Il SIC presente oggi alla commemorazione dell’Appuntato Scelto Tiziano Della Ratta, Medaglia d’Oro al Valor Militare

Oggi il SIC ha partecipato alla Santa Messa commemorativa svoltasi presso il Duomo di Sant’Agata de’ Goti (BN) in occasione del 10° anniversario della tragica scomparsa dell’App. Sc. Tiziano Della Ratta, ferocemente trucidato, nel corso di una rapina perpetrata in danno di una gioielleria, nel comune di Maddaloni (CE).

Quel tragico 27 aprile 2013, il Graduato compì un atto di estremo valore, a seguito del quale fu insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”, con la seguente motivazione: “Con ferma determinazione, esemplare iniziativa e insigne coraggio, presente in abiti civili per indagini di polizia giudiziaria all’interno di una gioielleria, non esitava, unitamente a un commilitone, ad affrontare dei malviventi armati di pistola, entrambi per preparare una rapina.
Esponendosi coscientemente al fuoco dei malfattori, anche a protezione dei due clienti presenti, replicava efficacemente con l’arma in dotazione prima di essere mortalmente ferito e di accasciarsi esanime al suolo. Il pronto l’intervento di altri militari consentiva l’immediato arresto dei due rapinatori rimasti feriti, mentre altri otto correi venivano catturati nel corso delle successive e tempestive investigazioni.
Fulgido esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio”
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Il SIC – Sindacato Indipendente Carabinieri esprime i più fervidi sentimenti di vicinanza alla sig.ra Vittoria Iannotti, vedova del decorato e al figlio Alfonso Della Ratta.

Il SIC ricorda la strage di Nassirya del 27 Aprile 2006

Sono le 8,40 del mattino del 27 aprile 2006: la notizia che un altro grave attentato è stato perpetrato ai danni dei nostri militari in missione a Nassiriya è sulle labbra dell’intero Paese.

I fatti, come sempre accade in questi casi, sono all’inizio nebulosi. Poi, con il passare delle ore, ogni cosa si chiarisce e il bilancio, anche se non altissimo come in quel maledetto 12 novembre del 2003, è comunque drammatico: a perdere la vita due Marescialli dei Carabinieri, un capitano dell’Esercito e un graduato rumeno che si trovava nel blindato.

Rimane invece ferito un altro maresciallo dell’Arma.
Tutto accade lungo il viale che porta al Comando della Polizia irachena, un palazzo protetto da pareti anti-autobomba e trincee di sabbia che ospita anche la prigione e la sala operativa integrata di Polizia, Esercito e Vigili del Fuoco.

Ed è su questo tratto di strada pieno di insidie che, durante il quotidiano monitoraggio del contingente MSU (la Multinational Specialized Unit) sull’Unità di manovra VM 90, perderanno la vita, a seguito dell’esplosione di un ordigno, il Maresciallo Capo Carlo De Trizio, il Maresciallo Capo Franco Lattanzio, il Capitano dell’Esercito Nicola Ciardelli e il Caporale della Polizia militare rumena, Bogdan Hancu. Gravemente ferito, invece, il maresciallo aiutante Enrico Frassanito, il quale morirà per le gravissime ustioni riportate dieci giorni più tardi, il 7 maggio.

IL SIC – SINDACATO INDIPENDENTE CARABINIERI RENDE ONORE AI NOSTRI CADUTI A PERPETUA MEMORIA.

Napoli, esponenti di Governo “appesi” simbolicamente a testa in giù: la Politica condanni trasversalmente questi delinquenti!

25 aprile 2023 – A Napoli, nella giornata in cui si ricorda la fine di tutti i regimi totalitari, sono stati affissi dei manifesti con le foto capovolte di alcuni esponenti del Governo.
Un atto vile e dalla violenza, seppur simbolica, davvero allarmante, che deve essere duramente condannato da tutto l’arco costituzionale.
Il SIC-Sindacato Indipendente Carabinieri, nell’esprime solidarietà al Presidente del consiglio Giorgia Meloni, al Presidente del Senato Ignazio La Russa, al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, stigmatizza questo gesto, dalle connotazioni di matrice reazionaria, dichiaratamente favorevole al ripristino di un assetto sociale e politico storicamente superato, compiuto proprio nella data del 25 aprile.
Festeggiare il 25 aprile non è vuota retorica ma rispetto e difesa della nostra Repubblica e dei sui valori democratici.

Il SIC si interroga: “Quali città oggi si possono definire sicure? Quale tutela viene garantita agli operatori di Polizia?”

Nella mattinata di ieri, a Fara Vicentino (VI), un immigrato nord africano ha diffuso il panico tra i cittadini, aggirandosi in stato di alterazione psicofisica al grido tristemente noto di “Allahu akbar”.
Immediato l’intervento dei Carabinieri che hanno tentato di immobilizzare l’extracomunitario. Nella concitata colluttazione quest’ultimo è riuscito a sfilare la pistola ad uno dei Militari e a sparare contro un Agente della Polizia Locale giunta nel frattempo in supporto.
A questo punto i Carabinieri non hanno avuto scelta se non quella di rispondere al fuoco, uccidendo l’aggressore.
L’Agente della Polizia Locale è attualmente ricoverato in terapia intensiva con gravi ferite, tra cui una al torace.
Le scellerate politiche sull’immigrazione degli ultimi anni hanno determinato una situazione ormai incontrollabile, che mina la Sicurezza dei cittadini e degli operatori delle Forze dell’Ordine.
Gli afflussi illegali incontrollati ed i criteri di accoglienza dalle maglie troppo larghe hanno riempito i centri di accoglienza di eserciti di disperati, costretti a vivere in condizioni igienico-sanitarie inumane, e le nostre città di persone allo sbando, con nessuna possibilità di integrazione o sopravvivenza, se non quella di delinquere o trascinarsi ai margini della società, spesso abbandonandosi a gesti sconsiderati come quello di ieri.

Il bilancio di questa vicenda è di una persona che ha perso la vita, di un nostro Agente gravemente ferito e di un Carabiniere contro il quale, nonostante il coraggio e la correttezza con cui ha agito, la Legge impone ora di aprire un fascicolo per omicidio.
Il Sindacato Indipendente Carabinieri, nell’augurare una pronta guarigione al collega della Polizia Locale ferito e profonda vicinanza ai restanti colleghi, esorta l’attuale Governo a proseguire nella strada intrapresa di rimodulazione delle politiche dell’immigrazione e di investimento di risorse economiche per ripianare gli organici del Comparto Difesa e Sicurezza, per il bene dei cittadini e dei servitori dello Stato deputati alla loro difesa.

La Segreteria Nazionale del SIC

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Ennesimo suicidio tra i Carabinieri. Il SIC scrive al Comandante Generale dell’Arma

SIC/CG2-2023

Fluminimaggiore, 23 aprile 2023

AL COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

OGGETTO: L’ennesimo suicidio.

L’Arma dei Carabinieri anche oggi piange un suo figlio. Il SIC SINDACATO INDIPENDENTE CARABINIERI in questa grave circostanza si unisce al dolore dei familiari dell’Appuntato dell’Arma in servizio alla Stazione Carabinieri di Chignolo Po’, in provincia di Pavia, il quale ieri ha deciso di lasciarci.
Perché?
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un aumento esponenziale di suicidi tra le fila degli Operatori di Polizia. È arrivato il momento di iniziare con coraggio e concreta competenza a muoversi per far sì che il benessere del personale sia effettivamente messo al primo posto e riconosciuto non solo con parole, ma con i fatti veri e propri. I Carabinieri hanno bisogno di essere ascoltati e rispettati e non lasciati da soli, come spesso accade.
La solidarietà tra i Carabinieri dà la forza per costruire nuovi e più funzionali legami.
“SAPPIAMO ASCOLTARE? SAPPIAMO COMUNICARE? LA COESIONE COME SI OTTIENE?”.
“Evitiamo il silenzio”.
Questa realtà sindacale “SIC” vuole affrontare questo fenomeno con grande senso di responsabilità e rispetto e chiede al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, di voler pianificare con consentita urgenza un incontro volto ad approfondire questa emergenza.

Ossequiosi saluti

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Il SIC ricorda il Maresciallo Giovanni Maria CALARESU

Oggi il “SIC” ricorda il Maresciallo Giovanni Maria CALARESU, Comandante della Stazione Carabinieri di Putifigari (SS), ucciso in servizio da un bandito in fuga dopo aver perpetrato una rapina ai danni di una banca. Il sacrificio di un Servitore dello Stato, morto nell’adempimento del dovere.

Il SIC al giuramento e consegna degli alamari agli allievi Carabinieri del 141° corso formativo

Stamane, nella Caserma “Trieste” di Iglesias si è svolta la cerimonia di giuramento degli Allievi Carabinieri effettivi, frequentatori del 141° Corso formativo semestrale.
Il Segretario Generale del SIC, Luigi Pettineo, non ha voluto far mancare a questi 450 giovani, di cui ben 80 donne, la vicinanza e l’affetto del nostro grande Sindacato.
Particolarmente significativo ed emozionante è stato il momento in cui i familiari hanno apposto sul bavero della giacca indossata dagli Allievi gli alamari, elemento distintivo degli appartenenti all’Arma dei Carabinieri, che si accompagna alla loro uniforme dalla fondazione.
Questa giornata rimarrà indelebilmente impressa nel cuore e nella mente di questi giovani Carabinieri e dei loro Cari.
Ai neopromossi Carabinieri, il SIC-Sindacato Indipendente Carabinieri formula i più fervidi e sinceri auguri per un futuro copioso di successi e soddisfazioni umane e professionali!

Il SIC partecipa al convegno organizzato dal Sindacato di Polizia COISP sul tema “La Sicurezza nelle Aree Metropolitane”

Nella mattina odierna, presso l’hotel Massimo D’Azeglio in Roma, si è svolto il convegno sul tema “LA SICUREZZA NELLE AREE METROPOLITANE”, indetto dal COISP Sindacato di Polizia.
Nel convegno sono state illustrate le seguenti tematiche legate alla sicurezza: emergenza immigrazione, sicurezza urbana, marginalità sociale e sviluppo per l’innovazione di comunicazione.
Sono state espresse note di merito sul costante impegno da parte delle Forze di Polizia nel contrasto di ogni forma di criminalità.
Al convegno hanno presenziato numerose personalità politiche tra cui il Ministro dell’interno Matteo Piantedosi.
Il “SIC” è stata l’unica associazione sindacale dei Carabinieri invitata all’evento, rappresentata dal suo Segretario Generale Luigi Pettineo.
Un sentito ringraziamento al Segretario Generale del COISP Domenico Pianese per avere richiesto la presenza del SIC a questo significativo seminario informativo.

 

 

Enorme rispetto per lo Squadrone Cacciatori, ma le Stazioni territoriali non sono una comfort zone!

Il SIC ha scritto al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri in merito ai contenuti del documentario “Basco Rosso”, dedicato al Reparto d’elite dell’Arma dei Carabinieri “Squadrone eliportato Cacciatori”, recentemente pubblicato sulla piattaforma RaiPlay.
Durante una lezione, l’Ufficiale istruttore, nell’illustrare ai frequentatori del corso formativo le attività svolte dallo Squadrone Eliportato, pronuncia le seguenti frasi: “l’impiego nella territoriale, forse, è leggermente più semplice di quello del Cacciatore. In Territoriale ho dei turni ben prestabiliti e, a meno che non succeda qualcosa, so che posso andare a casa a una certa ora. Il Cacciatore non lo sa perché la chiamata arriva anche all’ultimo momento. Vi dovrete trovare a
fronteggiare situazioni difficili tutti i giorni. SE NON SIETE PRONTI AD AFFRONTARE QUESTO, RITORNATE ALLA COMFORT-ZONE DEL LAVORO DI STAZIONE O DOVUNQUE ALTRO SIETE STATI IMPIEGATI FINO A OGGI”.
Queste frasi hanno urtato la sensibilità e la dignità di tutti i Carabinieri in servizio alle Stazioni e ai restanti Reparti territoriali che svolgono quotidianamente il loro servizio con spirito di sacrificio, senza limiti orari allorquando devono fronteggiare una emergenza.
La tradizionale vocazione di vicinanza alla popolazione che caratterizza l’Arma dei Carabinieri sin dalla fondazione, come peraltro ribadito nel tempo da tutti i Comandanti Generali, trova la sua espressione più concreta e quotidiana nella Stazione Carabinieri, il primo anello dell’organizzazione territoriale dell’Istituzione.
La “Stazione” è, innanzitutto, una risorsa operativa imprescindibile nel quadro delle attività volte a garantire la sicurezza dei cittadini che si sostanzia in un rapporto di conoscenza diretta e reciproca che richiama una vera e propria funzione di “rassicurazione sociale”.
Con la loro perfetta conoscenza dell’ambiente, i Carabinieri della Stazione sono uno strumento di prevenzione avanzata, la più moderna espressione di una Istituzione che, da sempre, mira a soddisfare la domanda di sicurezza nei luoghi dove si genera, in presa diretta con le effettive necessità degli abitanti.
Il SIC–Sindacato Indipendente Carabinieri è vicino A TUTTE LE COLLEGHE ED I COLLEGHI a prescindere dal Reparto in cui prestano servizio.
Reparti territoriali.
Siamo certi che il Signor Comandante Generale interverrà prontamente per dare il giusto riconoscimento ai Militari delle Stazioni e dei restanti Reparti territoriali.

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