Fluminimaggiore, 10 Maggio 2024
AL SIG. MINISTRO DELLA DIFESA
On. Guido Crosetto
ROMA
e p.c.
AL SIG. COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Gen. C.A. Teo Luzi
ROMA
Oggetto: Proposta emendativa per l’emanazione di disposizioni attuative riguardanti l’anticipo del TFS del personale in servizio attivo del Comparto Difesa e Sicurezza.
È in discussione l’emendamento che potrebbe permettere a Militari, Poliziotti e dipendenti pubblici di usare l’anticipo del TFS per richiedere un prestito in banca.
L’emendamento da inserire nel decreto Crediti fiscali, al momento in discussione alla Commissione Finanze della Camera, consentirebbe ai tre milioni di dipendenti pubblici, assunti prima del 2001, di ottenere un prestito in banca dando in garanzia il proprio TFS, per poi rimborsarlo non appena arriva la liquidazione.
L’anticipo della liquidazione consentirebbe al personale militare e non solo di poter avere accesso ad un prestito senza ricorrere alla formula della cessione del quinto dello stipendio.
Ad oggi, solo i dipendenti del settore privato possono accedere all’anticipo del Trattamento di Fine Rapporto (TFR), ricevendo una parte della liquidazione prima della pensione. Ne sono esclusi, al momento: militari, poliziotti, vigili del fuoco, insegnanti e tutti i dipendenti pubblici.
Ma con l’emendamento, che potrebbe anche essere inserito nel Dl Pnrr, le cose per queste categorie di lavoratori potrebbero cambiare.
L’iniziativa di anticipare una quota del Trattamento di Fine Servizio per le Forze Armate e di Polizia, oltre che per i dipendenti pubblici, proviene da alcuni gruppi bancari italiani, ed è stata fatta propria dalla maggioranza di centrodestra che ha presentato un
emendamento, in discussione alla Commissione Finanze della Camera.
L’anticipo di una parte di liquidazione, già durante il servizio attivo, permetterebbe ai tre milioni di dipendenti pubblici, assunti prima del 2001, di potere accedere ad un prestito in banca dando in garanzia proprio il TFS, salvo poi rimborsarlo al momento della quiescenza, con l’arrivo della liquidazione.
A quel punto, all’importo del TFS verrà sottratta la cifra ottenuta in prestito più gli interessi versati alla banca.
A beneficiare dell’anticipo della liquidazione sarebbero:
– Lavoratori che potrebbero chiedere un prestito bancario senza ricorrere alla cessione del quinto dello stipendio;
– Banche che potrebbero contare su garanzie sicure derivanti dalla liquidazione di un dipendente pubblico, oltre ad incassare interessi il cui tasso è in aumento.
Il SIC chiede a Lei On. Guido Crosetto di volere sollecitare le Autorità Governative per la tempestiva risoluzione della disparità di trattamento tra dipendenti pubblici e in particolare per il personale del Comparto Sicurezza e Difesa.
Siamo certi di un suo autorevole intervento.
Con incondizionata stima.