Celebrato il 1° Congresso Regionale Marche

Lo scorso 30 novembre si è svolto a Macerata il 1^ Congresso Regionale del SIC per l’elezione delle Segretarie Provinciali e Regionale delle Marche.

Una regione nella quale il SIC è ben radicato, con numerosi riferimenti territoriali che forniscono qualificata e concreta assistenza agli iscritti.

E proprio gli iscritti alla nostra Organizzazione hanno fatto registrare una numerosa presenza all’evento, a riprova della fiducia che ripongono nel progetto del Sindacato Indipendente Carabinieri.

Presenti il Segretario Generale Luigi Pettineo, la Presidenza, la Segretaria Nazionale ed il Direttivo, a dimostrazione di una consolidata coesione e comunione di intenti che trae origine da una chiara connotazione di indipendenza, non assoggettata a condizionamenti o a forme involutive di clientelismo che rendono infruttuosa qualsivoglia iniziativa finalizzata alla difesa dei diritti.
Il Segretario Generale ha illustrato ai presenti tutte le attività svolte nonché le sinergie e le opportunità che il SIC offre ai propri associati. In ultimo sono state elencati gli interventi sinora effettuati a favore degli associati e le future linee operative per il raggiungimento di nuovi obiettivi volti al miglioramento delle condizioni lavorative dei Carabinieri.

Il SIC ha voluto rendere ampiamente funzionali le Segreterie Provinciali e Regionale Marche per offrire agli iscritti un’assistenza ed una tutela immediata ed aderente alle esigenze del territorio, in un rapporto di prioritaria prossimità.

Apprezzatissima l’impeccabile organizzazione dell’evento da parte dei componenti della Segreteria Regionale Marche, magistralmente diretta dal Presidente Luciani Francesco, il Segretario Nazionale Nicola Centenze e dal Membro del Direttivo Nazionale Fedora Oppido.

Corso di specializzazione per “Addetto al Comando CC Tutela Agroalimentare”, a sette mesi dal termine ancora nessuna assegnazione per i Colleghi

Fluminimaggiore, 25 novembre 2023

AL COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
ROMA

OGGETTO: Benessere ed Interpellanza.

AL solo scopo di migliorare Le condizioni di benessere e Lavorative dei nostri iscritti e di tutti i Colleghi, con spirito costruttivo, il SIC segnala La seguente criticità che troverà una rapida risoluzione grazie al Suo intervento.
In data 28/12/2022, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, con riferimento n. 295/5-1 Add. e Reg. di protocollo, ha indetto il corso di specializzazione per “Addetto al Comando CC Tutela Agroalimentare”, rivolto a 119 militari appartenenti ai ruoli Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Carabinieri, ivi compresi I Carabinieri Forestali.
Il 09/03/2023 ha avuto inizio il corso che si è concluso con la specializzazione dei frequentatori, da destinare ai Reparti Carabinieri Agroalimentari già esistenti e agli istituendi nuclei di Bergamo, Bari, Verona, Oristano, Firenze, Avezzano e Reggio Calabria.
La predetta interpellanza, indetta per il potenziamento del Reparto di Specialità, come previsto dalla legge di bilancio dell’anno 2023, è stata fortemente voluta dal Ministro del M.A.S.A.F.
Il 27/04/2023, i Militari partecipanti al corso di specializzazione hanno terminato l’iter formativo e hanno fatto rientro nelle sedi di servizio di provenienza, in attesa dell’attivazione in tempi ristretti, degli istituendi Nuclei per il loro definitivo trasferimento per l’impiego nella specializzazione conseguita.
In data 12/06/2023, il Comando Generale Arma ha determinato il trasferimento dei Militari specializzati:
– con data certa nelle sedi preesistenti;
– “ad avvenuta attivazione” negli istituendi nuclei.
La succitata Legge di Bilancio 2023, art. 1 commi 666-667, prevede il potenziamento dei Reparti della specialità agroalimentare a decorrere dal mese di settembre 2023.
Alla data odierna, i Reparti di nuova istituzione risultano logisticamente
approntati.
A sette mesi dalla fine del corso di formazione, i 77 Carabinieri del ruolo normale e quelli della forestale, destinati agli istituendi nuclei, continuano a prestare servizio nei Reparti di origine e, paradossalmente, non hanno ricevuto alcuna informazione in merito al periodo in cui dovranno effettuare il trasferimento definitivo negli istituendi Nuclei, con l’insorgenza di problematiche che investono i Militari e le loro famiglie e specificatamente:
le iscrizioni scolastiche dei propri figli;
– le locazioni di immobili presso le località di nuova destinazione;
– l’organizzazione logistica correlata alla movimentazione del proprio nucleo
familiare presso i luoghi di destinazione.
Problematiche che hanno determinato notevole aggravio economico ed una forte insoddisfazione e demotivazione professionale.
Pertanto, nell’esclusivo interesse di tutelare il “benessere del personale” e le loro legittime aspirazioni, si chiedono notizie nel merito e segnatamente, sul ritardo nell’attivazione dei Nuclei di Bergamo, Bari, Verona, Oristano, Firenze, Avezzano e Reggio Calabria.
Colgo l’occasione per rivolgerLe un deferente saluto.

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Incontro delle APCSM con il Ministro della Difesa

Nella mattinata odierna, all’interno del Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia, si è svolto l’incontro tra il Ministro della Difesa On. Guido Crosetto e le APCSM.
All’evento, cui ha partecipato anche il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi, il SIC era rappresentato dal Segretario Generale Luigi Pettineo e dal Segretario Nazionale Francesco Piero Lo Iacono.
Nel corso del suo intervento, il Segretario Generale Luigi Pettineo, nel ringraziare il Ministro per la preziosa opportunità di confronto, ha ribadito l’incondizionata e leale volontà del SIC a cooperare con il Ministero della Difesa per accrescere il benessere dei Carabinieri rappresentati e per migliorarne le condizioni lavorative ed ha auspicato l’estensione della partecipazione al Tavolo tecnico per il rinnovo contrattuale a tutte le APCSM, indipendentemente dal numero degli iscritti rappresentati.
Al termine dell’intervento il SIC ha consegnato nella mani dell’Onorevole Crosetto un documento contenente spunti per il miglioramento del sistema previdenziale e pensionistico per gli appartenenti al Comparto Difesa e Sicurezza.
Da parte sua, il Ministro ha preannunciato la creazione di un apposito ufficio in seno al Ministero della Difesa che intratterrà rapporti con le APCSM per la risoluzione di tutte le criticità del personale. Una particolare attenzione verrà rivolta proprio al settore previdenziale e pensionistico, con l’intervento di una equipe di tecnici che si confronteranno con i rappresentanti sindacali per migliorare gli emolumenti principali ed accessori, dando priorità alle specialità esistenti nelle diverse Forze Armate.
Il Ministro si è altresì soffermato sulla necessità di creare un rapporto leale e rispettoso tra il Ministero della Difesa e le APCSM, stigmatizzando i comunicati diffusi da alcune sigle sindacali, che hanno disertato l’incontro adducendo come motivazione il breve preavviso.
Occorre in effetti rilevare che all’incontro odierno, su 26 sigle interessate, ne erano presenti appena 16 e che, tra queste, alcune hanno persino rinunciato a prendere la parola, delegando la propria rappresentatività a sigle di altra Forza Armata.
IL SIC NON HA DELEGATO AD ALCUNO L’ESERCIZIO DELLA RAPPRESENTATIVITÀ, ONORANDO A PIENO IL MANDATO RICEVUTO DAI PROPRI ISCRITTI E MANTENENDO LA PROPRIA CONNOTAZIONE INDIPENDENTE.

Equipaggiamenti di protezione e di contrasto per i servizi di Ordine Pubblico. Il SIC scrive al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

Il SIC ha scritto al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri per sottoporre una serie di riflessioni tecniche, largamente condivise dagli operatori del settore, inerenti il miglioramento dell’efficienza operativa e l’innalzamento degli standard di sicurezza in materia di servizi di Ordine Pubblico.

Siamo certi che l’Amministrazione valuterà con la massima attenzione le proposte del SIC, formulate con spirito come sempre costruttivo e volte al miglioramento delle condizioni lavorative e dell’efficienza dei nostri iscritti e dei Colleghi tutti.

Luras (OT), grave atto intimidatorio a danno di un Carabiniere. Solidarietà del sindacato indipendente carabinieri (Rassegna stampa)

Nei giorni scorsi, a Luras (OT), un nostro collega, nonché Segretario Provinciale del SIC di Sassari, è stato oggetto di vili e codarde minacce anonime.
Un cartello, per di piú forato da diversi colpi di arma da fuoco, è stato affisso su un segnale stradale, di fronte alla sua abitazione.
Il SIC condanna questo atto esecrabile, che non fermerà certamente il lavoro che i Carabinieri svolgono quotidianamente al servizio della società, e grazie al quale godono da sempre della stima e dell’affetto del popolo sardo ed, in particolare, dei tanti cittadini onesti di Luras.
Il SIC, a nome della Segreteria Nazionale, Regionale Sardegna, del Segretario Generale aggiunto Simone Forte e del Segretario Generale Luigi Crocifisso Pettineo, esprime al Collega e Segretario Provinciale di Sassari la propria vicinanza e solidarietà ed ha posto immediatamente a sua disposizione tutte le figure professionali presenti nella nostra Organizzazione Sindacale.

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Benessere e sicurezza degli Operatori delle Squadre SIO e di O.P.. Difformità nell’attuazione delle disposizioni impartite

Fluminimaggiore  26  Ottobre 2023.

 

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
SM- Ufficio Relazioni Sindacali e Rappresentanza Militare

 

OGGETTO: Benessere e sicurezza degli Operatori delle Squadre SIO e di O.P.. Difformità  nell’attuazione delle disposizioni impartite

Al solo scopo di fornire una fattiva e leale collaborazione, tesa a migliorare la sicurezza ed il benessere dei propri Associati, si rappresentano le seguenti criticità segnalate dai nostri iscritti.
Il mantenimento dell’ordine pubblico non è soltanto un compito cruciale per chi è incaricato della sicurezza dei cittadini.

Alcune manifestazioni svoltesi negli ultimi mesi, raccomandano di non sottovalutare i segnali di disagio economico e sociale di larghi strati di popolazione, i problemi occupazionali legati alla chiusura e alla delocalizzazione di fabbriche, il malessere di precari, disoccupati e giovani, la pressione dell’immigrazione, che non possono essere considerati alla stregua di fenomeni fisiologici, frutto naturale della contingenza.
La storia e anche la cronaca ci ammoniscono che basta una scintilla a far esplodere la scontentezza e convertire il malessere in violenza.

La professionalità e la preparazione non si improvvisano ed è per questo che la formazione degli Operatori è essenziale per gestire nel modo migliore un evento pubblico sia dal punto di vista psicologico che da quello operativo.

Questa attività formativa è l’addestramento alle tecniche operative, che tiene conto della particolare realtà dei Reparti ovvero quella di operare in unità organiche denominate “Squadre di O.P.”  composte da 9 Operatori e da 1 Caposquadra e dotati di specifico equipaggiamento ed armamento individuale.

Gli Operatori sono sottoposti ad uno specifico addestramento che li pone in condizioni fisiche e psicologiche adeguate per sostenere situazioni a diretto contatto con i manifestanti.
Le loro particolari caratteristiche li candidano ad essere in prima linea anche nelle grandi emergenze.
La versatilità, la velocità di impiego e le capacità professionali dei singoli membri rendono la Squadra di O.P. la soluzione strategica più efficace e performante per contenere e contrastare qualsiasi manifestazione antisociale che  possa destabilizzare l’ordine e la sicurezza pubblica.

Questa APCSM è in possesso della nota n. 268/10 di prot.  2021 datata 25 ottobre 2022 della 1^ Brigata Mobile Carabinieri.
Nella nota vengono indicate  le peculiarità dell’addestramento formativo del personale dipendente della linea Mobile e, nel contempo, vengono sensibilizzati i Comandanti dei Reggimenti e dei Battaglioni sul corretto impiego  delle Squadre SIO e Squadre di O.P. per l’assolvimento dei loro compiti.

Nella missiva viene  ribadita l’importanza strategica di non frazionare  le Squadre impiegate nell’ordine pubblico perché la parcellazione vanifica la ratio di entrambi i dispositivi che sono stati concepiti per operare in amalgama, in cui gli elementi eterogenei si fondano in un’unica entità e funzione d’insieme.

Nella Capitale si rilevano delle difformità  nell’attuazione delle disposizioni impartite nella nota di cui sopra.
Due Operatori delle Squadre di O.P., nell’espletamento del servizio di ordine pubblico, sono costretti a permanere all’interno del veicolo militare per effettuare la vigilanza sulle pistole mitragliatrici assegnate temporaneamente.

Le pistole mitragliatrici, peraltro, non fanno parte dell’armamento previsto per lo svolgimento del servizio di ordine pubblico da parte delle stesse Squadre di O.P.
Le due pistole mitragliatrici alterano la funzionalità del dispositivo che registra una contrazione numerica degli Operatori da impiegare nell’emergenza.

I due Operatori costretti a rimanere  all’interno del veicolo militare ove custodiscono le armi lunghe non possono fornire il necessario supporto ai restanti membri della Squadra in situazioni di piena operatività.
È  superfluo affermare che in situazioni di emergenza i numeri fanno la differenza, determinando l’esito stesso dell’intervento.

Conoscendo la sensibilità e l’attenzione sulle problematiche afferenti la sicurezza e l’incolumità del personale che da sempre contraddistingue l’operato della nostra  Amministrazione, attendiamo fiduciosi un positivo riscontro nella risoluzione delle criticità segnalate.

L’occasione mi consente di rivolgere un ossequioso saluto.

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Benessere del Personale e sicurezza nei luoghi di lavoro. Specializzazione di Armaiolo ad incarico esclusivo

Fluminimaggiore, 22 ottobre 20223

 

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Ufficio Relazioni Sindacali e Rappresentanza Militare

OGGETTO: Benessere del Personale e sicurezza nei luoghi di lavoro. Specializzazione di Armaiolo ad incarico esclusivo.

Al solo scopo di fornire una leale e  fattiva collaborazione, finalizzata ad accrescere il benessere del personale e garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro degli Associati iscritti, evitando ulteriore carico di lavoro, questa APCSM, segnala che il personale in possesso della specializzazione di Armaiolo deve svolgere  le mansioni previste dalla pubblicazione “N. A-1 – ARMI ED ADDESTRAMENTO AL TIRO” con oggettive  difficoltà derivanti da duplice incarico“.

In estrema sintesi, si rappresenta che i militari Armaioli,  quotidianamente,  sono chiamati a svolgere molteplici mansioni a fronte  della maggiore frequenza delle esercitazioni di tiro.

Essendo una figura indispensabile come specificato nella pubblicazione A1 (capitoli 2 e 3 – PARTE PRIMA), il militare Armaiolo deve coadiuvare il Direttore di tiro, predisponendo l’armamento e il munizionamento durante le esercitazioni.

In particolare:
– appronta le armi di Reparto, effettuando le opportune verifiche prima, durante e dopo il tiro;

– ispeziona quelle individuali, accertandone l’efficienza;

– distribuisce il munizionamento necessario nell’esercitazione per l’armamento individuale e prepara, salvo diversa organizzazione del Reparto in addestramento, i caricatori per le armi di Reparto;

– comunica al Direttore di tiro lo stato e il lotto del munizionamento in uso, che dovrà poi essere annotato sull’apposito registro;

– si avvale dell’attrezzatura necessaria per correggere e/o riparare, se possibile anche sul posto o in galleria, eventuali difetti o malfunzionamenti delle armi.

Oltre alle esercitazioni giornaliere, risultano sempre più frequenti anche gli interventi tecnici e manutenzione alle armi, dovute al loro maggior utilizzo.

Le previste manutenzioni sono finalizzate al controllo dell’efficienza delle stesse (capitolo 12 – PARTE TERZA – CUSTODIA, MANTENIMENTO E TRASPORTO DELLE ARMI E DELLE MUNIZIONI).

Oggi  l’Armaiolo è effettivo nei Comandi Stazione/Compagnia a duplice incarico.

Il  militare, oltre ad assolvere l’incarico di “Armaiolo”, deve svolgere anche i servizi interni di militare addetto alla ricezione del pubblico ed esterni di pattuglia e/o perlustrazione, anche in fasce orarie serali/notturne, presso le Stazione ove sono effettivi o nella qualità di addetto/autista nei Nuclei Comando di Compagnia.

Il militare Armaiolo sovente termina il servizio di perlustrazione in tarda serata e, a distanza di poche ore, deve svolgere le mansioni in cui è specializzato presso il poligono, esponendolo a grave pericolo non avendo avuto modo di recuperare le energie fisiche che gli consentano di adempiere alle delicate funzioni di Armaiolo con la necessaria  e dovuta concentrazione che risulta essere maggiore allorquando vengono concessi i tempi per il pieno recupero delle forma psicofisiche.

Lo svolgimento del “duplice incarico” non consente al Militare di potersi dedicare,  in via esclusiva, all’impiego primario nel Reparto in cui è inquadrato, andando inoltre a gravare sulla programmazione dell’attività istituzionale e delle pianificazioni dei servizi, assolvendo  “in maniera secondaria” le attività della specialità, estesa anche alla gestione dell’intero ARMAMENTO e MUNIZIONAMENTO in dotazione ad un Comando Provinciale.

Qualora il Comando disponga di un poligono in sede, l’Armaiolo, considerata l’ovvia propensione, riveste anche l’incarico di “Assistente Tecnico/Addetto al Poligono”, con tutte le incombenze che ne discendono.

Questa APCSM chiede la possibilità di inquadrare la figura dell’Armaiolo in sede di Comando Provinciale/Territoriale, la cui sede coincide con il poligono a cielo chiuso, presso l’Ufficio Comando Provinciale con “incarico esclusivo, consentendo allo stesso di potere assicurare la continuità nell’impiego e di operare in totale  sicurezza.

Conoscendo la sensibilità e l’attenzione che da sempre distingue l’operato della nostra Amministrazione, attendiamo fiduciosi un cortese positivo riscontro.

Con incondizionata stima.

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Esigue risorse finanziarie per le Donne e gli Uomini in divisa…la Sicurezza del Paese può attendere! Lettera al Ministro della Difesa

Purtroppo dobbiamo rilevare che, malgrado l’impegno profuso dell’attuale Governo, non registriamo il cambio di passo auspicato.
Le promesse fatte non sono state mantenute e la dignità delle Donne e degli Uomini in divisa non viene considerata con la dovuta priorità.

QUESTO È ASSOLUTAMENTE INACCETTABILE.

L’evoluzione della società, anche dal punto di vista della competitività e della dimensione sociale, è strettamente connessa alla percezione della sicurezza che la stessa riesce a garantire.
In termini generali, la sicurezza nazionale favorisce le condizioni che attraggono gli investimenti e aiutano la crescita economica e sociale delle Comunità.

Il personale del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico deve fare fronte ad una drastica riduzione del potere di acquisto a causa di un’inflazione che lo scorso anno ha raggiunto il 12,6% e nel primo semestre di quest’anno, secondo stime al ribasso, si è assestata al 10%, oltre gli incrementi dei costi per i beni energetici, gas e rincaro carburanti (la maggioranza del personale è costretto a recarsi al lavoro con la propria autovettura). Per non parlare dell’aumento esponenziale dei tassi d’interesse dei mutui per acquisto casa.

Una sofferenza che è ulteriormente accentuata dall’aumento incontrollato degli affitti, specie nelle grandi città metropolitane e, peraltro, in un contesto ove gli stipendi italiani, ancor più quelli degli Operatori di polizia, sono più bassi di non meno del 12% della media europea.

Le difficoltà economiche, ai limiti della sopravvivenza, creano stress psicofisico negli Operatori di Polizia. In talune circostanze, a causa dell’esiguità delle risorse economiche di cui si dispone in relazione al caro vita, determinano una scelta: MANGIARE O CURARSI.

Con uno stipendio sottodimensionato, il Carabiniere deve pensare esclusivamente alla sopravvivenza di lui e dei familiari.
Giova ricordare che le Forze di Polizia quotidianamente sono costrette ad affrontare un gravoso e pericoloso lavoro che, a lungo termine, provoca stati di stress.

Gli Operatori di polizia sono beneficiari di una Legge che ne sancisce la specificità (art.19 della Legge 4 novembre 2010, n. 183).
In teoria, ma non in pratica, questa Legge dovrebbe garantire la tutela economica, pensionistica e previdenziale dei Carabinieri, proprio in virtù della specificità attribuita.
Tante le promesse ma nulla di concreto è stato finora fatto per adeguare gli stipendi degli Operatori di polizia, per consentirgli di affrontare il gravoso cuneo fiscale e l’inflazione galoppante.

Si rende assolutamente necessaria, urgente ed improcrastinabile l’attuazione di una manovra correttiva che preveda l’aumento delle risorse economiche preventivate e destinate alle Forze di Polizia per consentire a queste di condurre una esistenza dignitosa.

I continui tagli nella Pubblica Amministrazione ed in particolare nel Comparto Difesa e Sicurezza offendono la dignità di ogni singolo Operatore che rischia di condurre una vita ai limiti della sopravvivenza a causa di una retribuzione non adeguata.

L’attuale situazione socio-economica nazionale richiede un confronto chiaro e costruttivo tra le Forze Politiche e le Organizzazioni Sociali di rappresentanza.
Il Carabiniere difende lo Stato a costo della vita.

È inaccettabile che i Servitori della Patria vivano in condizioni economiche di assoluto disagio, a limite dell’indigenza e che lo Stato si dimentichi di loro.
Nel tavolo della concertazione pubblica devono necessariamente partecipare le APCSM perché, in caso contrario, nessuno tutelerebbe la dignità di chi giornalmente assicura un servizio fondamentale per la Collettività, rischiando per la propria incolumità.

Illustrissimo Ministro On. Guido Crosetto, per tutte le considerazioni rappresentate, Le chiediamo di farsi portavoce presso il Governo, sensibilizzando tutte le Forze politiche nel prevedere nella Legge di Bilancio 2024, sufficienti e specifici stanziamenti economici per il rinnovo contrattuale delle Donne e degli Uomini dell’Arma dei Carabinieri.

Il Suo autorevole intervento potrà finalmente avviare un processo di innovazione nel Comparto Sicurezza e Difesa che si concretizza, in via prioritaria, con un contratto di lavoro che restituisca dignità ai fedeli Servitori dello Stato.

Il SIC, senza indugio alcuno, si farà promotore di ogni iniziativa finalizzata ad accrescere il benessere dei propri Associati, richiedendo alla Classe Politica un trattamento economico che consenta di soddisfare, in modo decoroso, le esigenze di vita quotidiana.

In occasione del dibattito che prelude il varo del disegno di legge per il bilancio dello Stato, è necessario avviare un confronto propedeutico per reperire adeguate risorse finanziarie nella prossima Legge di bilancio, occorrenti per il finanziamento del rinnovo del contratto di lavoro e la definizione di misure che realmente riconoscano la specificità del Comparto Sicurezza.

Il Ministro della funzione pubblica Paolo Zangrillo da qualche mese sta ripetendo che non ci sono soldi per i rinnovi contrattuali per la PA che scadono nel 2024 o che comunque ci sono solo delle “briciole”.

Il SIC si adopererà per sostenere ogni iniziativa che consenta di ottenere maggiori benefici a vantaggio dei Carabinieri.

PACTA SUNT SERVANDA

La presente consente di rivolgere alle SS.LL. un deferente saluto.

 

 

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Il Generale di Brigata Ubaldo Del Monaco è il nuovo Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”

Nella mattinata di ieri, nella piazza d’armi della Caserma intitolata al  Cap. M.O.V.M. “Chiaffredo Bergia” di Bari, sede del Comando Legione Carabinieri ‘Puglia”, alla presenza delle Autorità civili e religiose del Capoluogo regionale e del Comandante Interregionale “Ogaden” Gen. C.A. Antonio DE VITA, si è  svolta la cerimonia di insediamento del nuovo Comandante  Gen.  B. Ubaldo DEL MONACO.

Il Gen. B. Ubaldo DEL MONACO,  originario di Osimo (AN), è  stato destinato a Bari, proveniente dal Comando Generale dove ha ricoperto importanti incarichi.

L’Ufficiale, insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica, ha prestato servizio in molteplici zone sensibili d’Italia tra cui Roma e Napoli dove ha ottenuto importanti riconoscimenti per il lavoro svolto contro la criminalità organizzata.

Il Gen. B. DEL MONACO ha sempre evidenziato particolari attenzioni per il benessere del personale.

Il SIC offrirà al Gen. B. Ubaldo DEL MONACO una leale e fattiva collaborazione, volta a migliorare le condizione lavorative del personale posto alle sue dipendenze.

Il SIC esprime i più sinceri auguri per il prestigioso incarico.