Italia sotto assedio. Escalation di violenza nelle metropoli

Il tema della sicurezza e della violenza nelle città italiane, da nord a sud, è divenuto argomento di attualità che desta grave allarme sociale.

Da mesi assistiamo ad un aumento esponenziale dei reati predatori mediante violenza e delle aggressioni in danno di inermi cittadini nelle aree pubbliche ed i dati Istat sulla percezione della Sicurezza dei cittadini in Italia sono emblematici della situazione.
Nonostante il sentimento di insicurezza sia in lieve diminuzione, donne, anziani e abitanti delle aree metropolitane continuano a sentirsi a rischio.

La gran parte dei reati commessi nelle metropoli, in particolare nelle aree periferiche, vengono operati da immigrati irregolari.

Gli stranieri irregolari sono coloro che non hanno più titolo a restare in Italia. Fra di essi ci sono i titolari di permessi di soggiorno non più in corso di validità, persone venute in Italia in esenzione di visto (o più spesso con visto turistico) e trattenutesi oltre il consentito, richiedenti asilo diniegati e inottemperanti all’ingiunzione di lasciare l’Italia, persone arrivate in Italia senza autorizzazione e trattenutesi anche se intimate di espulsione.
Il loro numero oscilla annualmente fra 400.000 e 600.000 unità.

In questi ultimi giorni abbiamo assistito ad una escalation di inaudita violenza ad opera di cittadini extracomunitari.
Ricordiamo l’accoltellamento di quattro inermi cittadini nella città riminese di Villa Verucchio ad opera di un giovane extracomunitario egiziano, ucciso da un Carabiniere che era stato a sua volta aggredito dal giovane con un coltello.

In Abbiategrasso (VA), un Gruppo di extracomunitari ha sparato dei razzi pirotecnici contro l’autobotte dei Vigili del Fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento di un incendio.

Nella giornata di ieri, in un supermercato di Bergamo, una guardia particolare, intervenuta per sventare un furto, è stata uccisa da un extracomunitario che è stato rintracciato qualche ora dopo mentre tentava di oltrepassare il confine italiano per entrare in Svizzera.
Ciò a cui assistiamo non è più tollerabile.
Gli Operatori di Polizia non sono vittime sacrificali da offrire a chi crede di potere delinquere impunemente, diffondendo il terrore nelle città.

Il Governo deve garantire la Sicurezza dei cittadini e l’incolumità dei Servitori dello Stato attraverso una mirata azione di contrasto volta a non delegittimare l’operato delle Forze di Polizia.

Servono regole di ingaggio chiare ed univoche.
Chi aggredisce un Carabiniere aggredisce lo Stato e non la deve fare franca ma deve essere perseguito.

Occorre applicare con severità le norme, con la certezza della pena per chiunque si renda responsabile di condotte che espongono a grave pericolo l’incolumità dei cittadini e delle Forze di Polizia.

Una artificiosa strumentalizzazione degli accadimenti accresce il pericolo di gravi tumulti di piazza e una irreversibile decadenza dei valori sociali e del senso di giustizia.

Fluminimaggiore, 4 gennaio 2025

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