicoli e si è trovato nell’impossibilità di poter attuare un’azione difensiva efficace in relazione alla manovra improvvisa ed imprevedibile attuata dal conducente del motoveicolo, di taglio della propria traiettoria».

Il Perito aggiunge che: «si deve concludere che, nei limiti dell’esito imprevedibile e drammatico del seguito della manovra difensiva obbligata, sia la risposta attentiva del conducente dell’autovettura Giulietta, sia la sua reazione, sono state adeguate e controllate, costituendo dei processi mentali automatici e governati. La concausa determinante dell’evento che ha cagionato il decesso del trasportato a bordo del motoveicolo, Elgaml Ramy Yehia Awwad Nady – al di là dei fattori umani connessi ai conducenti – è stata, purtroppo, determinata dalla presenza del palo semaforico che ha arrestato la caduta del trasportato, bloccandone la via».

Nelle ore immediatamente successive al tragico evento, il SIC ha invitato le parti politiche ad astenersi da giudizi non basati su elementi certi ed incontrovertibili.
Il SIC ha esortato il mondo politico a non strumentalizzare l’evento, al fine di non ingenerare sentimenti di livore verso le Forze di Polizia.

La verità processuale non è assoggettabile a competizioni politiche che hanno acceso violente proteste di piazza.

La relazione peritale finalmente chiarisce con elementi certi la reale dinamica dell’accadimento, scagionando i Carabinieri dalle accuse diffamatorie.

Siamo certi che coloro che hanno infangato l’onore ed il prestigio dei nostri Colleghi vengano penalmente perseguiti dalla Magistratura.

Il SIC rinnova la propria vicinanza ai Colleghi coinvolti in questa triste vicenda.

Fluminimaggiore, 13 marzo 2025

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Brillante operazione antidroga dei Carabinieri di Lanciano (CH). Il plauso del SIC

Lo scorso 5 marzo i Carabinieri della Compagnia di Lanciano (CH) hanno tratto in arresto due uomini, un34enne di nazionalità venezuelana e un 36enne brasiliano, per possesso di un ingente quantitativo di cocaina destinata a rifornire la piazza locale e quella dei comuni limitrofi.

L’arresto è scattato durante un servizio mirato al contrasto dello spaccio di droga.

I militari del Nucleo Operativo, coadiuvati dai Colleghi dell’Aliquota Radiomobile, hanno notato il comportamento sospetto di un uomo a bordo di un’autovettura.

I Carabinieri hanno effettuato ulteriori accertamenti sui soggetti fermati presso il nosocomio di Lanciano, al fine di verificare l’eventuale ingestione di ovuli contenenti sostanza stupefacente.

Gli esami medici hanno confermato la presenza di corpi estranei nell’addome dell’uomo. Dopo il trattamento medico, il brasiliano ha espulso ben 66 ovuli di cocaina, per un peso complessivo di quasi 900 grammi.

Un duro colpo assestato dai Carabinieri al traffico di una sostanza stupefacente che viene commercializzata nel fine settimana sul “mercato” frentano ed assunta prevalentemente dai giovani.

Il SIC esprime ai Colleghi della Compagnia Carabinieri di Lanciano il suo plauso per la brillante operazione antidroga che ha consentito di assicurare alla Giustizia due pericolosi spacciatori.

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Iscritti e quadri del SIC a confronto con lo Studio legale Marro-Rivello. Grande successo per il webinar sul Procedimento disciplinare

IL SIC NON SI OCCUPA DI TUTELA LEGALE ATTRAVERSO I TUTORIAL, MA METTE A CONFRONTO I PROPRI ASSOCIATI CON ECCELLENTI PROFESSIONISTI NEL SETTORE MILITARE, PER GARANTIRE LA MIGLIORE STRATEGIA D’AZIONE NEI PROCEDIMENTI PENALI E DISCIPLINARI

Nel pomeriggio di ieri, si è svolto il webinar, organizzato dal SIC in collaborazione con lo Studio legale Marro-Rivello, sul tema “Il procedimento disciplinare di Corpo e di Stato”.
All’evento hanno partecipato numerosi iscritti e i Quadri della nostra organizzazione sindacale.

Si tratta di una iniziativa fortemente voluta dal SIC, per stabilire una connessione tra i nostri membri e gli Avvocati a cui è affidata la loro tutela legale, in un clima di assoluta trasparenza.

Il tema trattato ha entusiasmato l’auditorium, che si è relazionato con i Relatori in un proficuo confronto.
Il SIC, avendo a cuore la tutela legale dei propri iscritti, si è rivolto ad eccellenti Professionisti che hanno fin da subito dato fiducia al progetto che la nostra realtà sindacale porta avanti per assicurare la salvaguardia dei diritti e per migliorare le condizioni lavorative dei propri Associati.

Il SIC si preoccupa realmente della formazione professionale dei propri iscritti.
Ai Legali intervenuti rivolgo il mio sentito ringraziamento per il prezioso contributo fornito.

SIC, SEMPRE DI PIU’ SINONIMO DI TRASPARENZA, ONESTÀ, IMPEGNO.

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Tor Bella Monaca, minacce al Comandante di Stazione Lgt. Giovanni Villanucci Lo Stato è presente e non si fa intimorire

Il Sindacato Indipendente Carabinieri esprime la propria vicinanza e sostegno al Comandante della Stazione Tor Bella Monaca di Roma, vittima di scritte minatorie apparse sul muro di Via dell’Archeologia di quel quartiere.

Le Forze di Polizia, con la loro costante attività preventiva e repressiva, sono riusciti ad arginare i fenomeni delinquenziali presenti in quel territorio e in particolare lo spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovani.

La scritta minatoria apparsa su un muro non fa paura a chi quotidianamente, con abnegazione e determinazione, scende in campo per tutelare i cittadini e, soprattutto, le fasce deboli ed i giovani.

Le Forze di Polizia continueranno a svolgere con dedizione il loro servizio per garantire agli abitanti di Tor Bella Monaca una cornice di sicurezza, contrastando comportamenti antisociali che possano condizionare la pacifica convivenza.

Quello che preoccupa è l’atteggiamento di sfida collegato al mancato rispetto delle istituzioni e al senso di impunità.

Il SIC esprime un vivo plauso al Comandante della Stazione Carabinieri di Tor Bella Monica per l’encomiabile impegno dimostrato nel contrasto alla criminalità in un territorio estremamente sensibile sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica per la presenza di organizzazioni dedite al traffico di sostanze stupefacenti e alla commissione di reati predatori mediante violenza.

 

“TERRA DEI FUOCHI”. Il grido d’allarme del SIC è stato ascoltato

Il ringraziamento del SIC al Governo e al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

In data 31 Gennaio 2025, attraverso una specifica nota, il SIC aveva chiesto al Ministro della Difesa di volere interessare le competenti Autorità Governative per un tempestivo intervento in relazione all’emergenza ambientale nella “Terra dei Fuochi”.

Abbiamo appreso con soddisfazione che il Consiglio dei Ministri ha nominato il Generale di Brigata dei Carabinieri Giuseppe Vadalà quale Commissario Straordinario per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti territorio nazionale, con i compiti di impulso e di coordinamento per le attività di bonifica e di messa in sicurezza delle discariche abusive, oggetto di sanzione UE comminata all’Italia a seguito della sentenza della Corte di Giustizia Europea.

Il Commissario unico nazionale nominato interverrà da subito per la bonifica dell’area denominata “Terra dei Fuochi”.
Una vasta area in Campania, tra Napoli e Caserta, in cui per decenni sono stati interrati rifiuti tossici, con conseguenze catastrofiche per l’ambiente e per la salute di milioni di cittadini che vivono in quei territori.

Con la nomina del Commissario straordinario, il Governo ha voluto adottare una strategia globale per affrontare questa crisi ambientale che ha devastato territori di ineguagliabile bellezza e provocato patologie letali per la popolazione ed in particolare in danno di bambini che hanno sviluppato malattie oncologiche quali leucemia, neoplasie cerebrali e polmonari.

Il SIC ringrazia le Autorità Governative ed il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri per le iniziative intraprese per tutelare, con ogni mezzo a propria disposizione, il diritto alla salute e alla vita e affinché la “Terra dei Fuochi” si trasformi da un simbolo di abbandono e di inadempienza ad un esempio di riscatto, di impegno civico e legalità.

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Contratto di lavoro approvato dal Consiglio dei Ministri Probabilmente già a maggio incrementi ed arretrati

Nella giornata di ieri, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha deliberato l’approvazione delle ipotesi di accordo sindacale per il triennio 2022-2024 del personale dei Corpi di polizia a ordinamento civile (Polizia di Stato e Polizia Penitenziaria) e a militare (Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) e del personale delle Forze Armate.

Occorre ora attendere la firma del Decreto di recepimento da parte del Presidente della Repubblica e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Quindi le Amministrazioni del Comparto potranno procedere agli incrementi stipendiali e l’attribuzione degli arretrati.

Osservando le tempistiche finora sostenute, possiamo ipotizzare che gli incrementi nel cedolino stipendiale e gli arretrati potranno arrivare già nel mese di maggio, forse anche ad aprile, anziché quello di giugno inizialmente ipotizzato.

 

Fluminimaggiore, 1° marzo 2025

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