Fomentare l’odio verso le Forze di Polizia e delegittimarne le funzioni produce il caos e genera anarchia e terrore.
Il SIC non smette di denunciare pubblicamente l’aumento esponenziale di aggressioni in danno delle Forze dell’Ordine.
L’avere fomentato tanto odio ha provocato disordini ed un allarmante aumento di comportamenti lesivi del Diritto.
Non fermarsi all’alt imposto dalle Forze dell’Ordine nel corso dei servizi di Polizia è sempre più frequente.
A Eboli, due giorni fa, un automobilista è stato denunciato per aver forzato un posto di blocco, questa volta della Polizia municipale.
A Giulianova, tre giorni fa, un ragazzo di origini albanesi, un minore di 17anni, è stato arrestato dopo non essersi fermato ad un posto di controllo.
Il giovane guidava una Bmw rubata. Le Forze dell’Ordine hanno dovuto tallonare per chilometri il diciassettenne e sono riusciti a fermare la fuga solo nei pressi di un cavalcavia. Adesso il giovane è in un carcere minorile.
Nelle settimane successive al caso Ramy, sono stati segnalati numerosi casi di forzatura o superamento di posti di blocco a Battipaglia, a Catania, a Ragusa (in questa circostanza alla guida c’era addirittura un quindicenne), a Varese, a Jesolo, in provincia di Rieti, a Egna, a Genova, a Settimo torinese e così via.
Le forze dell’ordine non possono essere esposte a continui rischi per comportamenti che violano apertamente le leggi.
Dichiarazioni, talvolta avventate, rilasciate da esponenti politici o istituzionali, hanno contribuito a diffondere una percezione distorta dell’operato dei Servitori dello Stato in divisa.
Le Forze dell’Ordine rischiano la loro vita per la sicurezza dei cittadini ed è inaccettabile che esponenti politici continuino ad attaccarle e screditarle.
Il SIC chiede che venga approvato immediatamente il Ddl sulla Sicurezza per porre fine a questa escalation di violenza.
L’incitazione a disobbedire alle Leggi favorisce il proliferare di movimenti anarco-insurrezionalisti e l’inevitabile consumarsi di atti di terrorismo che intimoriscono gravemente la popolazione e destabilizzando gravemente le Istituzioni del Paese.